Solo domani il presidente della repubblica Giorgio Napolitano comunicherà il nome del presidente del Consiglio incaricato. In serata è terminato il giro di consultazioni lampo con tutte le forze politiche. Nessuna di loro ha proposto in modo netto un candidato. Sulla scrivania di Napolitano sembrano esserci i nomi di Giuliano Amato, Enrico Letta e Matteo Renzi, anche se nel corso della giornata le quotazioni di quest’ultimo sono scese considerevolmente. 

Nell’ipotesi Amato si profilerebbe un governo di “personalità di alto livello” e di “area”, con Letta o Renzi un esecutivo più politico. Le indiscrezioni della vigilia davano il sindaco di Firenze pronto ad accettare un’eventuale investitura del partito, disponibile alle larghe intese ma con l’innesto di una generazione di quarantenni, più giovane rispetto alla dirigenza del Pd. Un aspetto che attrae anche esponenti della destra tra cui Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia), pronta a un “patto generazionale” col “rottamatore” che tuttavia, prima di entrare alla direzione del Pd, specifica che la sua candidatura “è la meno probabile”. Certo, quella dell’ex socialista sembra la prima scelta, soprattutto per l’esperienza internazionale del Dottor Sottile. Per contro Renzi sembrava piacere a tutti: proposto dallo stesso Pd, ha ricevuto sostegno da molti sia nel Pdl che nella Lega.

Pd e Pdl si affideranno alla volontà di Napolitano. “Ci atterremo alle decisioni che domani prenderà Napolitano – ha spiegato Enrico Letta dopo le consultazioni al Quirinale -. Il governo dovrà nascere sulla scia delle indicazioni del discorso che il presidente della Repubblica ha espresso di fronte al Parlamento”. Qualche indicazione in più è arrivata da Silvio Berlusconi che dopo essere salito al Quirinale con la delegazione del Pdl ha parlato della necessità di “un governo forte, che possa prendere provvedimenti importanti e che non sia un governo di passaggio, ma che possa essere un governo duraturo, fondato su un accordo tra le forze politiche democratiche che sono in campo”. 

Scelta Civica fin dall’inizio dà carta bianca al Capo dello Stato: ”Da parte nostra non sono state poste condizioni in quanto abbiamo perfettamente condiviso le posizioni illustrate ieri dal presidente della Repubblica alla Camera”, ha ribadito Andrea Olivero, coordinatore nazionale di Scelta civica al termine dell’incontro al Colle. 

I grillini restano invece all’attacco e dicono no al governo delle larghe intese. “La riconferma di Napolitano, è stato un subdolo colpo di stato”, è l’ennesimo duro attacco di Beppe Grillo, che parla di un “tranquillo week end di vomito”, di “inciucio conclamato, per il matrimonio osceno tra due amanti, il pdl e il pdmenoelle, che copulavano da vent’anni”. In ogni caso, hanno fatto sapere i capigruppo Roberta Lombardi e Vito Crimi, il M5S “non sarà contrario per principio ai provvedimenti che il governo varerà: valuteremo caso per caso”. 

Contrari al governissimo anche Sel e Lega. “Questa alleanza non è a nostro giudizio la soluzione ai problemi drammatici del Paese. Se sarà governissimo, per noi sarà opposizione”, annuncia il leader di Sel Nichi Vendola, pronto però a giudicare “senza pregiudizi” i singoli provvedimenti. “Siamo all’opposizione – ha detto Roberto Maroni – ma auspichiamo che nasca un governo a guida politica, che solo può dare risposte alle emergenze”. In particolare, ha aggiunto il segretario del Carroccio, un esecutivo guidato da Amato o da Mario Monti “avrebbe il no pregiudiziale della Lega”.

Cronaca ora per ora

20.11 – Letta (Pd): “Disponibili a un governo del presidente, Napolitano deciderà domani”
“Ci atterremo alle decisioni che domani prenderà Napolitano”, ha spiegato Enrico Letta, dopo le consultazioni al Quirinale. “Il governo dovrà nascere sulla scia delle indicazioni del discorso che il presidente della Repubblica ha espresso di fronte al Parlamento”. Il vice segretario del Pd ha parlato, in particolare, di “due punti che la direzione del Pd ha considerato essenziali: l’emergenza economica e sociale con il problema del lavoro che non c’è, la disoccupazione giovanile, far cambiare linea all’Europa che su questo non ha dato risposte sufficienti”. 

