Il giorno più felice della vita di Andrew Clark si è trasformato in tragedia. Lo scorso 16 marzo, dopo aver gioito per la vittoria del suo Newcastle contro il Liverpool, l’uomo ha etichettato quella giornata come “la più felice” della sua vita e ha accompagnato la moglie Cairistine a fare la spesa. I due si sono recati in un supermercato Sainsbury e, una volta riempito il carrello, si sono messi in fila davanti alle casse. A quel punto, però, è successo l’imprevedibile: Demeish Williams, 30enne, ha superato la coppia e il gesto ha innescato una lite tra i due uomini.
Il diverbio sembrava essersi risolto all’interno della struttura, ma, non appena uscito, Williams ha sferrato un pugno a Clark, colpendolo in pieno volto. Andrew è caduto a terra battendo la testa, sotto gli occhi terrorizzati della moglie. La corsa verso l’ospedale non è bastata per salvare Clark, morto per le gravi lesioni. Lascia la moglie Cairistine e Rose, la figlia di 14 anni.
La pena
Il processo a carico di Demeish Williams per l’omicidio di Andrew Clark si è concluso in questi giorni nel Regno Unitio: la sentenza ha deluso i parenti del tifosissimo del Newcastle. All’aggressore, 30enne autista di autobus, è stata comminata una pena detentiva di 2 anni. “È una vera barzelletta, mancano due Natali e sarà fuori” ha commentato Cairistine Clark al Daily mail. Anche il segretario di Stato britannico per la Giustizia Robert Jenrick ha criticato la sentenza: “Williams ha commesso un crimine orribile e la sua pena detentiva è irrisoria“.