Raid su un ospedale a Gaza: “Cinquecento vittime”. Netanyahu: “Sono stati barbari terroristi”. Assaltata l’ambasciata di Israele ad Amman

LA GIORNATA - Distrutto l’Al-Ahli Arabi Baptist Hospital, rifugio per sfollati a Gaza City (video). Governo ed esercito israeliani negano la paternità dell'azione, ma Egitto, Turchia e Giordania li condannano. Il leader di Hamas: "È un genocidio". E invita i palestinesi a insorgere

Aggiornato: 22:59

I fatti più importanti

  • 12:07

    Almeno 71 morti a sud di Gaza: tra le vittime molti bimbi e donne

    Il numero delle vittime degli ultimi raid aerei israeliani nel sud di Gaza è salito ad almeno 71 morti, secondo fonti palestinesi citate da Al Jazeera. Almeno 28 delle persone uccise provenivano dal campo di Al Shawt a Rafah, rendo noto l’emittente in lingua araba. Tra le vittime ci sarebbero molte donne e bambini.  

  • 12:02

    Colpite Rafah e Khan Younis: sono nel sud della Striscia, dove Israele ha chiesto di andare agli evacuati del nord

    Una nuova raffica di bombardamenti sono stati lanciati da Israele sulla Striscia di Gaza e hanno colpito le città di Gaza City, Jabaliya, Rafah e Khan Younis. Le ultime due si trovano nel sud della Striscia, dove Israele ha invitato a dirigersi i civili evacuati dal nord. Secondo le forze di difesa israeliane (Idf), nei raid sono stati presi di mira il quartier generale di Hamas, i siti militari dove si erano riuniti i membri e gli appartamenti nascosti. Lo riporta The Times of Israel.  

  • 12:00

    Israele: “Ucciso a Gaza il capo della Shura di Gaza”

    Le forze di difesa israeliane Idf e lo Shin Bet hanno rilasciato una dichiarazione congiunta per annunciare che Asma al-Mazini, capo del Consiglio della Shura di Hamas, è stato ucciso durante le operazioni israeliane nella Striscia di Gaza. Lo riporta Haaretz. Secondo la dichiarazione, al-Mazini era il “ministro” responsabile dei prigionieri di Hamas nelle carceri israeliane e ha diretto attacchi terroristici contro Israele. Al-Mazini era responsabile dei negoziati sullo scambio del soldato israeliano catturato Gilad Shalit.