19.10 – Nuovo governo, Paola Severino si chiama fuori: “Mio incarico non ripetibile”
“Io prossimo ministro della Giustizia? Quando ho assunto questo incarico ho sempre detto che lo ritenevo non ripetibile”. E’ quanto ricorda il ministro della Giustizia Paola Severino ai giornalisti che le chiedono se ritenga possibile un suo bis al dicastero di via Arenula. “Se poi -aggiunge il Guardasigilli- qualcuno pensa a un mio reincarico non dipende da me…”. Spiega Severino: “La funzione di ministro della Giustizia è una delle più difficili che ci siano nel governo e va affrontata pensando che non ci possa essere un bis, altrimenti si cede all’idea che si possa o si debba compiacere una parte o l’altra: cosa che un ministro della Giustizia non deve fare mai”. 

18.50 – Consultazioni, Berlusconi: “Serve governo politico forte, non di passaggio”
“Abbiamo confermato la nostra posizione, la necessità che ha il Paese, data la crisi in cui si trova, di un governo forte, che possa prendere provvedimenti importanti e che non sia un governo di passaggio, ma che possa essere un governo duraturo, fondato su un accordo tra le forze politiche democratiche che sono in campo”. Lo ha affermato Silvio Berlusconi, al termine dell’incontro che la delegazione del Pdl ha avuto al Quirinale con il Capo dello Stato. ”Aspettiamo che il presidente decida a chi affidare l’incarico poi, a quel punto, cercheremo di dare il maggior sostegno possibile a chi sarà incaricato”. 

18.28 – M5S: “Restiamo all’opposizione, ma valuteremo i provvedimenti caso per caso”
“Siamo noi l’unica opposizione in questo paese”, ma “non saremo contrari per principio ai provvedimenti che il governo varerà: valuteremo caso per caso”. Così i capigruppo del M5S, Roberta Lombardi e Vito Crimi, al termine delle consultazioni con il presidente Giorgio Napolitano. I capigruppo hanno risposto ai giornalisti sul risultato delle regionali di ieri in Friluli-Venezia Giulia. ”Sconfitta? No. Rispecchia la media di tutte le elezioni regionali”. 

18.27 – Berlusconi guida la delegazione del Pdl al Quirnale
La delegazione del Pdl è giunta al Quirinale per incontrare il Capo dello Stato. Con Silvio Berlusconi, il segretario del partito Angelino Alfano e i capigruppo di Camera e Senato, Renato Brunetta e Renato Schifani.

 17.35 – Scelta Civica: “La priorità sono le riforme proposte da Napolitano”
“Siamo per un governo stabile, con elementi di novità”, che sia in grado di “fare quelle riforme chieste dal capo dello Stato”. Lo ha detto Andrea Olivero, coordinatore nazionale di Scelta civica, al termine dell’incontro al Colle per le consultazioni, che ha aggiunto: ”Da parte nostra non sono state poste condizioni in quanto abbiamo perfettamente condiviso le posizioni illustrare ieri dal presidente della Repubblica alla Camera”. 

17.00 – Maroni: “Non abbiamo fatto nomi”
Il segretario della Lega si augura “che il presidente affidi l’incarico e formi il governo entra questa settimana”. Un governo a guida Giuliano Amato o tecnico come quello di Mario Monti “avrebbe il no pregiudiziale della Lega” . Maroni ha poi precisato: ” Siamo all’opposizione ma auspichiamo che nasca un governo a guida politica, che solo può dare risposte alle emergenze” del Paese. “Non siamo interessati a partecipare a questo governo”.

16.52 – Bersani: “Alle consultazioni Letta e capigruppo”
Lo ha riferito Pierluigi Bersani, segretario dimissionario, durante la direzione del Pd. Da Napolitano ci saranno dunque Roberto Speranza (Camera) e Luigi Zanda (Senato).

16.42 – Senatore Lega: “Letta premier, quasi fatta”
Lo scrive in uno status su facebook Claudio Cerasa, giornalista del Foglio, che posta online: “Sms di un senatore della Lega: ‘Niente Renzi. Niente Amato. Governo Enrico Letta. Quasi fatta’”.

16.27 – Delegazione della Lega al Quirinale
E’ giunta al Colle guidata dal governatore della Lombardia Roberto Maroni e composta dai capigruppo al Senato Massimo Bitonci e della Camera Giancarlo Giorgetti per incontrare il Capo dello Stato Giorgio Napolitano nell’ambito delle consultazioni per la formazione del governo.

