Governo, le consultazioni al Colle – Conte e Calenda: “Non può esserci un esponente di Fi alla Farnesina”. Domani B. nella delegazione con Meloni – diretta

La Russa e Fontana i primi a salire al Quirinale, nel pomeriggio Si-Verdi, Azione-Iv, M5s e Pd (calendario). Il centrodestra unito domani, ma le nuove frasi di B. su Zelensky (audio) creano un altro caso (leggi). Il coordinatore di Fi: "Una vendetta di qualche non eletto"

Aggiornato: 10:17

I fatti più importanti

  • 11:04

    Lorenzo Fontana arrivato al Quirinale

    Il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, è al Quirinale per incontrare il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nell’ambito delle consultazioni per la formazione del nuovo Governo.

  • 11:04

    Renzi: “Noi cancellati dagli uffici di presidenza per fuoco amico”

    “Non era mai accaduto nelle precedenti legislature che una forza politica fosse totalmente cancellata dagli uffici di presidenza. Mai successo!”. Così in un post su Facebook il leader di Italia Viva, Matteo Renzi. “Eliminando noi dal voto in Aula i posti per le opposizioni paradossalmente sono scesi, passando da 14 a 12: Fratelli d’Italia ha avuto due segretari d’aula in più perché noi e il gruppo delle autonomie siamo stati costretti dall’arroganza Pd-Grillina a stare fuori dall’Aula. Come in campagna elettorale il Pd è stato dunque il miglior alleato della Meloni. Si chiama fuoco amico. – sottolinea Renzi – E poi c’è ancora qualcuno che si domanda dove abitano i franchi tiratori?”, conclude.

  • 11:02

    Rauti (FdI): “Parole di Berlusconi inopportune e gravi”

    “Ogni audio rubato, chiunque sia il soggetto defraudato, io lo trovo uno sfregio rispetto alla dialettica politica. Detto questo, quelle affermazioni evidentemente sono inopportune e sono anche cariche di una certa gravità. Però dobbiamo anche ricordare che lo stesso Berlusconi ieri sera ha fatto una nota per puntualizzare, oggi i giornali la riportano”. Queste le parole della senatrice Isabella Rauti, parlamentare di Fratelli d’Italia, ad Agorà su RaiTre.

  • 10:40

    VIDEO – La Russa al Quirinale

  • 10:39

    Lupi: “Tajani agli Esteri? Nessun rischio legato agli audio di Berlusconi”

    “Tajani ha un profilo alto, ha ricoperto cariche prestigiose, la sua storia è senza equivoci. A me non piace commentare audio rubati. Se Tajani sarà indicato come ministro degli Esteri, indipendentemente dalle manine che fanno girare audio, non c’è nessuno che può metterlo in discussione”. Così Maurizio Lupi, ospite in Non Stop News, su Rtl 102.5 sulle parole del leader di Forza Italia su Putin. “Il passo indietro te lo fanno fare gli elettori. La proposta politica del centrodestra andrà avanti con ancor più successo. Credo nella vita si debba capire la grandezza degli altri, Berlusconi lo farà. Il Cavaliere ha detto che non rinnega la sua amicizia su Putin, ci mancherebbe altro, le amicizie non vanno rinnegate. Mentre i droni kamikaze distruggono le vite, però, parlare di Vodka e di regali è sbagliato, come si fa? Ok a non rinnegare l’amicizia, ma su queste cose non possono esserci equivoci, ce l’ha insegnato Berlusconi e la sua storia”, continua. “Oggi iniziano le consultazioni, si passa dalle parole ai fatti. Fra mille discussioni, gli italiani dopo dieci anni hanno deciso che ci deve essere una maggioranza politica di centrodestra che deve governare e una che deve stare all’opposizione. Giorgia Meloni ha dimostrato un senso delle istituzioni e chiarezza di linea. Io ministro? Farà la Meloni la sintesi con il Presidente della Repubblica. Noi vogliamo dare il nostro contributo. Credo che l’incarico a Giorgia Meloni arriverà domani sera”, conclude.

  • 10:27

    La Russa lascia il Quirinale: “Colloquio cordiale ed emozionante”

    “Un colloquio cordiale ed emozionante”. Lo ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa, lasciando il Quirinale al termine dell’incontro con il capo dello Stato che ha aperto le consultazioni per la formazione del nuovo governo.

