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“Ci sono così tante notizie false su conversazioni che non sono mai avvenute e non ho intenzione di entrare nel merito”. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha risposto così, in un’intervista a Fox News, alla domanda su una notizia di Reuters, secondo cui Donald Trump avrebbe posto il veto a un piano di Israele di uccidere il leader supremo iraniano, l’ayatollah Ali Khamenei.
Almeno 406 persone sono state uccise e 654 ferite dai bombardamenti israeliani in Iran. Lo sottolinea Human Right Activist, un’organizzazione per i diritti umani basata a Washington, secondo quanto riporta Sky News citando l’Ap. Il governo iraniano – ricorda il media inglese – non ha ancora pubblicato il numero complessivo delle vittime.
Donald Trump ha posto il veto al piano israeliano di uccidere la guida suprema dell’Iran Khamenei. Lo riporta Reuters sul suo sito citando due fonti dell’amministrazione americana.
Nel corso di un’intervista a Fox News Benjanim Netanyahu ha confermato che Israele ha “eliminato” il capo dell’intelligence delle Guardie Rivoluzionarie e il suo vice a Teheran. Lo riporta Ynet. In precedenza Iran International aveva rivelato che i due, Mohammad Kazemi e Hassan Mohaqeq, si trovavano “sotto le macerie” della sede della loro organizzazione nella capitale iraniana.
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha avuto oggi un colloquio telefonico con il presidente americano Donald Trump, sollecitando “un’azione urgente” per evitare che il conflitto senza precedenti tra Israele e Iran travolga la regione. “Il presidente Erdogan ha accolto con favore le recenti dichiarazioni del presidente americano Trump sulla risoluzione del conflitto tra Israele e Iran e ha sottolineato la necessità di un’azione urgente per evitare una catastrofe che potrebbe travolgere l’intera regione”, ha dichiarato la presidenza turca in un comunicato, dando conto del contatto tra i due leader.
L’Idf ha confermato che l’aeronautica militare israeliana avrebbe bombardato un aereo iraniano addetto al rifornimento all’aeroporto di Mashhad, nel nord-est dell’Iran, a circa 2.300 chilometri da Israele, segnando “l’attacco più distante dall’inizio dell’operazione”. Lo riporta il Times of Israel. “L’Aeronautica Militare sta lavorando per raggiungere la superiorità aerea in tutto l’Iran”, ha affermato l’esercito. La televisione di Stato iraniana ha riferito che “non sono stati causati danni agli edifici o alle piste”.
Mohammad Kazemi, capo dell’intelligence del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica, e il suo vice Hassan Mohaqeq sarebbero rimasti intrappolati sotto le macerie dopo l’attacco israeliano alla sede dell’organizzazione a Teheran. Lo riporta Iran International spiegando che “le loro condizioni sono attualmente sconosciute”.
Il ministero della Salute iraniano ha dichiarato che da venerdì almeno 128 persone sono state uccise e più di 900 sono rimaste ferite negli attacchi israeliani contro l’Iran.
Sono 14 gli scienziati nucleari iraniani vittime degli attacchi israeliani dall’inizio dell’offensiva di venerdì di notte. Alcuni di loro sono stati uccisi con autobombe. Lo hanno riferito alla Reuters due fonti del Golfo, secondo quanto rilancia il Guardian. L’agenzia iraniana Irna ha poi riferito che le forze dello Stato ebraico hanno fatto esplodere 5 autobombe a Teheran dopo che l’antiaerea ha respinto “con successo” i raid. Ed in risposta all’esplosione di cinque ordigni in ;;diverse zone della capitale, almeno 50 missili balistici sono stati lanciati verso Israele.
Lo spazio aereo israeliano rimarrà chiuso almeno fino a sabato 22 giugno. Lo riportano i media israeliani citando le compagnie aeree israeliane che hanno annunciato la cancellazione di tutti i voli almeno fino al 22.
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