La cronaca del 6 aprile 2011

Duecento, forse addirittura 300 migranti sono caduti in mare, stanotte, mentre venivano soccorsi da alcune unità della Guardia costiera a circa 39 miglia da Lampedusa. Venti i cadaveri avvistati. Solo 53 le persone finora recuperate, mentre continuano le ricerche degli altri naufraghi. Secondo quanto riferito dal Comando generale delle Capitanerie di porto, i duecento migranti, probabilmente partiti dalla Libia, si trovavano su un barcone che aveva chiesto soccorso tramite telefono satellitare durante la notte alle autorità maltesi e, su richiesta di queste ultime, erano partite da Lampedusa due motovedette della Guardia Costiera e un elicottero della Guardia di finanza. Giunta sul posto alle quattro circa di questa mattina, la prima delle motovedette ha intercettato il barcone alla deriva in una situazione di grave pericolo. “Il mare molto agitato (stato quattro) e la concitazione a bordo del barcone hanno reso vano ogni tentativo di trarre in salvo gli immigrati, finiti in acqua nel corso delle operazioni di soccorso”, spiegano alle Capitanerie di Porto. Inoltre, il buio e le avverse condizioni meteo rendono difficili le operazioni di ricerca dei naufraghi, attualmente in corso da parte delle stesse motovedette e di un peschereccio dirottato sul posto dalla Guardia costiera.

La cronaca del 6 aprile 2011

21.36 – Naufragio, salvati 53 migranti, 300 sul barcone

La capitaneria diporto di Lampedusa ha comunicato stasera che i sopravvissuti al naufragio di stanotte nel canale di Sicilia sono 53 e non 51. E’ anche aumentata la stima del numero dei migranti a bordo del barcone che sarebbe di circa 300.

20.34 – Governo e regione aggiornano accordi

Tra Governo e Regioni è in corso la riscrittura e l’aggiornamento dell’accordo già siglato il 30 marzo scorso. Il nuovo accordo prevede una ‘spalmatura’ degli immigrati su tutto il territorio nazionale, l’attivazione dell’articolo 20 sui permessi temporanei e maggiori compiti alla filiera della Protezione Civile.

20.16 – Chiamparino: “Migranti in tutte le regioni”

”Tutte le Regioni saranno attive nell’accoglienza dei migranti, sarà finanziato adeguatamente il Fondo per la Protezione civile e non ci saranno tendopoli. Inoltre, saranno attivate le procedure europee affinché i migranti possano defluire anche nei Paesi Ue”. Lo ha detto il presidente dell’Anci, Sergio Chiamparino, al termine dell’incontro a Palazzo Chigi.

19.38 – Rossi (Toscana): “Il governo farà decreto permessi”

Tra oggi e domani il governo farà il decreto per consentire agli immigrati presenti in Italia di usufruire dei permessi temporanei di soggiorno previsti dall’articolo 20 del testo unico sull’immigrazione: lo ha riferito il governatore della Toscana, Enrico Rossi, uscendo da Palazzo Chigi”.

19.33 – Berlusconi: “Tunisia controlla coste, ma chiede tempo”

La Tunisia ha accettato di controllare la coste, quindi le partenze, ma hanno bisogno di mezzi e un po’ più di tempo. Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi, secondo quanto raccontano alcuni presenti, nel corso del suo intervento alla riunione della cabina di regia con le Regioni sull’emergenza immigrazione in corso a palazzo Chigi.

19.20 – Dall’inizio dell’anno 25.800 sbarcati

Fino ad oggi sono sbarcati 25.800 immigrati dall’inizio dell’anno: 2.300 provenienti dalla Libia, gli altri dalla Tunisia. Il dato, secondo quanto si apprende, è emerso nel corso della riunione a Palazzo Chigi della cabina di regia tra Governo e Regioni sull’emergenza immigrazione.

19.00 – Berlusconi: “Sabato torno a Lampedusa”

“Sabato torno a Lampedusa per verificare lo stato della situazione”. Lo ha annunciato il premier Silvio Berlusconi, a quanto raccontano alcuni presenti, nel corso della cabina di regia con la Regioni in corso a palazzo Chigi.

