L’intervista - Luigi Di Maio

Di Maio: “Voto a giugno col Rosatellum: rifare la legge elettorale è impossibile”

Dopo il fallimento delle trattative di governo, il capo politico dei 5 Stelle chiede a Mattarella di tornare subito alle urne

4 Maggio 2018

“Berlusconi e Renzi sono d’accordo. Ora sarà Salvini a decidere se aiutarli o meno a fare un governo contro di noi. Stanno già cercando il pretesto, le riforme o una nuova legge elettorale. Ma una nuova legge non si può fare, ci infileremmo in un inferno. Bisogna tornare al voto, il 24 giugno”. Luigi Di Maio parla con toni da trincea, perché è in trincea che vuole portare il M5S: “Noi diciamo no a un nuovo Nazareno, magari con Giorgetti premier come ho letto oggi sul Corriere della Sera. E sarebbe ancora peggio un governo di scopo, di tregua o con qualsiasi altra formula: se con 120 parlamentari abbiamo fatto perdere la metà dei voti al partito di governo, con 338 eletti non gli faremmo passare neanche un provvedimento”.

Di Maio, il Colle valuta un governo di tregua.
I retroscena lasciano il tempo che trovano. Dal Quirinale non ci è mai arrivata alcuna richiesta in tal senso, e con il presidente della Repubblica siamo sempre stati molto chiari. Abbiamo fatto il massimo per arrivare a un governo. E i limiti del M5S si conoscevano, dal primo giorno.

Ma un governo tecnico potrebbe essere necessario.
Aspettiamo cosa deciderà il Quirinale. Però ricordo che questo tipo di esecutivi hanno solo tagliato diritti sociali, in nome di un’austerity che non è più un principio neanche dell’Europa, ma qualcosa che è nella mentalità dei partiti.

Lei ha posto tanti veti e una condizione irrinunciabile: lei a Palazzo Chigi. Non ha agevolato, non crede?
Rivendico con orgoglio il no a Berlusconi. E il mio nome come premier non è mai stato il problema.

Salvini non le ha mai chiesto un passo indietro?
Lui mi ha sempre proposto un accordo con tutto il centrodestra, per un governo guidato da un esponente della loro coalizione. Non mi ha mai chiesto un altro nominativo. La più grande bugia è che tutto sia saltato perché io volevo fare il premier a tutti i costi.

Il segretario della Lega non le ha mai promesso un passo di lato di Berlusconi? Durante il secondo giro di consultazioni sembrava vicino.
Mai. Mi ha sempre ripetuto: ‘Troveremo una soluzione’. Ma non è mai arrivata. E con Berlusconi nel governo non avremmo mai portato a casa nulla per i cittadini.

Però lei durante le consultazioni è arrivato ad ammettere che avrebbe accettato un appoggio esterno di Berlusconi e Meloni. Ergo, trattavate anche con loro.
No, ho solo detto che avremmo considerato non ostile il sostegno esterno a un governo con i nostri programmi.

Non parlavate più di conflitto di interessi, e un ex giornalista del Tg5, il deputato Emilio Carelli ha detto: “Non vogliamo attaccare Mediaset”. Volevate convincere B. a farsi da parte.
Non è così. La legge sul conflitto d’interessi è fondamentale per noi. E Carelli ha spiegato che non l’avremmo fatta contro Berlusconi, ma semplicemente contro chiunque si trovasse in una determinata situazione.

Perché con Salvini non avete rotto prima?
Noi abbiamo provato a formare un governo, basandoci su un contratto con cose da fare per gli italiani. Ma è ormai chiaro che in tutti questi giorni Renzi, Berlusconi e Salvini si sono sempre sentiti con lo scopo di impedirci di governare. Volevano solo perderete tempo, per arrivare alle Regionali in Friuli.

La vostra base si è infuriata per la trattativa con il Pd.
Lo so. Era l’ultima cosa che volevamo fare, perché sui territori combattiamo i loro governatori e sindaci che svendono i nostri diritti, e sappiamo che sono quelli delle banche. Infatti li volevo vincolare a un accordo, non era un’alleanza.

I vostri attivisti preferiscono la Lega: perché?
Perché Salvini è sembrato una novità. Ma ora lo stiamo conoscendo.

Però sembravate credere a un’intesa col Pd.
Pensavo che il senatore semplice Renzi potesse permettere un processo di rinnovamento nel Pd, accettando un’autocritica dopo la batosta elettorale. Poi però è andato in tv e ha rotto tutto, prima della direzione del Pd. Ma anche il Colle aspettava la loro direzione: i dem avevano fatto capire di attenderla.

In Friuli siete andati malissimo. Brutto segnale, no?
Il risultato è in linea con le Amministrative del 2017. Noi andiamo male in questo tipo di elezioni perché non abbiamo liste civetta, che truffano i cittadini.

E ora? Renzi, Lega e FI faranno un governo assieme?
I due sconfitti, Renzi e Berlusconi, stanno provando in tutti modi a fare un esecutivo per tenere fuori il Movimento. E Salvini glielo permette.

Salvini rifiuta il Pd.
Io so che lui non può liberarsi di Berlusconi, per motivi politici e probabilmente anche personali. Non è libero.

Il leghista Fedriga ha aperto a un governo a tempo per la legge elettorale.
Ma quale tempo? Se iniziano, non mollano il governo neanche morti.

Ma una nuova legge serve, non crede?
Non si può fare, perderemmo anni a discuterne. Già mi immagino Salvini dirmi: ‘Io sono per il premio di lista, ma Berlusconi lo vuole per la coalizione’.

Quindi nuove elezioni? A giugno non si può, le norme sul voto all’estero impongono un preavviso di almeno 60 giorni.
No, si può votare il 24 con i ballottaggi. Quelle norme sono in un regolamento ministeriale, che non può impedire l’esercizio del diritto al voto, diritto costituzionale.

Lei invoca il voto a breve anche per poter fare più facilmente una deroga all’obbligo dei due mandati.
Non è certo un problema. Su questo dovrà decidere il garante, Beppe Grillo, perché io sono in chiaro conflitto d’interessi. Ma io auspico che la regola possa rimanere.

In una email ai parlamentari si lamenta dei tg Rai e promette che presto sostituirete tutti i direttori. Sarà vendetta, con lottizzazione.
No, ho solo detto che applicheremo una legge per eleggerli con criteri meritocratici e non più politici. Quindi qualcuno potrebbe anche non restare.

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