Il mondo FQ

Blockchain, gli affari di Casaleggio e i soldi stanziati da Di Maio

Studio pagato da Poste e Consulcesi. Il settore fa gola a molti, anche a Davide. Il governo eroga fondi con Cdp e 45 milioni di euro con la legge di Bilancio
Blockchain, gli affari di Casaleggio e i soldi stanziati da Di Maio
Icona dei commenti Commenti

Adesso va di moda la blockchain, parola esotica che alimenta progetti e analisi delle imprese e dei cultori dell’intelligenza artificiale: si tratta di un registro digitale per le informazioni, dotato di una struttura condivisa e immutabile. Blockchain è anche il concetto che salda le strategie del governo gialloverde e gli interessi di Davide Casaleggio – il figlio di Gianroberto, il fondatore del Movimento – oltreché di un nutrito gruppo di società che vede in Casaleggio una porta verso una nuova frontiera del business. Davide è presidente dell’azienda Casaleggio Associati e capo dell’associazione Rousseau, la piattaforma che controlla il denaro e le politiche dei Cinque Stelle.

Nel centro svizzero di Milano, stamattina la Casaleggio Associati riunisce dirigenti di aziende pubbliche e private proprio per parlare di blockchain e illustrare il suo ultimo rapporto, finanziato da Poste Italiane e da Consulcesi Tech. Il ministro pentastellato Luigi Di Maio (Sviluppo economico) è molto attivo sul tema e da mesi, in varie forme, il governo sostiene il settore della blockchain. Con lungimiranza, Davide l’ha previsto – lo scorso 30 aprile – in una postilla del bilancio: i conti tornano in positivo perché la Casaleggio Associati ha rilanciato le attività di consulenza “in aree in forte espansione” come l’intelligenza artificiale e la blockchain.

Il 27 settembre, Di Maio va a Bruxelles e annuncia: “L’Italia è appena entrata ufficialmente nell’era della blockchain! Ho appena firmato l’adesione per la Blockchain Partnership Initiative”.

Il ministro rammenta che la Commissione europea ha elargito oltre 80 milioni di euro per la blockchain e ne può stanziare altri 300 entro un paio di anni. Il 28 settembre, il ministero per lo Sviluppo economico (Mise) diffonde un bando d’urgenza per formare un gruppo di studio per la “Strategia Nazionale Blockchain”. Il Mise seleziona 30 esperti – in carica almeno un semestre a titolo gratuito – per supportare Di Maio: imprenditori, sindacati, docenti. In attesa dell’esito del “concorso”, il governo ha iniziato a stanziare soldi.

Il 15 ottobre, nel decreto Semplificazione, il Consiglio dei ministri inserisce una norma per creare un fondo – a carico di Cassa Depositi e Prestiti – per le nuove imprese che utilizzano la tecnologia della “catena di blocchi”. Il 25 ottobre, il Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe) – su proposta del ministro Di Maio – sospende le sperimentazioni sulla connessione 5G per i telefonini e dirotta 95 milioni di euro per la diffusione dei servizi wi-fi e per la ricerca e lo sviluppo di tecnologie emergenti come l’intelligenza artificiale e la blockchain. Nella legge di Bilancio, prima di menzionare la delibera del Cipe, il ministero per lo Sviluppo economico sottolinea la “crescente importanza” di argomenti che riguardano l’intelligenza artificiale e la blockchain e perciò mette a disposizione 15 milioni di euro all’anno per tre anni.

In poche settimane, con decine di milioni di euro, il governo ha creato una solida base di finanziamento pubblico a un mercato che ingolosisce esegeti del digitale e semplici avventori. Massimo Tortorella, presidente di Consulcesi Tech, si definisce un pioniere della blockchain: “Come diceva Gianroberto Casaleggio, prima ancora che esistesse la parola blockchain, ognuno vale uno ma l’umanità interconnessa ha un valore che arriva all’infinito”, spiega Tortorella al Fatto. Vent’anni fa Consulcesi ha cominciato a offrire assistenza legale ai medici, la versione Tech opera nel campo dell’innovazione tecnologica. Tortorella ci ha pure scritto un libro (Cripto-svelate) con la prefazione di Edward Luttwak e un contributo di Casaleggio e presto – anticipa al Fatto – terrà un master all’università di Vincenzo Scotti, la Link Campus, fucina della classe dirigente a Cinque Stelle. Al momento, s’impegna nella formazione e ha costruito “il primo fondo regolato al mondo per investire nel settore delle criptovalute”.

Dunque Consulcesi Tech ha speso di buon grado 30mila euro per diventare sponsor del rapporto sulla blockchain di Casaleggio Associati. Anche Poste Italiane ha sovvenzionato il lavoro di Davide e colleghi con 30mila euro. Fonti del gruppo specificano che “da oltre tre anni finanziamo questi studi”. Al dibattito per Poste parteciperà Mirko Mischiatti, responsabile dei Sistemi informativi, che discuterà di argomenti come l’uso della blockchain per la consegna dei pacchi.

Chissà se Poste ha bisogno davvero della Casaleggio Associati per imparare qualcosa di nuovo sulla blockchain, visto che l’ad Matteo Del Fante ha stretto rapporti addirittura con il Mit di Boston per monitorare le ultime innovazioni tecnologiche nel settore digitale. Di sicuro da anni coltiva un buon rapporto con la società milanese. E anche con i Cinque Stelle, visto che Poste può cedere tecnologie preziose per l’erogazione del reddito di cittadinanza.

Davide Casaleggio, da parte sua, non commenta. Vuole che a parlare sia l’evento di oggi. Fonti vicine all’azienda, però, chiariscono la sua posizione: la Casaleggio Associati non produce tecnologia blockchain, difficilmente sarebbe in grado di adempiere ai criteri che il ministero fisserà per erogare i fondi a chi innova nel campo dei registri digitali e ancor più difficilmente Casaleggio e soci chiederebbero direttamente fondi al ministero di Di Maio. Il business di Casaleggio, però, è la consulenza strategica a imprese che vogliono posizionarsi in Rete e la blockchain può essere una delle tecnologie che la Casaleggio consiglia ai clienti di usare, se coerente con le loro esigenze. Davide Casaleggio ribadisce in ogni occasione che tiene bene separati i suoi volti di imprenditore e di capo di Rousseau e dunque dei Cinque Stelle. Ma ora che l’attività del governo ha un peso diretto nel settore in cui opera, anche fosse animato dalle migliori intenzioni, Casaleggio non potrà evitare che tante imprese vedano la sua azienda come una porta d’accesso alla politica e alle sue risorse. Anche e soprattutto nel settore della blockchain, che ha attirato l’entusiasmo di Luigi Di Maio.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.