18.52 – Al via cabina regia governo-regioni

E’ iniziata a palazzo Chigi la riunione della cabina di regia tra il governo e le Regioni per fare il punto sull’emergenza immigrazione. All’incontro presieduto dal premier Silvio Berlusconi partecipano diversi ministri tra cui Ignazio La Russa, ministro della Difesa, quello dell’Interno Roberto Maroni, il ministro per gli Affari Regionali Raffaele Fitto, il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi e il ministro per le Infrastrutture Altero Matteoli e il sottosegretario alla presidenza del consiglio Gianni Letta. Alla riunione sono inoltre presenti alcuni rappresenti Enti Locali tra cui Vasco Errani, presidente della conferenza delle Regioni, e i governatori di Campania, Piemonte, Veneto, Lazio e Basilicata. Alla riunione sono presenti anche Sergio Chiamparino, presidente dell’Anci, il sindaco di Roma Gianni Alemanno, il sindaco di Padova Flavio Zanonato e i rappresentanti dell’Upi, il presidente della provincia di Milano Guido Podestà.

18.41 – Unhcr: “Scioccati per tragedia in mare”

Unhcr: “L’Alto commissario per i rifugiati Antònio Guterres e l’ambasciatrice di Buona Volontà Angelina Jolie sono “profondamente scioccati per il presunto annegamento di 213 persone avvenuto oggi per il mare in burrasca a circa 60 km da Lampedusa”. E’ quanto si legge in una nota dell’Unhcr. “Secondo quanto raccontato dai sopravvissuti, il gruppo – prosegue la nota – che comprendeva somali, eritrei ed ivoriani, era partito dalla Libia tre giorni fa nel tentativo di raggiungere Lampedusa. I sopravvissuti hanno riferito all’Unhcr che fra i morti vi sarebbero molte donne e tre bambini. La Guardia Costiera Italiana è riuscita a portare in salvo 47 persone, comprese due donne una delle quali incinta”. “Queste persone sono state rifugiate due volte – afferma Guterres – erano fuggite dalla guerra e dalla persecuzione nei loro paesi di origine ed ora, nel tentativo di raggiungere la sicurezza in Italia, hanno tragicamente perso le loro vite”.

18.38 – La Russa: “Viminale ci ha chiesto caserme”

”Ci è stata chiesta una tipologia diversa di siti militari per ospitare gli immigrati: non più luoghi aperti dove allestire tendopoli, ma siti recintati, come caserme, dove poter alloggiare persone senza bisogno di tende”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, entrando a Palazzo Chigi per partecipare alla cabina di regia tra Governo e Regioni sul’emergenza immigrazione. Per ospitare gli immigrati ”noi abbiamo messo a disposizione siti militari al Nord, al Centro e al Sud”, ha aggiunto La Russa.

18.08 – Eurodeputati del Pdl: “Permesso di soggiorno temporaneo non apre Shengen”

Il permesso di soggiorno temporaneo previsto dalla Bossi-Fini non apre le porte dell’Europa, secondo i deputati del Pdl al Parlamento europeo. “E’ fisiologico che non metta in discussione e non minacci Schengen – ha detto il capogruppo Mario Mauro -. Ma se è per questo, non lo fa neppure la direttiva 55 sulla “protezione temporanea” che noi abbiamo chiesto di attivare. In questo strumento comunitario non è prevista la libertà di circolazione individuale, ma il ricollocamento”. A questo proposito, nel testo della direttiva 55 del 2001 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale delle Comunità europee è accluso come allegato il ‘modello di lasciapassare per il trasferimento delle persone che godono della protezione temporanea’. Nel modello è indicato chiaramente che il lasciapassare – con foto – è “valido unicamente per il trasferimento” tra due precise località (quella dello Stato da cui parte il trasferimento, l’altra nello Stato di accoglienza), e che tale lasciapassare “non costituisce in alcun caso documento equiparabile ad un documento di viaggio”.

