Finito l’incontro tra Trump e i suoi consiglieri
La riunione sulla sicurezza nazionale del Presidente Donald Trump nella Situation Room della Casa Bianca è terminata. Lo ha rivelato un funzionario al New York Times.
La riunione sulla sicurezza nazionale del Presidente Donald Trump nella Situation Room della Casa Bianca è terminata. Lo ha rivelato un funzionario al New York Times.
Momenti chiave
Il comando del fronte interno dell’Idf ha comunicato che la popolazione può uscire dai rifugi dopo il terzo attacco dall’Iran a cominciare dalla serata di lunedì.
L’ambasciata cinese in Israele sollecita i suoi concittadini a lasciare il Paese “il più presto possibile” attraverso i valichi di confine terrestre, in particolare quelli verso la Giordania, sulla “precondizione che possano garantire un passaggio sicuro”. La “raccomandazione”, postata sull’account WeChat dell’ambasciata, segue i pesanti attacchi incrociati tra Israele e Iran registrati nella notte.
Diverse esplosioni vengono riferite nel centro di Israele dopo gli allarmi senza preavviso per il lancio di missili dall’Iran. Al momento i soccorritori del servizio Magen David Adom riferiscono che non risultano feriti. Per la terza volta in poche ore è in corso un attacco dall’Iran con pochi missili.
Le sirene d’allarme sono scattate a Tel Aviv, senza il preavviso del comando del fronte Interno dell’Idf, per il lancio di missili dall’Iran. Lo constata sul posto l’ANSA. Le sirene stanno suonando in diverse zone di Israele.
Il presidente Donald Trump ha ordinato al suo staff per la sicurezza nazionale a Washington di riunirsi nella Situation Room: lo ha riferito alla Cnn un funzionario della Casa Bianca. La fonte non ha specificato se Trump abbia ordinato ai dirigenti del team di riunirsi immediatamente o di essere presenti al suo ritorno a Washington dal vertice del G7, dopo aver bruscamente interrotto la sua visita in Canada.
I partners europei sono pronti a prendere parte a seri negoziati sul nucleare iraniano se verrà raggiunta una tregua: lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron, a margine del G7.
Le passate azioni militari per avviare un cambio di regime sono state un errore strategico: lo ha detto Emmanuel Macron a margine del G7, riferendosi a quanto sta accadendo in Iran.
In una dichiarazione congiunta 21 Paesi arabi hanno condannato gli attacchi israeliani contro l’Iran e chiedono una de-escalation regionale, il disarmo nucleare e il rispetto del diritto internazionale. Lo riferisce – come riporta Anadolu – l’agenzia di stampa ufficiale egiziana Mena. L’iniziativa include Turchia, Giordania, Emirati Arabi Uniti, Pakistan, Bahrein, Brunei, Ciad, Gambia, Algeria, Comore, Gibuti, Arabia Saudita, Sudan, Somalia, Iraq, Oman, Qatar, Kuwait, Libia, Egitto e Mauritania. La dichiarazione congiunta – sottoscritta dai ministeri degli esteri – sottolinea la necessità di rispettare la sovranità nazionale, l’integrità territoriale e i principi di buon vicinato e chiede una risoluzione pacifica delle controversie. I ministri hanno inoltre espresso “profonda preoccupazione” per la pericolosa escalation, avvertendo che potrebbe avere gravi conseguenze per la sicurezza e la stabilità regionale.
Il presidente francese Emmanuel Macron ha chiesto a margine del G7 di mettere fine agli attacchi contro i civili in Iran e in Israele.
“Il presidente Trump ha trascorso una splendida giornata al G7, firmando anche un importante accordo commerciale con il Regno Unito e il primo Ministro Keir Starmer. Molto è stato fatto, ma a causa di quanto sta accadendo in Medio Oriente, il presidente Trump partirà stasera dopo una cena con i capi di Stato”: lo scrive la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt.