IL PUNTO – Scendono tutti dalla Geo Barents e dalla Humanity. Ocean Viking verso la Francia
C’è chi tocca il suolo italiano e chi invece è ancora in mare, diretto però verso la Francia. Si definiscono i destini dei migranti salvati dalle Ong e la premier Giorgia Meloni rivendica la linea tenuta in questi giorni dall’esecutivo: “In tema di sicurezza e contrasto all’immigrazione illegale, gli italiani si sono espressi alle urne, scegliendo il nostro programma e la nostra visione. I cittadini ci hanno chiesto di difendere i confini italiani e questo governo non tradirà la parola data”.
La Ocean Viking – ‘respinta’ dall’Italia – è in navigazione verso Marsiglia; la Rise Above ha invece sbarcato a Reggio Calabria tutti i suoi 89 naufraghi ed è subito ripartita. Anche per le altre due navi nel porto di Catania c’è finalmente la soluzione: la Geo Barents ha avuto l’ok a far scendere anche le persone che non erano state considerate vulnerabili dopo la prima ispezione dei medici dell’Usmaf. Un iter analogo che si è concluso poche ore dopo anche per i 35 migranti ancora a bordo della Humanity One, scesi a terra poco dopo le ore 22. E mentre la Commissione europea ricorda all’Italia che ha il dovere di garantire ai migranti l’accesso alle procedure per l’asilo, il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, respinge gli attacchi: “Non accettiamo lezioni da nessuno dal punto di vista del rispetto dei diritti umani“.
La Ocean Viking – bandiera norvegese, della ong francese Sos Mediterranee – è diretta a Marsiglia. La decisione di Parigi di accoglierla arriva dopo un colloquio ieri sera tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ed il capo dello Stato francese, Emmanuel Macron. La Francia ha dunque accettato di farsi carico dei 234 migranti soccorsi. Il lungo viaggio verso Marsiglia terrà ancora in mare i naufraghi, già stremati da 20 giorni di navigazione.
Differente il caso della tedesca Rise Above, nave piccola, con bassa capienza e inadatta a stare lunghi giorni in mare con tante persone vulnerabili. A Reggio Calabria non c’è stata la selezione tra i vulnerabili da far scendere e gli altri da tenere a bordo. Sono sbarcati tutti e 89.
Il braccio di ferro è proseguito per tutta la giornata, invece, a Catania, con la Geo Barents e la Humanity One. La svolta quando ispettori del ministero della Salute sono nuovamente saliti a bordo della prima per rivalutare la situazione, dopo che Medici senza frontiere aveva segnalato le difficili condizioni dei 212 migranti rimasti sulla nave. Al termine si è deciso che il loro stato di salute era incompatibile con la permanenza a bordo e sono stati fatti scendere tutti. Notizia accolta con grande gioia e pianti d’esultanza per la fine di una lunga attesa.