16.10 – Governo, Renzi: “La mia candidatura è la meno probabile” 
”E’ l’ipotesi più sorprendente e meno probabile, non credo sia sul tappeto”. Così Matteo Renzi, entrando alla direzione del Pd iniziata poco dopo le 16, sull’ipotesi che sia lui il candidato premier. ”E’ importante che ci sia un governo, abbiamo grande fiducia nel presidente della Repubblica”. 

16.05 – M5S andrà alle consultazioni
I capigruppo del M5S, a quanto si apprende, leggeranno un “comunicato duro sia al presidente Napolitano che alla stampa”. La linea emersa al termine della assemblea è perciò quella del formale rispetto delle regole istituzionali con la presenza alle consultazioni della delegazioni del M5S, ma con una forte connotazione di dissenso con l’elezione del presidente Napolitano. Al contrario secondo Claudio Messora, responsabile della comunicazione del Movimento al Senato, M5S “non dovrebbe partecipare al balletto ipocrita del giro di consultazioni, un giro di walzer muto, dove nessuna orchestra sta realmente suonando, che si terrà ad uso esclusivo dei media e della creduloneria popolana, ma dovrebbe prepararsi viceversa all’opposizione più dura che questo Paese abbia conosciuto negli ultimi decenni”. 

16.02 – Bondi smentisce l’endorsement a Renzi 
Matteo Renzi incaricato di formare il governo “sarebbe in linea con una domanda di cambiamento che sale dal Paese e alla quale il Pdl e il Presidente Silvio Berlusconi sono pronti da tempo”. Questa frase di un comunicato del mattino di Sandro Bondi ha mandato in fibrillazione per qualche ora un panorama politico alle prese con le consultazioni al Qurinale in vista della nascita del nuovo esecutivo. Secondo quanto si apprende, le parole del coordinatore del Pdl avrebbero creato un certo stupore, se non irritazione, non solo all’interno stesso del partito, ma anche in ambienti del Pd, che vi avrebbero visto un intervento a gamba tesa in una fase cruciale sotto il profilo istituzionale e politico. Da qui il pressing, con contatti telefonici e messaggi tra i due partiti. E infine la precisazione del coordinatore che rimette ogni cosa a suo posto, ‘complicè anche la sua assenza “da tempo” da Roma: “Ho il dovere di precisare -spiega- che il Pdl si esprimerà valutando le proposte degli altri partiti e gli elementi programmatici che emergeranno, salvo naturalmente le libere determinazioni del Presidente della Repubblica”.  

15.57 – Svp: “Sì a governo di larghe intese”
”Noi abbiamo un programma specifico sulle nostre autonomie già concordato con il Pd e lo vogliamo portare avanti anche con un governo di larghe intese”. Lo ha detto il parlamentare della Svp Daniel Alfreider al termine del colloquio con il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, al Quirinale. Della delegazione della Svp faceva parte anche il senatore Hans Berger.

15.47 – Richetti: “Renzi premier? E’ tempo di responsabilità” 
”Siamo in un momento in cui a chiunque fosse chiesta una responsabilità non ci si può sottrarre”. Così il deputato renziano Matteo Richetti a chi gli chiede se Matteo Renzi sarebbe disponibile a fare il premier.

14.11 – Scelta Civica: “Rodotà in squadra, perché no? Nessuna pregiudiziale su Renzi”
“Francamente perché no, se lui fosse disponibile”. Così Lorenzo Dellai, capogruppo di Scelta Civica alla Camera, intervenuto a Nove in Punto, su Radio24, sull’idea che Stefano Rodotà possa entrare nella squadra di governo. E aggiunge: “”Noi non abbiamo mai postopregiudiziali verso nessuno e non stiamo certo a porre pregiudiziali sul nome di Matteo Renzi”.

14.08 – Puppato: “Dalemiani contro Prodi perché ha la schiena dritta”
“I terroristi che hanno silurato Prodi? Un certo numero si annidano tra i dalemiani, che avevano un certo interesse. Poi ci sono quelli che erano risentiti per Marini e altri che hanno scelto Rodotà. E’ stato un atto terroristico, come mettere una bomba all’interno del partito”. Così Laura Puppato, senatrice del Pd, a La Zanzara su Radio 24. “Per ora – dice Puppato – ne ho individuato qualcuno, ma sono solo intuizioni. Chi non ha voluto Prodi non voleva l’alleanza con Grillo e non voleva un Presidente con la schiena dritta che non avrebbe concesso garanzie oltre i limiti della costituzione a Berlusconi. Invece Napolitano è stato più morbido con Berlusconi, lo si è visto anche dopo la manifestazione davanti al palazzo di giustizia di Milano. Per lui Napolitano è una garanzia”.

