La pagina Facebook del segretario Pd

Dopo la sconfitta alle primarie per la corsa a sindaco di Genova, Marta Vincenzi si sfoga su twitter. In una serie di messaggini diffusi sul social network si paragona a Ipazia e legge in chiave antifemminile la sua sconfitta. E attacca il vincitore Marco Doria, professore universitario, dipingendolo come un intellettuale sganciato dalla realtà.

“Comunque a Ipazia è andata peggio. Oggi le donne riescono a non farsi uccidere quando perdono”, scrive il sindaco uscente paragonandosi alla filosofa-astronoma ammazzata da fanatici cristiani nel 400. E ancora: “Se un uomo si incatenerà per Fincantieri sarà un gesto maschio ed eroico. E’ sgradevole vedere una donna che scende in piazza”.

Poi l’ironia tagliente diffusa sul web si rivolge all’avversario che ha vinto le primarie con il sostegno di Sel: “La cultura, mi raccomando! I nostri intellettuali, i loro giovani studenti, le firme dei giornalisti, la buona borghesia!”, scrive dopo aver sottolineato la sua scarsa esperienza amministrativa di Doria. Se il candidato del centrosinistra governerà, “Basta con sta fissa delle infrastrutture, di Smart cities. Vuoi mettere come è meglio parlare di beni comuni? Specie se benedice Don Gallo“. Al battagliero prete genovese vicino a Doria, Marta Vincenzi riserva un’altra stilettata: “A proposito, chissà dove sarebbe stato Don Gallo al tempo di Ipazia?”.

La sconfitta delle due candidate del Pd – oltre alla Vincenzi la senatrice Roberta Pinotti – ha scatenato il dibatto on line. Con commenti tipo: “Bersani altra bella scoppola a Genova! Quando lo capirete che vogliamo una sinistra vera, libera e riformatrice e non una vecchia dc tutta casa e chiesa? O il Pd confluisce in Sel o siete destinati ad eterni zimbelli”. Sono categorici i militanti di centrosinistra che sulla pagina ufficiale di Pierluigi Bersani su Facebook commentano la vittoria di Marco Doria, il candidato di Sel. Da parte sua, però, il segretario preferisce tergiversare e sul social network questa mattina pubblica solo un post sulle liberalizzazioni. Ma sono gli utenti a spiegargli di cosa dovrebbe parlare.

“Sono felicissimo che alle primarie di Genova abbia vinto il candidato di Sel. Voi oramai non siete più credibili. Siete diventati i servi sciocchi del pdl. Andatevene tutti a casa”, protesta Nicola, mentre la Sinistra sociale aggiunge: “Segretario, dopo che avete fatto flop anche a Genova, forse i problemi che avete da risolvere sono ben altri”. E c’è chi ricorda l’onda arancione che, dopo Milano e Napoli, “continua con Marco Doria! Viva il cambiamento che non si ferma!”. Quella ligure è una sconfitta da cui i colonnelli del Pd dovrebbero imparare (“Genova insegna”, nota Giorgio) e che per alcuni militanti è solo “l’ ennesimo scontro fraticida – chiosa Alessio-. E poi mettere in discussione il sindaco uscente è come tirarsi la martellata sul dito. Si perde sempre. Ma i dirigenti dove sono?”.

Fanno capolino anche alcune boutade sulla riforma del lavoro proposta dal governo Monti che potrebbe segnare la disfatta anche alle prossime consultazioni di centrosinistra: “I soliti slogan poi non ottenete nulla! – nota Laura – Ah sbrigatevi anche a votare l’art. 18 solo per i nuovi assunti (quelli già precari, a cui date una mano x affossarsi sempre più) e vedrete quante primarie come Genova avrete!”. Sulla pagina Facebook del Pd fa capolino un sentimento di sfiducia, legato all’incapacità del partito di interpretare gli umori della base: “Ci stai rovinando -scrivono a Bersani – , proprio vero con voi non vinceremo mai” e Piero tenta di riportare la discussione sulla notizia del giorno: “So che l’argomento è un altro – osserva-, ma mi fa specie vedere i risultati di Genova, ma fra i geni nel dna del Pd c’è anche quello dell’autolesionismo?

Roberta Pinotti invece, nota informazioneinterno, deve accontentarsi di “avere vinto le primarie solo su twitter” visto che, come puntualizza sul suo account, questa settimana ha registrato “59 retweets received, 10 new listings, 150 new followers, 338 mentions”. La senatrice del Pd però ha scritto nella notte: “Credo alle primarie come strumento di democrazia. Ho telefonato a @DoriaMarco per congratularmi e confermargli sostegno e disponibilità”. I complimenti al vincitore arrivano anche da Enrico Musso, candidato che a Genova è sostenuto dal terzo polo: “La sua netta vittoria – spiega su Facebook- dimostra quanto gli elettori di sinistra esprimano una forte critica all’amministrazione Vincenzi e a come ha governato la città in questi anni”. Chissà se anche il Pd genovese se ne accorgerà.

Aggiornato dalla redazione web alle 17,30

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