Raid su un ospedale a Gaza: “Cinquecento vittime”. Netanyahu: “Sono stati barbari terroristi”. Assaltata l’ambasciata di Israele ad Amman

LA GIORNATA - Distrutto l’Al-Ahli Arabi Baptist Hospital, rifugio per sfollati a Gaza City (video). Governo ed esercito israeliani negano la paternità dell'azione, ma Egitto, Turchia e Giordania li condannano. Il leader di Hamas: "È un genocidio". E invita i palestinesi a insorgere

Aggiornato: 22:59

I fatti più importanti

  • 13:58

    Contatti di Mosca con Israele ed Egitto per l’apertura del valico di Rafah

    La Russia ha avviato consultazioni con Egitto e Israele per l’apertura del valico di Rafah, fra la Striscia di Gaza e l’Egitto, ha reso noto l’ambasciatore russo in Israele, Anatoly Viktorov. “Il valico non è aperto al momento. Non siamo stati fino a ora in grado di aprirlo per i nostri cittadini. Stiamo lavorando sulla questione sia con l’Egitto che con Israele”, ha dichiarato. 

  • 13:39

    Macron in Israele nei prossimi giorni

    Il presidente francese Emmanuel Macron si potrebbe recare in Israele nei prossimi giorni, secondo quanto riportano i media israeliani. L’ambasciata francese in Israele non ha confermato la visita del capo dell’Eliseo, affermando che Macron si recherà nel Paese “non appena ci sarà un’agenda utile e azioni concrete da promuovere”.
    Secondo il Times of Israel, obiettivo della visita del presidente francese in Israele è lavorare al rilascio degli ostaggi in mano a Hamas. Dall’Albania, infatti, Macron ha detto di voler “essere molto cauto per non mettere a repentaglio gli intensi colloqui che stiamo attualmente conducendo” a favore del rilascio degli ostaggi. “Si stanno facendo progressi e stiamo seguendo i colloqui ora per ora”, ha aggiunto Macron. 

  • 13:08

    Reuters chiede a Israele un’inchiesta sulla morte del suo reporter

    L’agenzia stampa Reuters ha chiesto a Israele di condurre un’indagine “rapida e trasparente” sulla morte nei giorni scorsi del suo giornalista video Issam Abdallah colpito dall’esplosione di un proiettile d’artiglieria sparato dall’esercito dello Stato ebraico contro Hezbollah vicino al villaggio di Alma al-Shaab, nel sud del Libano, che ha anche ferito altri sei reporter di diversi media come Afp e Al-jazeera. L’appello alle autorità israeliane è stato rivolto dalla direttrice dell’agenzia di stampa britannica, Alessandra Galloni, in un video pubblicato su X: “Per trasparente intendo un’indagine con prove e spiegazioni chiare”, ha sottolineato. Nei giorni scorsi sui media libanesi era stato sollevato il sospetto di un atto intenzionale da parte delle forze armate dello Stato ebraico.

  • 12:52

    Onu, “l’ordine di trasferimento dal nord di Gaza potrebbe essere un crimine internazionale”

    L’ordine di evacuare la popolazione del Nord della Striscia di Gaza dato da Israele potrebbe configurare un crimine internazionale di “trasferimento forzato illegale di civili”: lo ha detto oggi a Ginevra la portavoce dell’Ufficio dell’Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Ravina Shamdasani.
    “Sembra che non vi sia stato alcun tentativo da parte di Israele di garantire un rifugio adeguato e condizioni soddisfacenti di igiene, salute, sicurezza e nutrizione agli 1,1 milioni di civili a cui è stato ordinato di trasferirsi”, ha detto Shamdasani. “Siamo preoccupati che questo ordine, combinato con l’imposizione di un assedio completo su Gaza, non possa essere considerato un’evacuazione temporanea legittima ed equivarrebbe quindi a un trasferimento forzato di civili, in violazione del diritto internazionale”, ha sottolineato. La portavoce ha aggiunto che “le spaventose notizie secondo cui civili che tentavano di trasferirsi nel Sud di Gaza sono stati colpiti e uccisi da armi esplosive devono essere oggetto di indagini indipendenti e approfondite, così come tutte le accuse di gravi violazioni del diritto umanitario internazionale”.  

