In una lunga dichiarazione, il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano ha chiesto che trovino una precisa definiszione le riforme annunciate ieri da Berlusconi. Il Capo dello stato ha anche stigmatizzato certe espressioni “inopportune e sgradevoli” (il riferimento è al risolino di Sarkozy alla conferenza stampa di domenica), e , ribadendo la vocazione europeista dell’Italia, sostenuto che è giunto il moento di compiere “tutte le scelte necessarie” per risanare il debito.

“Parlando domani al Collegio d’Europa di Bruges, ribadirò il profondo, convinto attaccamento dell’Italia alla storica conquista dell’Euro e alla causa dell’unità europea”, dice Napolitano nella dichiarazione, “Questo, e nessun altro, è il punto di riferimento e di forza anche per il nostro paese di fronte alla crisi che oggi colpisce finanziariamente e minaccia economicamente l’intero continente”. “Inopportune e sgradevoli espressioni pubbliche – a margine di incontri istituzionali tra i capi di governo – di scarsa fiducia negli impegni assunti dall’Italia, non possono farci perdere di vista la sostanza delle questioni e delle sfide che abbiamo davanti”, aggiunge il Presidente, “Gli sforzi già avviati e gli elementi positivi della nostra situazione sono stati certamente gia’ illustrati a Bruxelles. Ma dobbiamo compiere tutte le scelte necessarie per ridurre il rischio a cui sono esposti nei mercati finanziari i titoli del nostro debito pubblico, rendere piu’ credibile il nostro impegno ad abbattere tale debito e a rilanciare la crescita economica. Nessuno minaccia l’indipendenza del nostro paese o e’ in grado di avanzare pretese da commissario”.

Ma “da 60 anni abbiamo scelto – secondo l’articolo 11 della Costituzione e traendone grandissimi benefici – di accettare limitazioni alla nostra sovranita’, in condizioni di parita’ con gli altri Stati : e lo abbiamo fatto per costruire un’Europa unita, delegando le istituzioni della Comunita’ e quindi dell’Unione a parlare a nome dei governi e dei popoli europei. Siamo, oggi piu’ che mai, nella stessa barca in un mare in tempesta. Ciascun paese deve fare la sua parte e dobbiamo garantirci reciprocamente l’indispensabile solidarieta’”, conclude Napolitano, “Per l’Italia è il momento di definire – in materia di sviluppo e di riforme strutturali – le ‘nuove decisioni di grande importanza’ annunciate ieri nella dichiarazione ufficiale del Presidente del Consiglio”.

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