Il governo portoghese combatte l’evasione fiscale con le auto di lusso. Lisbona, spiega il Financial Times, è pronta a mettere in palio sessanta vetture “top di gamma” all’anno, con lotterie settimanali a cui potrà partecipare chi presenterà uno scontrino con il proprio codice fiscale, ottenuto presso locali pubblici come caffetterie, ristoranti, meccanici, parrucchieri e altre imprese del commercio.

Il segretario di Stato per gli affari fiscali, Paulo Nuncio, è “fiducioso” che l’iniziativa possa aumentare del 50% le operazioni di vendita comunicate all’autorità fiscale, con almeno 2 miliardi di euro in più di fatture registrate. Per Nuncio, che punta così ad avvicinarsi più facilmente agli obiettivi ambiziosi fissati dall’accordo che ha concesso aiuti internazionali da 78 miliardi, il costo delle auto (che è stimato in 90mila euro per ciascuna) dovrebbe infatti essere di gran lunga inferiore rispetto al maggiore gettito per l’erario. Lotterie simili sono state organizzate nello Stato di São Paolo, in Brasile, ma anche in Argentina, Colombia, Portorico, Taiwan e Slovacchia.

Si calcola che l’economia sommersa portoghese sia pari a un quinto di quella emersa. Il governo portoghese ha dovuto fronteggiare le critiche di chi ritiene che non si addica a una moderna democrazia europea “trasformare i cittadini in ispettori fiscali” con auto di lusso. Non solo. I più contrari segnalano che la distribuzione di veicoli a motore possa aumentare ulteriormente l’inquinamento e danneggiare l’export di auto prodotte in Portogallo.

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