  • 12:37

    Israele, “potrebbe non esserci l’offensiva di terra”

    L’esercito israeliano si sta preparando per le prossime tappe nella guerra contro Hamas ma i piani potrebbero essere diversi dall’attesa invasione via terra della Striscia. Lo ha detto il portavoce militare Daniel Hecht. “Ci stiamo preparando – ha spiegato in un briefing con i giornalisti – ma non abbiamo detto quali piani saranno. Tutti parlano dell’offensiva di terra. Potrebbe essere qualcosa di diverso”.  

  • 12:17

    Idf: “Se Hezbollah fa errore, agiremo con potenza”

    “Al nostro confine nord siamo in massima allerta. Nella misura in cui gli Hezbollah compiranno un grave errore reagiremo con una potenza molto elevata”: lo ha affermato il portavoce militare israeliano Daniel Hagari dopo che nella notte è stata sventata una infiltrazione armata dal sud del Libano e prima dell’attacco odierno alla cittadina di Metulla, nell’alta Galilea. “Lo Stato del Libano deve chiedersi se è disposto a mettere in pericolo il Paese per i terroristi dell’Isis a Gaza. Deve proprio porsi questa domanda”.  

  • 12:16

    Due feriti a Metulla

    Un razzo anticarro è esploso nella cittadina di Metulla nella Alta Galilea, a ridosso del confine con il Libano. Secondo la televisione pubblica Kan, due persone sono rimaste ferite. Già ieri gran parte degli abitanti erano sfollati. Il sindaco di Metulla ha fatto appello a quanti sono rimasti di partire immediatamente. Secondo i media questo attacco è stato rivendicato dagli Hezbollah. 

  • 12:16

    Colpito l’insediamento israeliano di Metulla dal sud del Libano

    L’insediamento israeliano di Metulla è stato colpito da proiettili sparati dal Sud del Libano. Lo riferiscono testimoni oculari e fonti dell’intelligence militare libanese in contatto con l’ANSA nel sud del Libano, ma non autorizzate a parlare con i media. Una colonna di fumo, che sale da uno degli edifici di Metulla, è visibile dal lato libanese della Linea Blu di demarcazione tra i due Paesi. 

  • 12:14

    “Colpiti oltre 250 obiettivi di Hamas e jihad”

    Sono stati oltre 200 gli obiettivi di Hamas e della Jihad islamica a Gaza che l’esercito ha colpito nelle ultime 24 ore. Lo ha fatto sapere l’esercito stesso, secondo cui sono stati centrati quartieri generali, depositi di armi. Colpita anche una banca usata dalla fazione per finanziare le sue attività. L’esercito ha poi annunciato che è stato ucciso Osama Mazini, capo del Consiglio della Shura (direzione politico religiosa del movimento) di Hamas, responsabile dei prigionieri dell’organizzazione e che ha diretto attività terroristiche contro i civili israeliani.

  • 12:12

    Respinta la mozione Onu sulla Russia

    Il Consiglio di sicurezza dell’Organizzazione delle Nazioni unite (Onu) ha respinto una risoluzione russa sulla spirale di violenza in Medio Oriente, con i delegati internazionali che si sono rifiutati di sostenere una mozione che non condanna Hamas per il suo attacco a sorpresa contro Israele.
    Solo quattro paesi hanno votato con la Russia sul testo proposto. Altri quattro, compresi gli Stati Uniti, hanno votato contro. Sei si sono astenuti. Un secondo testo proposto dal Brasile con un linguaggio inequivocabile di condanna del gruppo islamico sembra avere un sostegno più ampio e dovrebbe arrivare al voto martedì sera.
    L’ambasciatore russo all’Onu, Vassily Nebenzia, ha affermato che nonostante il fallimento la risoluzione di Mosca ha spinto il Consiglio ad agire. “Ciò ha contribuito ad avviare una discussione sostanziale su questo argomento nel Consiglio di sicurezza. Senza il nostro incoraggiamento, probabilmente tutto si sarebbe limitato a discussioni vuote”, ha affermato. Il Regno Unito, che si è unito agli Usa nel respingere la proposta russa, ha criticato la mancanza di consultazione da parte di Mosca e ha accusato la Russia di non aver fatto un serio tentativo di trovare un consenso. “Non possiamo sostenere una risoluzione che non condanna gli attacchi terroristici di Hamas”, ha detto l’inviata Barbara Woodward. Quello israeliano Gilad Erdan ha affermato che il Consiglio di sicurezza Onu, che non adotta una risoluzione sulla situazione in Israele e nei territori palestinesi dal 2016, si trova in “uno dei suoi bivi più cruciali” sin dalla sua fondazione all’indomani della Seconda guerra mondiale.