17.52 – Crede che fidanzata sia morta. Invece è viva

Peter, camerunense di 29 anni, uno dei sopravvissuti nel naufragio, ha pensato per ore che la fidanzata, sulla barca con lui, fosse morta. Ma mentre era al poliambulatorio di Lampedusa è arrivata una telefonata della donna che si era salvata e che si trova nella base Loran di Lampedusa. Lo ha detto lui stesso parlando con i giornalisti.

17.50 – Maroni domani riferisce al Senato

Domani mattina il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, dopo l’informativa alla Camera, prevista per le 9, sulla gestione degli immigrati, riferirà sullo stesso argomento anche nell’aula del Senato alle 11. Lo ha riferito all’assemblea di Palazzo Madama, il presidente del Senato, Renato Schifani.

16.59 – Sopravvissuti partiranno domani da Lampedusa

Partiranno probabilmente domani i 51 sopravvissuti al naufragio di stanotte nel Canale di Sicilia: “Le loro condizioni – spiega la questura di Agrigento – consigliano di lasciarli riposare per una notte nell’isola”. Intanto, per liberare la base Loran, dove i naufraghi sono ospitati, oggi sarà completato il trasferimento di 293 profughi arrivati ieri e nei giorni scorsi. Andranno a Bari con due ponti aerei (un volo è già partito) e da lì trasferiti nei Cara.

16.54 – Bossi: “Siamo costretti a fidarci della Tunisia”

”Siamo costretti a fidarci della Tunisia. Spero che mantengano la parola”. Così il leader della Lega, Umberto Bossi, ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano se si fidasse delle ‘promesse’ strappate ieri a Tunisi sull’immigrazione dal ministro dell’Interno, Roberto Maroni. “E’ una bella domanda”, ha aggiunto il Senatur.

16.30 – Sopravvissuto: “I compagni si aggrappavano a me”

Mostra un ematoma al sopracciglio sinistro e fa il gesto del pugile. Karim, somalo, è uno dei 51 sopravvissuti del naufragio di stanotte nel Canale di Sicilia. In acqua si è dovuto difendere da due compagni di viaggio che non sapevano nuotare e che si sono aggrappati a lui. Non sa se loro ce l’hanno fatta, era buio, non li ha neanche visti in faccia. Lui l’ha scampata. Karim dice di avere 17 anni perché questo gli procurerebbe qualche vantaggio, ma prima di dire che è nato nel ’94 ci pensa un po’. In verità, di anni ne dimostra cinque o sei di più. Parla un po’ inglese e un po’ italiano, le poche parole della nostra lingua le ha apprese dal padre. “Buio” e “acqua” ricorrono continuamente nel suo discorso. Alla Base Loran dove adesso è ospitato, stanno portando via i profughi arrivati ieri per far posto ai naufraghi di oggi, nel tentativo di dare migliore accoglienza alle persone che hanno vissuto questa esperienza tremenda, che Karim somma alle vicissitudini precedenti: la fuga dalla Somalia, la tappa in Sudan e poi in Libia, dove viveva da un anno e mezzo e faceva occasionalmente il muratore a Tripoli.

16.23 – A Lampedusa presenti 1.447 migranti

Sono 1.447 i migranti presenti a Lampedusa, tra cui i sopravvissuti al naufragio del barcone proveniente dalla Libia. Lo rende noto l’ufficio della giunta regionale siciliana insediato a Lampedusa, coordinato dall’assessore all’Ambiente, Gianmaria Sparma. Sono stati trasferiti dall’isola anche i 212 minori che fino a stamane si trovavano a Lampedusa.

16.06 – Vendola: “Si chiuda vergogna di Manduria”

“Si chiudano luoghi vergognosi come la tendopoli di Manduria”. A chiederlo è il governatore della Puglia, Nichi Vendola, appena arrivato alla Conferenza delle Regioni.  “E’ errata questa idea di militarizzazione – ha proseguito Vendola – il problema è gestibile solo con una gara di solidarietà e con un impatto morbido, spalmato sul territorio, con una piccola concentrazione di persone”. No, dunque, “al modello basato sulle concentrazioni, mentre i comuni devono stilare i piani di emergenza con la mappatura della collocazione dei luoghi di accoglienza”. “Il muro di gomma dell’impostazione della Lega, incapace di scegliere la via del buon senso, ha tenuto prigioniero il governo Berlusconi – ha detto infine Vendola – non c’è alternativa alla protezione temporanea”.

