Il mondo FQ

Migranti, diretta – Catania: a terra i 211 della Geo Barents, sbarcano anche i 35 sulla Humanity. Solo la Ocean Viking va in Francia

Migranti, diretta – Catania: a terra i 211 della Geo Barents, sbarcano anche i 35 sulla Humanity. Solo la Ocean Viking va in Francia
Icona dei commenti Commenti
In Evidenza

IL PUNTO – Scendono tutti dalla Geo Barents e dalla Humanity. Ocean Viking verso la Francia

C’è chi tocca il suolo italiano e chi invece è ancora in mare, diretto però verso la Francia. Si definiscono i destini dei migranti salvati dalle Ong e la premier Giorgia Meloni rivendica la linea tenuta in questi giorni dall’esecutivo: “In tema di sicurezza e contrasto all’immigrazione illegale, gli italiani si sono espressi alle urne, scegliendo il nostro programma e la nostra visione. I cittadini ci hanno chiesto di difendere i confini italiani e questo governo non tradirà la parola data”.
La Ocean Viking – ‘respinta’ dall’Italia – è in navigazione verso Marsiglia; la Rise Above ha invece sbarcato a Reggio Calabria tutti i suoi 89 naufraghi ed è subito ripartita. Anche per le altre due navi nel porto di Catania c’è finalmente la soluzione: la Geo Barents ha avuto l’ok a far scendere anche le persone che non erano state considerate vulnerabili dopo la prima ispezione dei medici dell’Usmaf. Un iter analogo che si è concluso poche ore dopo anche per i 35 migranti ancora a bordo della Humanity One, scesi a terra poco dopo le ore 22. E mentre la Commissione europea ricorda all’Italia che ha il dovere di garantire ai migranti l’accesso alle procedure per l’asilo, il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, respinge gli attacchi: “Non accettiamo lezioni da nessuno dal punto di vista del rispetto dei diritti umani“.
La Ocean Viking – bandiera norvegese, della ong francese Sos Mediterranee – è diretta a Marsiglia. La decisione di Parigi di accoglierla arriva dopo un colloquio ieri sera tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ed il capo dello Stato francese, Emmanuel Macron. La Francia ha dunque accettato di farsi carico dei 234 migranti soccorsi. Il lungo viaggio verso Marsiglia terrà ancora in mare i naufraghi, già stremati da 20 giorni di navigazione.
Differente il caso della tedesca Rise Above, nave piccola, con bassa capienza e inadatta a stare lunghi giorni in mare con tante persone vulnerabili. A Reggio Calabria non c’è stata la selezione tra i vulnerabili da far scendere e gli altri da tenere a bordo. Sono sbarcati tutti e 89.
Il braccio di ferro è proseguito per tutta la giornata, invece, a Catania, con la Geo Barents e la Humanity One. La svolta quando ispettori del ministero della Salute sono nuovamente saliti a bordo della prima per rivalutare la situazione, dopo che Medici senza frontiere aveva segnalato le difficili condizioni dei 212 migranti rimasti sulla nave. Al termine si è deciso che il loro stato di salute era incompatibile con la permanenza a bordo e sono stati fatti scendere tutti. Notizia accolta con grande gioia e pianti d’esultanza per la fine di una lunga attesa.

Momenti chiave

    • 15:13

      Uno dei siriani che si è gettato in mare portato via in ambulanza

      Uno dei due siriani che si sono gettati ieri dalla nave Geo Barents di Medici Senza Frontiere al porto di Catania, è stato appena portato via in ambulanza. Ha 39 di febbre. Lo rende noto la Ong.

    • 15:12

      Tunisia, affonda barca con migranti: un morto e 5 dispersi

      Un’imbarcazione con a bordo 16 o 17 persone è affondata nella notte tra il 7 e l’8 novembre al largo di Capo Angela, nel governatorato di Biserta (Tunisia). La Guardia costiera tunisina giunta sul luogo con due motovedette ha soccorso 10 persone, recuperato un corpo ed è alla ricerca di almeno 5 dispersi. Lo ha reso noto il portavoce della Guardia nazionale di Tunisi sulla propria pagina facebook precisando che 6 persone sono state salvate nei pressi del luogo dell’affondamento della barca, mentre altri 4 sono riuscite a raggiungere la riva a nuoto.

    • 13:54

      Catania, manifestanti hanno divelto parte della recinzione

      I manifestanti, una cinquantina, che stanno presidiando il molo dieci di Catania per solidarizzare con i migranti della Geo Barents, hanno divelto parte della recinzione. Non ci sono comunque tensioni, la polizia sorveglia per precauzione. 

