Vertice mattutino a Gemonio. Finito con un pranzo al lago. A casa di Umberto Bossi, oltre allo stesso senatur e al figlio Renzo, in mattinata si sono dati appuntamento anche il ministro Giulio Tremonti, il ministro Roberto Calderoli, il senatore Fabio Rizzi e Rosi Mauro.

Ma più che a un summit tra alte cariche dello Stato, quella di stamattina è sembrata una scampagnata estiva. Sicuramente lo è stato per Calderoli che ha colto l’occasione per testare e mostrare la nuova moto. In sottofondo anche le sorti del Paese. “Ci siamo scambiati le idee” ha detto Bossi, l’unico ad aver proferito parola a margine dell’incontro. Nessuna anticipazione sui contenuti: “Dobbiamo andare dietro all’europa. Non parliamo oggi, dobbiamo prima misurarla bene, nei prossimi giorni matura”. E incontrare Silvio Berlusconi. “Dobbiamo fare tutte le riforme, dobbiamo finire tutte le riforme che stiamo preparando”.

Bossi sembra inoltre condividere quanto denunciato dalle opposizioni nei giorni scorsi, cioè che il nostro Paese è stato commissariato da un “governo tecnico sovranazionale”, come lo ha definito Mario Monti in un editoriale sul Corriere della Sera di domenica. “Governo commissariato? Certo, in Europa la Bce ha il suo peso. Se ci sta condizionando lo fa in maniera positiva. E’ la realtà che è venuta a trovarci. Per tanto tempo il paese ha speso più di quanto poteva e un bel giorno – ha aggiunto – la realtà ha preso il treno ed è venuta a trovarci”.

Dopo circa due ore di incontro nella villetta di Gemonio, Bossi, Tremonti e Roberto Calderoli hanno incontrato giornalisti, fotografi e cameraman, guardando la moto di Calderoli nel cortile. E’ toccato solo al leader della Lega, subito dopo, riferire brevemente ai giornalisti sul colloquio. Lasciando spazio anche a un siparietto con Tremonti, rimasto a distanza, quando i giornalisti hanno chiesto a Bossi della lettera inviata dalla Bce al governo italiano e di cui si è molto parlato in questi giorni. “Sì, quello è vero”, ha abbozzato il Senatur, prima di voltarsi verso il ministro dell’Economia per invitarlo: “Giulio, vieni qua”. “No, non parlo”, ha replicato con un sorriso Tremonti.

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