“‘Molti anni dopo, di fronte al plotone di esecuzione…’. Quale romanzo inizia così?”, rispondendo a questa domanda Vittoria Licari ha vinto un milione di euro nella seconda puntata della nuova edizione di “Chi vuol essere milionario?“. La frase con cui si apre “Cent’anni di solitudine” di Gabriel Garcia Màrquez ha assicurato alla concorrente una cifra di primissimo piano ma quanto resterà davvero, al netto delle tasse, nelle sue tasche?
Le vincite a quiz e giochi tv sono soggette a una ritenuta fiscale alla fonte del 20% come imposta sostitutiva, in automatico la rete televisiva trattiene il 20% dell’importo prima di consegnarla al vincitore. Quindi il milione di euro lordo diventa, con una ritenuta di 200 mila, 800 mila euro. Come ricorda il “Corriere della Sera“, i programmi televisivi non possono consegnare i premi in denaro secondo la legge altrimenti verrebbero assimilati al gioco d’azzaardo.
Per questa ragione moltissimi game show forniscono un pagamento in gettoni d’oro, in questo caso si applica una seconda tassazione: “L’Iva al 22% sull’acquisto dell’oro, anch’essa applicata prima della consegna del premio e quindi anche della conversione in denaro, oltre che le commissioni per il trasporto dei gettoni. Calcolata sulla cifra rimanente di 800 mila euro, rimangono 624 mila euro“.
Non è questa però la cifra netta e definitiva perché va tenuta presente una percentuale di conversione dei gettoni d’oro in denaro. Non si può calcolare il tasso esatto ma ipotizzando che sia il 5%, la cifra reale arriverebbe a 592.000 euro. Una cifra quasi dimezzata rispetto al milione di euro iniziale. I premi vinti da giochi legali non costituiscono parte del reddito quindi non rientrano nella dichiarazione annuale, la dichiarazione è obbligata, invece, se la vincita è stata conseguita su piattaforme di gioco straniere e non autorizzate in Italia.