Dal caso dell’ex presidente dell’Abruzzo Ottaviano del Turco a quello del deputato Alfonso Papa e nel mezzo anche Berlusconi e Penati. Il ddl corruzione, approvato in via definitiva e firmato dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, calerà come una scure sui processi per concussione. Il 50% di quelli che sono attualmente pendenti in cassazione saranno prescritti e gli effetti potranno vedersi anche sugli scandali che sono stati sulle prime pagine, anche se la maggior parte dei procedimenti verrà annullato senza alcuna pubblicità. La questione è nota tanto che il Guardasigilli Paola Severino aveva risposto a chi la sollecitava sul punto: ”Da una verifica in Cassazione risultano 75 processi pendenti per concussione di cui 36 per induzione e, di questi, 17 potrebbero prescriversi nell’aprile 2013”. Il ministro della Giustizia aveva anche parlato di  ”numeri rassicuranti che confermano come il trattamento della pena potrebbe avere un‘incidenza sulla prescrizione, ma contenuta”.

Le modifiche che hanno riguardato la concussione, nell’ipotesi dell’ induzione reato decisamente più gettonato della concussione per costrizione, hanno riflessi importanti sulla quantità e sulla qualità e determinano alla fine la misura degli effetti sulla giustizia reale. Innanzitutto è molto più difficile che un pubblico ufficiale ricorra a una violenza o a una minaccia esplicita nei confronti della vittima rispetto a quello che magari con una sola frase riesce a convincere una persona “a prendere una decisione o agire diversamente da quello che avrebbe deciso o fatto”.  

La pena di questo reato – che per esempio è contestato a Silvio Berlusconi nel processo Ruby e a Filippo Penati nel procedimento tangenti Sesto – è stata “ridotta” grazie allo spacchettamento del reato stesso: si è passati quindi a una pena prevista da 3 a 8 anni, mentre prima si era punti con un minimo di 4 anni e un massimo di 12. Di conseguenza viene ridotta anche la prescrizione che passa da 15 a 10 anni. Ebbene negli ultimi tre anni, già con l’ormai vecchia norma, sono riusciti ad arrivare alla Suprema corte ogni anno un centinaio di processi per questo reato  – 109 nel 2009, 121 nel 2010, 142 nel 2011, 90 fino a settembre 2012 – e allo stato, come riferiva il ministro, ne risultano pendenti 75.

L’abbassamento della pena e della prescrizione in ossequio al favor rei (se la legge penale varia in modo favorevole all’imputato essa è applicabile anche in via retroattiva, ndr) potrebbe far aumentare il pericolo prescrizione su una percentuale anche più alta. Inoltre il reato di concussione per costrizione “diventa riferibile al solo pubblico ufficiale (e non più anche all’incaricato di pubblico servizio)”. E’ per questo motivo che l’Anm e diversi giuristi hanno criticato il ddl corruzione parlando di “parziale amnistia” sostenendo che “paradossalmente con questa legge cresceranno le speranze di impunità per alcuni” anche perché “manca una disciplina transitoria della prescrizione, cosa che invece sarebbe stata possibile”. 

Processo Ruby. Il processo Ruby quello in cui l’ex presidente del Consiglio è imputato per concussione e prostituzione minorile quindi dovrebbe scadere nel 2020 anche se più volte l’avvocato Niccolò Ghedini ha spiegato che la prescrizione dovrebbe cadere nel 2019. Ma considerando le capacità dilatorie del Cavaliere che con lodi e leggi ad hoc è riuscito in passato a far stralciare la sua posizione nel processo Sme a bloccare per quasi sei anni il primo grado del processo Mediaset (per cui è stato condannato a 4 anni per frode fiscale) neanche sette anni possono garantire al 100% la celebrazione di tre gradi di giudizio. Anche se il Cavaliere non sarà più presidente del Consiglio potrà far valere le sue prerogative parlamentari e i conseguenti legittimi impedimenti derivanti dalla sua funzione.  

Tangenti Sesto. Il ddl potrebbe influire più a breve termine e in maniera più pesante sulla vicenda giudiziaria dell’ex sindaco di Sesto San Giovanni ed ex presidente della Provincia di Milano Filippo Penati. Il gip di Monza aveva rigettato la richiesta di arresto perché riteneva alcune accuse già prescritte nel 2010 e 2011. C’è da ricordare che però l’ex capo della segreteria di Bersani ha fatto sapere che intende rinunciare alla prescrizione. L’udienza preliminare inizierà il prossimo 23 gennaio. 

Sarà quasi certamente prescritta la tentata concussione che la Procura di Frosinone contesta a Franco Fiorito, ormai notissimo ex capogruppo Pdl alla regione Lazio indagato per peculato nello scandalo dei fondi, quando era sindaco di Anagni nel 2004. In Puglia c’è il processo al senatore ex Pd Alberto Tedesco per la gestione della sanità quando era assessore regionale. Secondo l’accusa dal 2005 al 2009 la giunta avrebbe scelto in maniera arbitraria e interessata direttori generali, amministrativi e sanitari nelle Asl e negli ospedali, imponendo ai manager i primari e gli imprenditori amici che dovevano vincere le gare d’appalto. In Lombardia la concussione è una delle accuse a carico dell’ex assessore Pdl Massimo Ponzoni, coinvolto in diversi casi giudiziari.

Tra gli altri potenziali beneficiati potrebbe esserci anche Ottaviano Del Turco – a processo per la gestione della sanità quando era governatore dell’Abruzzo. Secondo l’accusa ci sarebbero stati movimenti di denaro per circa 14 milioni di euro; la cifra contestata a Del Turco e ad alcuni suoi ex assessori per la presunta concussione e corruzione ammonta a 5 milioni e 800mila euro a partire dal 2005. Alfonso Papa deputato Pdl fronteggia la stessa accusa per la vicenda P4, col faccendiere Luigi Bisignani

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