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Barbara Berlusconi: “Ho avuto una depressione lunga, poi ho scoperto l’ADHD: da adulta è stato difficile accettarlo. La morte di papà Silvio è stata un trauma”

Dal racconto della salute mentale al rapporto con il padre Silvio Berlusconi, la primogenita dell’ex premier si racconta al Corriere della Sera: famiglia, maternità, lutto, politica e il senso di responsabilità oggi

di Redazione FqMagazine
Barbara Berlusconi: “Ho avuto una depressione lunga, poi ho scoperto l’ADHD: da adulta è stato difficile accettarlo. La morte di papà Silvio è stata un trauma”

Barbara Berlusconi parla di sé, senza scorciatoie. Nell’intervista rilasciata al Corriere della Sera nel giorno della Vigilia di Natale, la primogenita di Silvio Berlusconi e Veronica Lario si racconta a cuore aperto, confidandosi anche sul tema salute mentale: “Dieci anni fa è cominciata una depressione impegnativa, durata a lungo”, spiega. Per mesi, racconta, non riusciva a capire l’origine di quella fatica profonda, finché ha deciso di imporsi un percorso di terapia e di osservazione di sé. Da lì è arrivata una scoperta decisiva: “Ho scoperto di avere l’ADHD, un disturbo del neurosviluppo. Da adulta è stato faticoso accettarlo, ma anche liberatorio. Dare un nome alle cose cambia tutto”.

Barbara Berlusconi racconta che per anni aveva interpretato le difficoltà come un limite personale, una mancanza di volontà. La diagnosi le ha permesso di rileggere il proprio funzionamento mentale: “Ho solo una struttura mentale diversa, dove tempo, organizzazione e concentrazione funzionano in un altro modo”. Anche la maternità ha avuto un ruolo chiave in questo percorso, soprattutto perché uno dei suoi figli presenta difficoltà simili: “Mi sono detta che dovevo comprendere prima di tutto me stessa per poter davvero aiutare lui. E ho smesso finalmente di colpevolizzarmi”. Oggi misura i progressi anche nelle piccole cose: “Adesso arrivo in ritardo di dieci minuti, non di un’ora. Non le sembra un piccolo successo?”.

A 41 anni, oggi ha cinque figli – “praticamente una squadra di calcetto” – e una vita scandita da un equilibrio cercato e costruito nel tempo. La maternità, spiega al Corriere, l’ha costretta a rivedere tutto: “All’inizio ho provato a fare tutto, ma poi mi sono resa conto che non si può”. Dopo l’uscita dal Milan, ha avuto due figli in quindici mesi e per anni si è fermata del tutto dal lavoro: “Ero abituata ad avere giornate piene, ma ritrovarmi chiusa in casa con quattro figli è stato uno choc. Ho sempre desiderato una famiglia, ma non l’avevo immaginata così numerosa”. Quando le dicono che è stata coraggiosa, risponde senza idealizzazioni: “Io dico che sono stata incosciente”.

Spazio poi ai ricordi d’infanzia: “Più che le immagini, restano le emozioni”. Ringrazia la madre Veronica Lario per la presenza e la sicurezza trasmesse, e ricorda il padre Silvio Berlusconi nei momenti in cui tornava a casa dal lavoro. “Quando arrivava, era una gioia immensa”. Rievoca le estati al mare, l’attesa del sabato pomeriggio, e quell’immagine rimasta simbolica: “Ci buttava in piscina vestiti, in giacca e cravatta. Era il suo modo di rompere gli schemi”. La morte dell’ex Cavaliere, vissuta sotto i riflettori, è stata per lei un “trauma“: “Anche se ci avevano avvisato che la salute era compromessa, per mesi ho faticato ad accettarlo. Dopo la morte di nostro padre è stato naturale supportarci a vicenda”. Nei giorni successivi al lutto sono stati insieme, tutti e cinque i fratelli, anche con i figli: “L’istinto naturale è l’unione, non la divisione”.

La politica resta sullo sfondo, osservata con rispetto ma senza ambizioni personali. “Mi sento profondamente liberale e credo in uno Stato al servizio delle persone”. Alla domanda su una possibile candidatura risponde nettamente: “Non lo farò. È una responsabilità enorme. Entrarci solo per il cognome non ha senso”. E conclude dicendo che non vede oggi eredi politici del padre “con quella capacità di visione”.

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