  • 08:25

    Lupi: “Alcuni problemi con Forza Italia, ma il governo si farà”

    Le parole di Silvio Berlusconi sulla Russia e Putin non minano la nascita del governo secondo il leader di Noi con l’Italia Maurizio Lupi. “Il governo di centrodestra che nascerà – dichiara in un’intervista al Corriere della Sera – sarà europeista e atlantista senza se e senza ma”. L’ex azzurro afferma che “la storia di Forza Italia è da sempre coerente con questa scelta e le parole di Berlusconi, così come le abbiamo ascoltate, non le condivido e non la modificano”. Lupi si domanda “chi vuole indebolire la nascita di questo governo facendo uscire audio rubati o estrapolati dal contesto”. Alle consultazioni “andremo tutti insieme”, sottolinea l’esponente di centrodestra, “e martedì o mercoledì il governo avrà la fiducia delle camere”. Eppure Forza Italia ha fatto mancare i suoi voti per l’elezione del presidente del Senato. “Non nascondo che ci possano essere fibrillazioni o problemi da parte di Forza Italia – ammette – Ma i voti non si misurano con l’elezione del presidente del Senato, ma quando ci sarà la fiducia”, che per Lupi ci sarà. “Sarebbe semplicemente irresponsabile far venire meno la fiducia che gli elettori hanno dato al centrodestra – dice – la prima volta dopo dieci anni hanno scelto una maggioranza politica”. Secondo l’ex ministro, Antonio Tajani potrebbe andare agli Esteri nonostante il fuori onda del suo leader. “Mi sembra che la sua storia non possa essere messa in discussione”, rileva Lupi.

  • 07:59

    Berlusconi: “Nessuna interpretazione assolutoria all’invasione russa dell’Ucraina”

    “Non rinnego affatto i miei passati rapporti di amicizia con Vladimir Putin, ma oggi le circostanze sono cambiate”, afferma il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi in un’intervista al Corriere dopo la pubblicazione del suo nuovo audio sulla guerra in Ucraina. “Il tutto è fuori contesto – si difende l’ex premier – è stato diffuso senza conoscere il senso globale delle mie parole, con il solo scopo di diffondere calunnie e disinformazione”. “Le affermazioni che mi sono state carpite”, sostiene, “si riferivano a notizie che mi sono state date da fonti autorevoli”, si trattava di “un ragionamento più ampio” che “si concludeva con la condanna dell’invasione russa e con l’auspicio di una soluzione negoziata, che ponga fine a questo massacro e che tuteli i diritti del popolo ucraino”.
    Il presidente degli azzurri afferma poi di non avere dato “nessuna interpretazione assolutoria all’invasione dell’Ucraina da parte della Federazione Russa”. La sua posizione, dice, “coincide assolutamente con quella del governo italiano, dell’Unione europea, dell’Alleanza atlantica, dei nostri alleati americani, ed è di netta condanna dell’attacco militare contro uno Stato libero e sovrano”. E dunque ritiene “paradossale e anche ridicolo” mettere in discussione il suo atlantismo.
    Berlusconi definisce “pessime abitudini” quelle di “carpire e registrare di nascosto brani di conversazioni private”. Ma “non si illudano – avverte – non mi sono fatto intimidire da ben altre aggressioni”. Con la premier in pectore Giorgia Meloni “non parlerei di dissidi – ricostruisce – ma di normali discussioni fra forze politiche alleate, leali, ma diverse fra loro”. Alle consultazioni al Quirinale “proporremo il nome di Giorgia Meloni, in coerenza con il risultato elettorale”, afferma. 

  • 07:55

    Via alle consultazioni, maggioranza già a pezzi

    Iniziano oggi le consultazioni di Sergio Mattarella in vista della formazione del nuovo governo: dalle 10 i primi colloqui con i presidenti di Senato e Camera, che termineranno nel pomeriggio con le delegazioni delle opposizioni. Domani il centrodestra che, da calendario, si presenterà unito. Ma il secondo audio diffuso da La Presse riguardo alle considerazioni di Silvio Berlusconi sull’invasione dell’Ucraina e i suoi giudizi sulle leadership di Ue e Usa hanno provocato un netto strappo con Giorgia Meloni, presidente del Consiglio in pectore. I 4 minuti di opinioni in libertà del leader di Forza Italia hanno portato la presidente di Fratelli d’Italia a diffondere una nota durissima: “Atlantismo o fuori dal governo, a costo che non parta”, il cuore del suo pensiero spingendosi fino a minacciare di non dare il là all’avventura. La presa di posizione è stata così forte da portare Berlusconi a rispondere: una marcia indietro, ma non un mea culpa. Nel rivendicare i suoi “riferimenti” valoriali, da “28 anni” improntati all’europeismo e all’atlantismo, l’ex premier ha messo in chiaro: “Nessuno, sottolineo nessuno, può permettersi di metterli in discussione”. Insomma, il trio che andrà da Mattarella a prendersi il via libera per formare il nuovo esecutivo ci arriva claudicante e con i nervi tesi. E Forza Italia appare sempre più dilaniata: la fuga degli audio – che hanno innescato la crisi di governo prima della nascita – ha spinto Berlusconi ha parlare addirittura di “dossieraggio”. Un’accusa che, visto dove è maturato il tradimento, è di fatto rivolta ai suoi.