Guerra Russia-Ucraina, la diretta – Il consigliere di Zelensky: “Pronti a negoziati speciali a Mariupol”. La Russia testa nuovo super-missile

La città portuale allo stremo, i filorussi: "Parata per la vittoria il 9 maggio". Kiev: "Ricevuta bozza negoziati da Mosca, la studiamo". E parla di "grande delusione" per il no tedesco all'invio di mezzi pesanti. Gli Usa sui test di Mosca: "Solo routine, ci hanno avvisato"

Aggiornato: 17:08

I fatti più importanti

  • 07:45

    Media Usa: “Amministrazione Biden prepara aiuti militari per 800 milioni di dollari”

    Gli Stati Uniti starebbero preparando un altro pacchetto di aiuti militari per l’Ucraina da 800 milioni di dollari. Lo riportano diversi media statunitensi tra cui la Cnn e il New York Times, che citano funzionari dell’amministrazione e fonti informate. Secondo la Cnn, al momento non ci sarebbero altri dettagli sulle modalità e sui tempi che potrebbero anche essere stretti: un funzionario ha parlato di un’approvazione in 36 ore, ma non si esclude che ci possano volere più giorni.

  • 22:08

    IL PUNTO della giornata – Martedì

    Inizia la cosiddetta fase 2 della guerra. L’esercito russo, secondo la Bbc, attacca lungo un fronte di 480 chilometri in Ucraina orientale: da Kharkiv fino a Kherson e a Mykolaiv, passando per i territori separatisti di Lugansk e Donetsk. Intanto è sotto tiro l’acciaieria di Azovstal a Mariupol, dove si rifugiano almeno 1000 civili, per lo più donne con bambini e anziani. Lo fa sapere il Consiglio comunale della città. La vicepremier ucraina Iryna Vereshchuk comunica che intorno alle 14 è stato aperto un corridoio umanitario per concedere ai militari di uscire dalla struttura. Il vicesindaco della stessa città parla di oltre 40mila cittadini deportati. Sul fronte della politica internazionale, la Cina spiega dice che continuerà ad aumentare il “coordinamento strategico” con la Russia. Dall’altra parte del mondo, la Casa Bianca annuncia l’inizio di una videocall: collegati il presidente Usa Joe Biden, il presidente del Consiglio Mario Draghi, il premier canadese Justin Trudeau, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il premier giapponese Fumio Kishida, il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, il presidente polacco Andrzej Duda, il presidente della Romania, Klaus Iohannis e il premier britannico Boris Johnson. Il presidente Usa fa sapere che fornirà altre armi a Kiev: l’obiettivo comune, condiviso da tutti gli alleati, è però perseguite il cessate il fuoco. Non solo: resta una priorità colpire la Russia con nuove e più pesanti sanzioni. Lo stesso pensa Ursula von der Leyen: “Irrigidiremo ulteriormente le nostre sanzioni contro la Russia e aumenteremo la nostra assistenza finanziaria e nella sicurezza” per Kiev. “Grazie al presidente degli Usa per aver convocato questa importante call”. In serata i leader della Banca Mondiale e di Fmi annunciano che domani (giovedì) avranno un incontro a Kiev con il primo ministro ucraino e il ministro delle finanze.