La questione morale rovina il Natale dell’Italia dei Valori. Dopo la lettera polemica di Luigi De Magistris, Sonia Alfano e Giulio Cavalli (leggi) e le risposte dei colonnelli del partito, con il capogruppo alla Camera Massimo Donadi che ha parlato di una “pugnalata alle spalle” (leggi), oggi a prendere posizione è stato il leader e fondatore del partito Antonio Di Pietro: “Da qualche parte – spiega Di Pietro in un video pubblicato sul suo sito (guarda il video) – si parla della questione morale ed etica all’interno dell’Italia dei Valori. Voglio rassicurare tutti sul fatto che c’è un impegno preciso del partito per una militanza trasparente del quale parleremo in un esecutivo nazionale a Gennaio”. Poi l’attacco ai tre non allineati: “Alcune persone ci hanno lasciato, altre persone si sono dimostrate non all’altezza, a volte non all’altezza morale, della situazione, e noi le abbiamo anche espulse. Però, insisto, non è che chi critica ha sempre ragione. Ha volte chi critica è interessato a prendere lui stesso il posto di chi viene criticato. Voglio tranquillizzare tutti sul fatto che, piano piano, l’acqua sta diventando pulita, e più l’acqua diventa pulita e limpida, più dobbiamo essere orgogliosi dell’Italia dei Valori”.

Il dibattito, però, è uscito dai confini del partito e spopola in rete. Sul sito Micromega, Paolo Flores D’Arcais dice che “Di Pietro sta portando il partito al suicidio”. E Micromega lancia un sondaggio tra i lettori (clicca qui per votare): “Dopo l’appoggio al governo Berlusconi degli ex Idv Razzi e Scilipoti, Luigi De Magistris, Sonia Alfano e Giulio Cavalli hanno scritto una dura lettera per chiedere all’Idv una decisa opera di pulizia all’interno del partito. Secondo te…”. Quattro le opzioni di risposta. La prima: “Hanno ragione, l’Idv ha un grave problema di questione morale di cui è responsabile innanzitutto la gestione personalistica di Antonio Di Pietro. E’ necessario un rinnovamento dei vertici del partito attraverso lo strumento democratico delle primarie”. La seconda: “Hanno ragione, il partito di Di Pietro ha un grande problema di questione morale al suo interno e deve affrontarlo con radicalità se vuole essere il partito bandiera della trasparenza e della legalità”. Le ultime due opzioni, invece, sono riservate a chi vuole assolvere o quantomeno non condannare l’Idv: “La questione morale riguarda un po’ tutti i partiti, anche dell’opposizione, e non è giusto insistere con quella dell’Idv”. E infine: “Non esiste nessuna questione morale all’interno dell’Idv. Chi insiste su questo fa demogogia e lavora per distruggere il partito”.

Finora l’80 per cento delle risposte si concentra sulle prime due opzioni, che in qualche modo “condannano” il leader Idv. Certo è che, dopo il lungo dibattito interno al Pd, ora la questione morale è diventata uno dei temi caldi dell’agenda del partito che, almeno nelle intenzioni, ha fatto della legalità la sua bandiera.

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