14.07 – Matteoli: “Vogliamo un governo che arrivi a fine legislatura”
Il Popolo della libertà vuole un governo che arrivi possibilmente “a fine legislatura”. Lo afferma il senatore del Pdl, Altero Matteoli. “Vogliamo un governo che duri e non uno per sei mesi o un anno -sottolinea Matteoli-. La richiesta che noi facciamo è quella di un governo serio, che rappresenti la possibilità” di arrivare “a fine legislatura. Governi di larghe intese -evidenzia l’ex ministro- non possono essere governi pasticciati per sei mesi o un anno”.

14.03 – Dellai (Scelta Civica): “Nessuna pregiudiziale su Renzi”
“Noi non abbiamo mai posto pregiudiziali verso nessuno e non stiamo certo a porre pregiudiziali sul nome di Matteo Renzi”. Lo dice il capogruppo di Scelta Civica alla Camera, Lorenzo Dellai, intervenuto a Nove in Punto, su Radio24.

13.41 – Renzi premier non convince facebook: “Matteo, è una trappola”
Centinaia di commenti in poche ore. Da quando ieri sera Matteo Orfini ha lanciato pubblicamente la candidatura di Matteo Renzi a palazzo Chigi la pagina Facebook del sindaco è stata inondata di commenti di sostenitori. E la quasi totalità chiedono a Renzi di non accettare. Uno degli ultimi post arrivato in ordine di tempo, quello di Angelina: “Rifiuta, Matteo. Vogliamo votarti alle politiche, non essere sacrificato in un parlamento delirante!”. Ed ancora Sauro: “Vogliono metterti alla prova, per poi addossarti responsabilità che non hai! Noi ti vogliamo libero, come sei sempre stato nelle tue battaglie!”. I sostenitori del sindaco lo mettono in guardia da nemici interni ed esterni.

13.40 – Vendola: “Noi all’opposizione, ma valuteremo i provvedimenti”
“Noi siamo contrari alla formula del governissimo, se sarà governissimo per Sel si apre il tempo dell’opposizione. Ma c’è la nostra disponibilità a giudicare senza pregiudizi ogni singolo provvedimento”. Lo ha assicurato il leader di Se Nichi Vendola, al termine del colloquio con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Vendola ha spiegato di aver espresso al Capo dello Stato l’interesse di Sel “ad essere parte attiva nel processo di riqualificazione degli assetti istituzionali del Paese”, chiedendo l’immediata abrogazione del porcellum e la cancellazione delle norme sui rimborsi elettorali. 

13.39 – Vendola: “Abrogare Porcellum e rimborsi elettorali”
E il leader di Sel si anche detto interessato a a essere “parte attiva al ripensamento e alla riqualificazione degli assetti istituzionali” ed ha citato come esempi “l’immediata abrogazione del ‘porcellum’ e la cancellazione dei rimborsi elettorali”. Ma ha anche ribadito il ‘no’ alle larghe intese: “Se sarà governissimo per noi sarà il tempo dell’opposizione”. Detto questo, Vendola ha annunciato che da parte di Sel ci sarà la disponibilità a valutare senza pregiudizi ogni singolo provvedimento che è in campo”, indicando anche i terreni sui quali si attende la prova del governo: rifinanziamento degli ammortizzatori sociali, esodati, rinegoziazione degli accordi a Bruxelles.

13.36 – Vendola: “Renzi novità, ma nessuna fiducia a un governo con il Pdl”
Sel non voterà la fiducia a nessun governissimo, a nessun esecutivo “che veda la presenza del blocco berlusconiano al proprio interno”. E questo vale anche se il premier fosse Renzi. Lo ha spiegato il leader di Sel Nichi Vendola al termine del colloquio con Giorgio Napolitano. “Siamo contrari a una fiducia a qualunque governo che abbia al suo interno il blocco. Siamo contrari alla formula del governissimo, a ogni alleanza il cui perno sia Pd-Pdl”. Vendola ha ribadito “l’ammirazione per Giorgio Napolitano” che con una “generosità fuori discussione” si è offerto di portare il Paese “fuori dallo stallo”.