15.44 – Un altro superstite: “Tutti sono morti attorno a me”

“La barca si è capovolta e tanti sono caduti in acqua, tra cui la mia fidanzata e un mio amico. Il mare era molto mosso e tutti sono morti attorno a me”. Conferma il racconto dei suoi compagni di viaggio un altro superstite del naufragio di stamattina al largo di Lampedusa. Dice di chiamarsi Peter Hugo, di avere 29 anni e di provenire dal Camerun, dove faceva il muratore. “Ho pagato 400 dollari per questo viaggio”, racconta.

15.00 – Domani il ministro Maroni riferisce alla Camera

Domani alle 9 il ministro degli Interni Roberto Maroni riferirà all’aula della Camera sulla gestione degli immigrati a Lampedusa. Lo ha stabilito la conferenza dei capigruppo della Camera.

14.43 – Superstite: “Ho perso mia moglie e mio figlio in mare”

“Ho perso tutta la mia famiglia. Mia moglie e il mio figlio sono morti tra le onde. Il mio bambino aveva solo tre anni”. E’ la testimonianza di uno dei superstiti del naufragio avvenuto all’alba a 39 miglia a sud di Lampedusa, raccolta dai soccorritori. “Eravamo in mare da tre giorni – dice ancora stremato – la nave imbarcava acqua e quando abbiamo visto la nave procedere lentamente verso di noi a motori spenti ci siamo fatti prendere dal panico. Ci siamo agitati e il barcone si è capovolto. A bordo c’erano 370 persone”.

14.33 – Proseguono trasferimenti da Lampedusa

Proseguono i trasferimenti dei migranti da Lampedusa. Per svuotare l’isola che è tornata a riempirsi dopo gli sbarchi delle ultime ore, oggi sono previsti quattro ponti aerei. A causa delle avverse condizioni del mare, infatti, non è possibile imbarcare gli extracomunitari arrivati sull’isola. In partenza dalla più grande delle Pelagie, 243 immigrati che hanno chiesto lo status di rifugiati ed anche i 172 minori ancora ospiti del centro di accoglienza che ieri avevano dato vita a nuove proteste, tentando la fuga dalla struttura. Due ponti aerei li trasferiranno a Palermo, da dove in pullman verrannno smistati nelle varie case di accoglienza.

14.15 – Stasera prima riunione del gruppo di contatto su accordo con Tunisia

Il Presidente del Consiglio dei Ministri, Silvio Berlusconi, presiederà questa sera, a Palazzo Chigi, la prima riunione del Gruppo di Contatto per il monitoraggio e l’applicazione dell’Accordo con la Tunisia siglato ieri a Tunisi. La riunione si terrà subito dopo l’incontro del Coordinamento fra Stato e Regioni in tema di immigrazione, prevista per le ore 18,00. Lo rende noto un comunicato di palazzo Chigi, che ricorda come del Gruppo di Contatto facciano parte, oltre al Presidente del Consiglio, i ministri Frattini, Maroni, La Russa, Romani, Matteoli, Sacconi e Brambilla.

14.07 – Tre naufraghi salvati da peschereccio

Tre naufraghi sono stati salvati da un peschereccio di Mazara del Vallo (Tp) impegnato in operazioni di pesca nel Canale di Sicilia. L’imbarcazione sta giungendo nel porto di Lampedusa.

13.57 – Parigi esamina legalità del visto temporaneo

”La Francia vuole esaminare la conformità al codice Schengen” del permesso di soggiorno temporaneo rilasciato dalle autorità italiane agli immigrati tunisini sbarcati a Lampedusa. Lo scrive oggi il quotidiano Le Monde.

13.50 – Decine di cadaveri in mare, anche di bambini

Sono decine i cadaveri che l’equipaggio dell’elicottero della Guardia di finanza ha visto in mare, nell’area dove il barcone dei migranti è naufragato. Lo riferiscono al loro rientro i piloti che hanno volato dalle 10.30 alle 12.30 per fornire assistenza agli uomini della Capitaneria di porto che coordina i soccorsi. “Abbiamo sperato di vedere qualcuno che alzasse il braccio – dicono – ma non è accaduto. Tra i cadaveri, difficili da quantificare, anche corpicini di bambini”.