    • 13:36

      Sit-in a Catania a sostegno ai migranti

      Un sit-in di solidarietà e sostegno ai migranti delle navi Humanitas1 e Geo Barents si terrà domani alle 17 al porto di Catania. A promuoverlo, a seguito di un’assemblea tenutasi ieri al porto, uno schieramento ampio composto dalla Rete antirazzista, dalla Rete Restiamo umani, dalla Rete degli studenti medi, da Colapesce, Anpi, Arci, da associazioni regionali ambientaliste, della società civile, dell’antimafia e dalla Cgil siciliana. I promotori chiedono lo sbarco immediato di tutti i migranti senza le selezioni volute dal governo, giudicate “arbitrarie, fuorilegge, contro ogni umanità. È assurdo – affermano i promotori – pensare di discriminare chi resta e chi viene respinto. Diciamo no alla chiusura dei nostri porti e sì a tutte le iniziative umanitarie di accoglienza e sostegno, di rispetto della dignità di chi ha dovuto abbandonare il proprio paese, le uniche che ci possono connotare come un Paese civile e un popolo che vuole restare umano”. Alla manifestazione parteciperà, tra gli altri, la segretaria confederale della Cgil nazionale Tania Scacchetti. 

    • 13:20

      Un migrante: “Ho lasciato la Siria per salvare la mia famiglia”

      “Dopo giorni e giorni a bordo della nave stavo per impazzire. Sentivo il mio corpo e i miei sogni sbriciolarsi. Ringrazio tutti per l’accoglienza, ma non voglio più trovarmi in questa situazione, di nuovo. Ho lasciato la Siria per salvare la mia famiglia. Ho quattro figlie che ho lasciato lì nella speranza che anche loro possano raggiungermi presto in Europa”. Così Youssouf, uno dei naufraghi che si trovava a bordo della nave Geo Barents che ieri, dalla disperazione, si è gettato in mare. Lui è tra quelli ai quali non è stato dato il permesso per lo sbarco perché non ritenuto soggetto fragile. Non vuole risalire a bordo della nave della Ong Medici Senza Frontiere ancora ormeggiata al porto di Catania.

    • 13:02

      Ue: “Domanda di asilo in acque territoriali”

      “I cittadini di paesi terzi presenti sul territorio dei nostri Stati membri, anche nelle acque territoriali, possono presentare domanda di asilo e, in tal caso, gli Stati membri sono tenuti a dare un effettivo accesso alle procedure di asilo. Abbiamo un quadro giuridico chiaro in atto”. Lo ha affermato la portavoce della Commissione europea, Anitta Hipper, rispondendo a una domanda sulle navi di migranti nelle acque italiane nel briefing quotidiano con la stampa. 

    • 13:00

      I minori sulla Humanity ora in “strutture idonee”

      Sono 99 i minorenni non accompagnati scesi dalla nave Humanity 1 e sono stati affidati a strutture idonee: sono 94 ragazzi che sono adesso a Ragusa, e quattro ragazze, tre a Piazza Armerina (Enna) e una a Giarre (Catania). Nella ‘distribuzione’ si è tenuto conto oltre che della familiarità tra i minorenni, anche dei rapporti di amicizia. Non risultano invece minorenni non accompagnati scesi dalla Geo Barents. È quanto emerge dai report della Questura di Catania alla procuratrice per i minorenni di Catania, Carla Santocono. L’ufficio si avvale della collaborazione di Save the children e di mediatori culturali nell’ascolto dei minorenni. Secondo quanto si è appreso si sta svuotando anche il Palaspedini, l’impianto sportivo del Comune di Catania dove sono stati ospitati i fragili scesi dalle due navi ong. Il trasferimento avviene dando la priorità a famiglie con bambini, poi alle donne e, infine, agli uomini.

    • 12:58

      Autorizzato sbarco equipaggio Rise Above

      Nella prima fase dello sbarco di Reggio Calabria, l’equipaggio della Rise Above non è stato fatto scendere dalla nave in attesa che lo stesso fosse identificato dalle forze dell’ordine. Fonti delle forze dell’ordine, infatti, fanno sapere che occorreva verificare se, tra i marittimi a bordo dell’imbarcazione gestita dalla ong “Mission Lifelive”, ci fossero persone non comunitarie per le quali ci potevano essere delle restrizioni. Eseguito l’accertamento e verificato che tutti i componenti sono comunitari, gli stessi hanno avuto la possibilità di scendere sulla banchina. 

    • 12:18

      Msf: “Nessuna comunicazione di lasciare il porto”

      “I medici che stanno facendo ispezione a bordo diranno quante persone devono scendere in base al loro criterio, noi continuiamo a spingere affinché scendano tutti Questa seconda visita non è un favore, è un dovere. E’un obbligo assistere queste persone. Abbiamo cura del loro benessere”. Lo dice il capo missione di Msf Juan Matias Gil. “Alla Geo Barents non è arrivata alcuna comunicazione dalle autorità italiane di lasciare il porto”.

    • 12:17

      Attivisti manifestano nel porto di Catania: “Tutti liberi”

      Sono tornati a manifestare gli attivisti nel porto di Catania per solidarizzare con i migranti a bordo della Geo Barents, attraccata in banchina. Per motivi di sicurezza però il presidio rispetto ai giorni scorsi si tiene all’esterno dell’area di accoglienza nel molo dieci, perché ci sono turisti e pullman. Gli attivisti urlano “tutti liberi, tutte libere” e “assassini in giacca e cravatta”. I cronisti invece sono all’interno dell’area, a ridosso del cancello di accesso alla banchina.