13.35 – “Fronda” di alcuni Cinque Stelle: “Saltiamo le consultazioni”
Riunione dei parlamentari del M5S in corso in vista delle consultazioni con il presidente Giorgio Napolitano per la formazione del nuovo governo. Un gruppo di parlamentari avrebbe ipotizzato di disertare l’incontro con il Capo dello Stato ma questa posizione, al momento, appare minoritaria.

13.25 – Amato: “No a patrimoniale e prelievo dei conti correnti”
Giuliano Amato ha risposto con due secchi “no” alle domande dei cronisti sulla possibilità che, se fosse lui a guidare il prossimo governo, possano essere adottati provvedimenti che riguardino una patrimoniale sulle famiglie e il prelievo forzoso dai conti correnti bancari.

13.19 – Maroni: “Il nostro no a Amato non è negoziabile”
“Il no della Lega al trapassato remoto della politica italiana è netto e non negoziabile”. Così su Twitter Roberto Maroni commenta un articolo del quotidiano ‘Liberò, di cui inserisce un link, a proposito della possibilità che sia Giuliano Amato l’incaricato di formare il nuovo Governo.

13.11 – Zeller (Autonomie): “Fiducia in Napolitano, rispetto per le minoranze”
“Da parte nostra c’è la massima fiducia nel presidente Napolitano. Al nuovo governo chiediamo il rispetto delle regole costituzionali nei confronti delle autonomie speciali e delle minoranze linguistiche”. Lo ha detto, uscendo dall’incontro con il capo dello Stato al Quirinale, il capogruppo al Senato delle Autonomie-Psi, Karl Zeller.

13.09 – Nencini (Psi) da Napolitano: “Priorità economia e lavoro”
“Le priorità del nuovo governo dovranno essere l’economia e il lavoro”. Lo ha detto il segretario del Psi Riccardo Nencini, al termine del colloquio al Quirinale con Giorgio Napolitano. “Il presidente – ha sottolineato Nencini -è intenzionato a procedere con molta rapidità, verso un governo attrezzato per affrontare una situazione particolarmente difficile”.

13.04 – Contestazioni a Amato e Profumo
Un centinaio dei giovani dei collettivi e dei circoli antagonisti hanno inscenato una contestazione, a un convegno di cui sono relatori Giuliano Amato e il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo, a Pisa, alla Scuola superiore Sant’Anna. I giovani contestatori urlano slogan contro il governo e hanno provato a forzare il cordone delle forze dell’ordine, che hanno risposto con delle cariche di alleggerimento in cui è rimasto lievemente ferito un manifestante. I giovani chiedono di essere ricevuti da Giuliano Amato “che è il futuro presidente del Consiglio”.

13.01 – Amato: “Pensione da 31mila euro? Falso”
“Questa secondo la quale io percepisco una pensione di 31.000 euro al mese è una notizia falsa che serve solo a farmi del male”. Così Giuliano Amato ha risposto ad una domanda, soffermandosi con i cronisti e spiegando che “i 31.000 euro cumulano la pensione con un vitalizio che ogni mese io destino ad attività di beneficienza”. “Continuando così – ha aggiunto – si fa passare l’unico parlamentare che ha rinunciato al vitalizio come percettore di prebende: è il mondo alla rovescia”.

12.56 – Ferrara (Autonomie e Libertà): “Chiesta attenzione al Mezzogiorno”
“Abbiamo chiesto che il Sud possa essere coinvolto in un governo che abbia tra le priorità l’attenzione al Mezzogiorno d’Italia”. Lo ha detto il presidente del gruppo parlamentare del Senato di “Grandi autonomie e libertà”, Mario Ferrara, al termine del colloquio al Quirinale con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

12.46 – Fratelli d’Italia: “No a larghe intese, ma valuteremmo un governo con Renzi”
Fratelli d’Italia ribadiscono il loro no ad un governo di larghe intese anche se si dicono disposti a valutare “con attenzione” l’eventualità di un “vero governo di cambiamento”. In questo senso “certamente Renzi è uno di quelli che risponde a questa tipologia”. Lo afferma uno dei leader di Fratelli d’Italia, Ignazio La Russa, al termine delle consultazioni con il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.

12.44 – Svp: “Pronti a sostenere un governo di larghe intese”
La Svp è pronta a sostenere un governo di larghe intese. Lo ha detto, al termine del colloquio con Giorgio Napolitano, il capogruppo alla Camera Richard Theiner. “Il nostro programma – ha spiegato – è lavorare sulla nostra autonomia. Auspichiamo di poterlo fare anche con un governo di larghe intese”.