13.09 – Malstrom: “Serve progetto congiunto Ue-Tunisia”

Un progetto operativo“speciale” congiunto Ue-Tunisia per affrontare l’emergenza immigrazione: è quanto chiede di poter mettere in campo al più presto possibile la Commissione europea. In una lettera inviata ai governi dei 27, la commissaria responsabile per gli affari interni Cecilia Malmstrom sottolinea che la realizzazione di questo progetto consentirà alle autorità tunisine, tra l’altro, di effettuare un più efficace controllo delle frontiere e di agevolare i rimpatri. Ma anche di assistere le autorità locali dei Paesi Ue più esposti ai flussi migratori a fare fronte all’impatto di questo fenomeno sull’economia e sulle infrastrutture.

12.17 – Malmstrom: “Urgente ripartizione rifugiati”

Trovare ”rapidamente” un accordo in sede Ue su un piano di ripartizione dei rifugiati provenienti dalla Libia e dal Nord Africa ed essere pronti ad attivare, se necessario, la direttiva sulla protezione temporanea: è quanto chiede il commissario europeo per gli affari interni Cecilia Malmstrom in una lettera inviata questa mattina ai governi dei 27 in vista del Consiglio dei ministri dell’Interno dell’Ue che si terrà lunedì e martedì prossimi a Lussemburgo. ”Il continuo e probabilmente crescente flusso di rifugiati provenienti dalla Libia e in cerca di protezione internazionale – scrive la commissaria – è fonte di grande preoccupazione”. In questo contesto, osserva ancora Malmstrom, “mostrare solidarietà verso i Paesi vicini” che sono in prima linea “attraverso la ridistribuzione” dei rifugiati può contribuire a mantenere “lo spazio” d’accoglienza e a sviluppare “il dialogo e la cooperazione” su altre questioni relative alle migrazioni e ai controlli delle frontiere. I Paesi dell’Ue, si legge ancora nella lettera,. “dovrebbero quindi cercare di offrire” spazi di accoglienza “in uno spirito di condivisione delle responsabilità e in stretta collaborazione con l’Unhcr”. In questo contesto “è imperativo che il Consiglio e il Parlamento facciano uno sforzo per raggiungere rapidamente un accordo sull’adozione di una proposta per un piano Ue per la ripartizione dei rifugiati”.

12.21 – Morti anche per salvare compagni in mare

Tra le vittime del naufragio ci sono anche alcuni migranti che pur sapendo nuotare sono morti nel tentativo di salvare i compagni in difficoltà in un mare con onde fino a tre metri. Lo riferisce personale dell’Oim che si trova sull’isola. I sopravvissuti al naufragio nel canale di Sicilia, giunti a Lampedusa, si trovano in “stato di ipotermia e sono tutti sono choc”.

12.10 – Secondo Oim 300 migranti su barca affondata

Sarebbero state circa 300 le persone sulla barca che è affondata questa notte nel canale di Sicilia. Lo riferisce l’Oim (Organizzazione internazionale per le migrazioni), che ha un team presente a Lampedusa, sulla base delle testimonianze raccolte dai sopravvissuti giunti nell’isola.

11.56 – Secondo testimoni donne e bambini tra le vittime

Ci sarebbero moltedonne e bambini tra le vittime del naufragio che si è verificato all’alba nel canale di Sicilia a 39 miglia da Lampedusa. E’ quanto si apprende dalle prime testimonianze riferite agli operatori umanitari dai sopravvissuti giunti in porto a Lampedusa. Ma dalla Capitaneria di porto spiegano che le notizie sono ancora molto frammentarie ed è ancora presto per confermare questo dato.

