Il duplice omicidio di piazza Dalmazia

Ha ucciso due senegalesi, ne ha feriti altri tre, poi si è sparato alla testa durante un conflitto a fuoco con la polizia, ed è morto poco dopo. E’ successo a Firenze, il protagonista è stato identificato come Gianluca Casseri, 50 anni, noto alla polizia come militante di estrema destra. I primi due senegalesi sono rimasti uccisi in piazza Dalmazia, nella periferia nord di Firenze, e un terzo è rimasto ferito. Nel pomeriggio, altri due venditori ambulanti sono stati raggiunti da colpi d’arma da fuoco nei pressi del mercato di San Lorenzo, in centro. I tre feriti sono in condizioni gravissime. L’autore del duplice agguato è stato poi individuato dalla polizia in un parcheggio interrato poco distante. A questo punto si è sparato alla testa con la sua 357 Magnum.

Membri della comunità senegalese, intanto, hanno dato vita a un corteo nella zona di piazza Dalmazia. Al corteo si registrano momenti di tensione. Quando i partecipanti al corteo hanno poi saputo che il killer si era sparato ed è morto, hanno chiesto di vederne il corpo per essere certi della notizia che veniva loro data. Nei pressi della stazione di Santa Maria Novella il corteo ha gettato a terra qualche motorino, cartelli stradali e cestini dei rifiuti. Un esponente della comunità, accompagnato dalla polizia, ha potuto verificare di persona la morte dell’omicida. Il corteo ha poi raggiunto la prefettura e un esponente storico della comunità, Pap Diaw, è stato ricevuto dal prefetto Paolo Padoin. In prefettura sono giunti anche il sindaco, Matteo Renzi, che ha annunciato il lutto cittadino, e il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi. Dopo l’incontro, però, sono scoppiati incidenti con cariche della polizia contro un gruppo di alcune decine di senegalesi, a cui si sono uniti alcuni antagonisti.

Secondo i testimoni, Casseri sarebbe arrivato in piazza Dalmazia con un’auto, sarebbe sceso e avrebbe sparato tre colpi di pistola contro altrettanti immigrati. Poi si sarebbe allontanato. Qualcuno avrebbe anche provato ad avvicinarsi per fermarlo, ma l’uomo avrebbe mostrato una pistola.

”L’ipotesi è che si sia suicidato quando ha visto la polizia che stava intervenendo”, afferma il procuratore della Repubblica di Firenze Giuseppe Quattrocchi all’uscita dal parcheggio sotterraneo dove si era rifugiato Gianluca Casseri. Il comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Saltamacchia, Casseri si è sparato con un colpo alla gola che è fuoriuscito dalla testa. Un poliziotto, intervenuto nel parcheggio sotterraneo del mercato dove si era rifugiato, ha intimato l’alt sparando successivamente due colpi. Uno ha raggiunto l’auto e sul secondo colpo sono al lavoro gli investigatori.

All’ospedale di Santa Maria Nuova è stato operato un senegalese di 42 anni, colpito all’addome, mentre sono in corso gli accertamenti dei medici, tra cui una Tac, su un altro ferito, di 32 anni, colpito al torace e di cui potrebbe essere programmato un intervento chirurgico. Rimangono molto gravi anche le condizioni del primo senegalese, 37 anni, che invece è stato portato stamani al pronto soccorso di Careggi: anche lui è in prognosi riservata.

Casseri mostrava simpatie neonaziste e negazioniste: era membro dell’associazione culturale “La Runa”, dove scriveva articoli come “Dracula il guerriero di Wotan” o “Il Savio di Alessandria”. Ecco una sua breve scheda autobiografica pubblicata nel sito della Società Tolkieniana Italiana, dedicata all’autore di Il Signore degli Anelli. “Nasce a Ciriegio (PT) nel 1961, mentre l’uomo va nello spazio e il cielo si eclissa per la massima eclissi del XX secolo. All’età di dodici anni, folgorato dall’incontro con H.P. Lovecraft, si aliena definitivamente dal cosmo ordinato che ci circonda. I suoi molteplici interessi nel fantastico, tutti rigorosamente inattuali, spaziano da Flash Gordon al cinema di fantascienza degli anni Cinquanta, dagli autori di Weird Tales ai film di Val Newton e oltre. Nel 2001, in pieno trionfo di Internet, ha la geniale idea di fondare una rivista cartacea, La Soglia, dove sfoga le sue manie multimediali. Per distrarsi dalle cose serie pare che faccia il ragioniere”.

“Gianluca Casseri era un simpatizzante di Casa Pound Italia, come altre centinaia di persone in Toscana, e altre migliaia in tutta Italia, alle quali, come del resto avviene in tutti i movimenti e le associazioni e non solo in Cpi, non siamo soliti chiedere la patente di sanità mentale”, si legge in una nota di Casa Pound Italia. “Casseri non era un militante della nostra associazione, frequentava talvolta la sede di Pistoia e non abbiamo motivo per tenerlo nascosto. Oggi si è consumata una immane tragedia della follia, e quattro persone sono morte senza motivo, ma se è avvenuta vogliamo ricordare che è anche perchè questo Stato non è in grado di fornire alcuna protezione e assistenza ai suoi figli più deboli”.

“Era venuto qualche volta nel nostro circolo a parlare del suo libro ‘Le Chiavi del caos’ – conferma Lorenzo Berti, portavoce di Casapound Pistoia -, ma lo conoscevamo appena, era una persona molto chiusa che non dava confidenza”.

Il parlamentare del Pd Emanuele Fiano, però, denuncia: “Clamorosa è la notizia che in questi minuti dal sito ufficiale di Casapound vengano cancellati gli articoli redatti dallo stesso killer. Attenderemo il lavoro degli inquirenti per verificare la reale natura di questo agghiacciante fatto di sangue”.

Sul sito razzista Stormfront, intanto, arrivano messaggi di solidarietà per l’assassino.

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