Ai funerali di Francesco 400mila persone. Il feretro sulla papamobile a Santa Maria Maggiore, tra applausi, commozione e rose bianche

Cinque detenuti di Rebibbia a Santa Maria Maggiore per la sepoltura

Cinque detenuti del carcere romano di Rebibbia hanno ottenuto un permesso premio per esser presenti nella basilica di Santa Maria Maggiore e assistere alla sepoltura di Papa Francesco.

Anche Julian Assange ai funerali

Il fondatore di Wikileaks, Julian Assange, è presente al funerale del Papa. Alcune foto e video mostrano Assange, insieme alla moglie, la sua ex avvocata Stella Morris Gabriel, e ai due figli piccoli, lungo via della Conciliazione.

“Now Julian is free, we have all come to Rome to express our family’s gratitude for the Pope’s support during Julian’s persecution. Our children and I had the honor of meeting Pope Francis in June 2023 to discuss how to free Julian from Belmarsh prison. Francis wrote to Julian in… pic.twitter.com/1B4iNp31Is

— WikiLeaks (@wikileaks) April 26, 2025

Controlli serrati anche a Santa Maria Maggiore

Controlli serrati anche a Santa Maria Maggiore, dove dopo i funerali a San Pietro è atteso il feretro di Papa Francesco per la sepoltura. Ai varchi a metà di via Merulana le forze dell’ordine controllano con i metal detector borse e zaini di turisti e fedeli che vogliono accedere alla piazza.

Preghiere dei fedeli anche in mandarino e arabo

Dopo l’omelia, le preghiere dei fedeli, ai funerali del Papa, sono state recitate in francese, arabo, portoghese, polacco, tedesco e mandarino.  

Re ricorda “l’impegno del Papa per la pace”: applausi della folla

Applausi dalla folla, a Santa Maria Maggiore e a San Pietro, nel momento in cui il decano del collegio cardinalizio, il cardinale Giovanni Battista Re ha ricordato l’impegno del Papa Francesco per la pace, nell’omelia delle esequie. Le centinaia di migliaia di fedeli hanno sottolineato i passaggi più significativi del discorso, quando il cardinale ha ricordato i valori principali del pontificato di Bergoglio, dagli appelli contro la guerra al pensiero verso i migranti e i bisognosi.  

Cardinale Re: “Significativa celebrazione al confine tra Usa e Messico. No ai muri”

Significativa, nel corso del Pontificato di Papa Francesco è stata “la celebrazione di una Messa al confine tra il Messico e gli Stati Uniti, in occasione del suo viaggio in Messico“. Così il cardinale Giovanni Battista Re, Decano del Collegio Cardinalizio, nell’omelia della messa delle esequie di Papa Francesco in corso in Piazza San Pietro. “‘Costruire ponti e non muri’ è un’esortazione che egli ha più volte ripetuto e il servizio di fede come Successore dell’Apostolo Pietro è stato sempre congiunto al servizio dell’uomo in tutte le sue dimensioni“.

Cardinale Re: “Francesco ora prega per noi”

“In unione spirituale con tutta la Cristianità siamo qui numerosi a pregare per Papa Francesco perché Dio lo accolga nell’immensità del suo amore. Papa Francesco soleva concludere i suoi discorsi ed i suoi incontri personali dicendo: ‘Non dimenticatevi di pregare per me’. Ora, caro Papa Francesco, chiediamo a Te di pregare per noi e ti chiediamo che dal cielo Tu benedica la Chiesa, benedica Roma, benedica il mondo intero, come domenica scorsa hai fatto dal balcone di questa Basilica in un ultimo abbraccio con tutto il popolo di Dio, ma idealmente anche con l’umanità che cerca la verità con cuore sincero e tiene alta la fiaccola della speranza”. Così il cardinale decano Giovanni Battista Re, tra gli applausi dei fedeli, a conclusione della sua omelia nella messa esequiale per Papa Francesco.