11.50 – Santa Maria Capua Vetere, completati nuovi arrivi

Sono tutti giunti nel campo di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) gli undici pullman che hanno trasportato dal porto di Napoli altri 531 migranti. Nessun incidente o tensione. All’interno sono cominciate le visite mediche alle quali seguiranno le procedure di identificazione. Gli immigrati, tutti di sesso maschile e di un’età media di 25 anni, con punte di 40, chiedono, nella quasi totalità di potersi recare in Francia.

11.25 – 200 migranti arrivati a Livorno

Si è concluso lo sbarco di altri 200 migranti destinati ai centri d’accoglienza toscani. La nave ‘Clodia’ della compagnia Tirrenia ha attraccato poco prima delle 10 e i pullman stanno già trasportando gli immigrati in 10 località: Stia (Arezzo), Barberino del Mugello e Sesto Fiorentino, Villa Pieragnoli a Firenze, San Vincenzo (Livorno), Capannori (Lucca), San Rossore e San Piero a Grado a Pisa, Santa Croce sull’Arno (Pisa) e Sovicille (Siena). Le operazioni di sbarco alle quali hanno partecipato diverse decine tra poliziotti e carabinieri, si sono svolte senza problemi al molo Italia del porto livornese. I migranti sono tutti adulti e tutti tunisini. I vari gruppi sono stati organizzati già a bordo della nave.

11.21 – Sbarcati i primi naufraghi

A Lampedusa sono appena scesi dalle motovedette della Guardia costiera i primi naufraghi salvati in mare dagli uomini dei soccorsi. Finora tre extracomunitari sono stati trasferiti in barella sulle ambulanze. Gli altri sono già sul bus che li porterà nel centro di accoglienza. Tutte le persone scese finora sono di colore e questo sarebbe una ulteriore conferma che il barcone naufragato è partito dalle coste libiche.

11.03 – In porto naufraghi salvati

Sta entrando nel porto di Lampedusa la motovedette della guardia costiera con a bordo 48 extracomunitari salvati nel naufragio a Sud dell’isola.

10.37 – Barcone naufragato partito due giorni fa dalla Libia

Il barcone che ha fatto naufragio la scorsa notte nel Canale di Sicilia, sul quale vi erano più di 200 persone di nazionalità eritrea e somala (subsahriana), era lungo 13 metri circa ed era partito due giorni fa da Zuwarah (Libia). Lo ha reso noto la Guardia Costiera italiana, aggiungendo che proseguono le operazioni di ricerca in mare, dopo il salvataggio di 48 persone operato da due motovedette della stessa Guardia Costiera la scorsa notte a circa 40 miglia a sud di Lampedusa. In zona stanno operando un elicottero e una motovedetta della Guardia Costiera italiana, specializzate nelle operazioni di ricerca, oltre ad un aereo maltese. Coinvolto nelle ricerche anche il peschereccio che la scorsa notte era stato inviato in zona per partecipare alle operazioni di soccorso. In mattinata le Autorità maltesi hanno formalmente assunto il coordinamento delle operazioni di ricerca e soccorso. La Guardia Costiera italiana ha disposto l’invio in zona della Motonave Flaminia presente a Lampedusa, da utilizzare come ulteriore supporto per le ricerche. A bordo imbarcherà un ufficiale della Guardia Costiera.

10.36 – Vertice Sarkozy-Berlusconi fissato per il 26 aprile

Si terrà a Roma il prossimo 26 aprile il vertice intergovernativo Italia-Francia, che sarà presieduto dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi e dal presidente francese Nicolas Sarkozy. Al centro dei colloqui l’emergenza immigrazione e la questione libica, oltre ai rapporti tra i due paesi.

10.33 – Creato gruppo di contatto con Tunisi

”E’ stata decisa l’istituzione di un gruppo di contatto interministeriale per il monitoraggio e l’applicazione dell’accordo siglato ieri a Tunisi dal ministro dell’Interno Roberto Maroni”. E’ quanto si legge in un comunicato diffuso da palazzo Chigi al termine della riunione interministeriale sulla Libia e il Nord Africa.

10.00 – I morti accertati salgano a venti

I mezzi della capitaneria di porto hanno avvistato altri 5 cadaveri oltre ai 15 di poco fa. Sale così a 20 il numero dei corpi nell’area del naufragio, dove il mare forza sei e il vento di nordovest che supera i 30 nodi rende particolarmente difficili le operazioni di recupero.