12.07 – Pisicchio (Centro Democratico): “Napolitano deciderà in poche ore”
Giorgio Napolitano “esprimerà la sua scelta nel giro di pochissime ore, lungo un percorso molto serrato”. Lo ha detto il presidente del Gruppo misto della Camera Pino Pisicchio (Centro Democratico) dopo il breve colloquio con il capo dello Stato. Quanto all’identikit del presidente che riceverà l’incarico di formare il governo, Pisicchio ha detto che si tratterà di “una personalità capace di dare il senso all’ampio consenso che il governo dovrà avere”.

11.58 – De Petris (Sel) a Napolitano: “Indisponibili a larghe intese”
“Abbiamo detto con chiarezza al presidente della Repubblica la nostra indisponibilità a dare la fiducia ad un governo delle larghe intese”. Lo ha detto il presidente del gruppo parlamentare misto del Senato, Loredana De Petris, al termine del colloquio con Giorgio Napolitano al Quirinale. “Riteniamo che il Paese ha bisogno di un segno di vero cambiamento e non si può uscire – ha aggiunto – da una grave crisi con un governo che vede la presenza di coloro che portano gran parte della responsabilità di questa crisi”.

11.37 – Anche Boldrini lascia il Quirinale senza dire niente
Anche la presidente della Camera Laura Boldrini è uscita dal Quirinale, dopo il colloquio con il presidente della Repubblica Napolitano, senza rilasciare dichiarazioni. Lo stesso aveva fatto il presidente Grasso.

11.21 – Pd, direzione nazionale anticipata alle 16
La Direzione del Pd è stata anticipata alle 16 visto che il presidente Giorgio Napolitano incontrerà la delegazione democratica alle 18.30.

11.16 – Amato scherza con una giornalista: “Quanti soldi ha in banca?”
“Lei quanti soldi ha in banca? Dica, dica…”. Così, scherzando, Giuliano Amato ha risposto ad una giornalista che ha fatto una domanda sulla possibilità che venga riproposto il prelievo forzoso sui conti correnti bancari che nel ’92 fu deciso proprio dal governo presieduto da Amato.

11.08 – Grasso lascia il Quirinale senza rilasciare dichiarazioni
E’ terminato l’incontro tra il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e il presidente del Senato. Pietro Grasso è uscito dallo studio del Presidente senza rilasciare dichiarazioni. Al momento è in corso il colloquio tra il capo dello Stato e la presidente della Camera, Laura Boldrini.

11.03 – Cinque Stelle: alle 14 assemblea per decidere la linea
Assemblea dei 5 Stelle nel primo pomeriggio, alle 14, per decidere la linea da tenere in vista delle consultazioni. La delegazione stellata è attesa al Colle alle 17.30. Il Movimento già nella riunione di ieri ha considerato varie ipotesi, tra queste anche quella di disertare l’appuntamento non andando affatto al Quirinale.

10.57 – Amato: “Da Napolitano nessuna telefonata”
“Chiamarmi presidente? Sono stato presidente del Consiglio e per le regole italiane c’è un ‘semel semper’, mi chiamano sempre presidente. Io però preferisco pensare che sia per il tennis club di Orbetello, che presiedo da tempo”. Lo ha detto Giuliano Amato, presidente della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, rispondendo alle domande dei cronisti su un suo possibile incarico di premier. Ai giornalisti che gli chiedevano se avesse sentito Napolitano nelle scorse ore, Amato ha detto: “Nessuno mi ha telefonato”.

10.51 – Passera: “Secondo mandato? Non commento”
“Nessun commento”: si limita a rispondere così il ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, a chi gli chiede, arrivando al secondo forum nazionale “Valore D’’, se sia pronto ad un secondo mandato nel nuovo governo.

10.39 – Il presidente del Senato Grasso a colloquio con Napolitano
Il presidente del Senato Pietro Grasso è al Quirinale. Con questo colloquio si aprono le consultazioni del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Subito dopo salirà al Colle il presidente della Camera, Laura Boldrini.

10.20 – Crosetto (Fratelli d’Italia): “Dire Amato vuol dire non aver capito”
“Dire Giuliano Amato, persona rispettabile, vuol dire non aver capito la voglia di cambiamento del Paese. Con tutto il rispetto per Giuliano Amato, stante le esperienze politiche cha ha avuto, difficilmente posso proporre come premier adesso quello che è stato il vice di Craxi”. Lo ha detto Guido Crosetto (Fratelli d’Italia-Centrodestra nazionale) intervenendo ad Agorà, su Rai Tre.

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