09.32 – Barcone forse partito dalla Libia

Sarebbe partito quasi certamente dalla Libia il barcone, con circa 200 profughi, naufragato la notte scorsa nel Canale di Sicilia. Alla Capitaneria di porto di Lampedusa questa ipotesi viene data “al 90 per cento”, anche sulla base della posizione in cui è avvenuta la tragedia, il tratto di mare tra Malta e Lampedusa. Si tratta di una rotta battuta dalle imbarcazioni provenienti dalle coste libiche rispetto a quella più a ovest seguita dai barconi partiti dalle coste tunisine. La conferma la potranno dare solo i 47 superstiti che stanno per giungere a Lampedusa a bordo di una motovedetta della Guardia Costiera.

08.51 – Recuperata un’altra persona

E’ stata recuperata un’altra persona caduta in mare per il rovesciamento del barcone carico di immigrati al largo dell’isola di Lampedusa. Salgono così a 48, al momento, i salvataggi sui circa duecento uomini a bordo. Da Catania, intanto, si è alzato in volo un elicottero della Capitaneria di porto attrezzato per le ricerche in mare, con un raggio d’azione di 15 miglia.

08.48 – C’è burrasca, ma gli arrivi proseguono

Da ieri le condizioni meteomarine sono in peggioramento nel Canale di Sicilia. Ma durante la notte, circa tre ore prima del naufragio, si è registrato comunque uno sbarco. Sono 104 le persone arrivate intorno all’una su un’imbarcazione di provenienza tunisina. Un approdo registrato al termine di una giornata contrassegnata da continui arrivi: circa 1.300 in 24 ore. Precedentemente, dopo le 20, avevano fatto il loro ingresso in porto 247 persone, in prevalenza del Corno d’Africa, partiti dalla Libia. Ma nel complesso, a causa del maestrale e del mare agitato, oggi si prevede un frenata sul fronte degli sbarchi.

08.44 – I 47 superstiti tra poco in porto

Giungeranno tra circa un’ora a Lampedusa i 47 superstiti del naufragio avvenuto in nottata nel Canale di Sicilia. Nella zona della tragedia sono ancora in corso le ricerche dei circa 150 dispersi, rese difficili dal mare in burrasca che ha raggiunto Forza 6. Anche in considerazione del maltempo è stato deciso di far rientrare a Lampedusa i sopravvissuti, che si trovano su una motovedetta della Guardia Costiera. Tra di loro, secondo le prime informazioni, non vi sarebbero feriti gravi. Sul molo Favaloro, dove è atteso l’arrivo dell’unità, si stanno tuttavia predisponendo i mezzi di soccorso per eventuali emergenze.

08.30 – Tragedia avvenuta in acque maltesi

Il naufragio del barcone con circa 200 migranti, 150 dei quali risultano dispersi, è avvenuto in acque Sar (le operazioni di ricerche e soccorso ndr) di competenza maltese, a 39 miglia da Lampedusa. Sono state proprio le autorità della Valletta a segnalare il barcone in difficoltà alla centrale operativa delle Capitanerie di Porto di Roma, dopo avere ricevuto un Sos lanciato dal barcone attraverso un telefono satellitare. La Marina Militare maltese ha aggiunto di non essere in grado di intervenire. La Guardia Costiera ha subito inviato nella zona due motovedette partite da Lampedusa, le unità della Classe 300 impegnate in questi giorni per fronteggiare l’emergenza sbarchi.

08.29 – Le ricerche

Proseguono senza sosta le ricerche dei dispersi, circa 150, nel naufragio avvenuto la scorsa notte, 39 miglia da Lampedusa, durante le operazioni di soccorso. Sul posto motovedette della Guardia costiera e delle Fiamme gialle, nonché mezzi civili e aerei. I 47 dei 200 tratti in salvo hanno trovato posto su una motovedetta che ha fatto rotta a Lampedusa per le cure mediche. Tra loro, informano fonti della Guardia costiera, non ci sono feriti gravi. Le condizioni meteomarine restano difficili.

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