Televisione

“Il ddl di Fratelli d’Italia punisce serie come ‘Gomorra’? Ci faremo arrestare in parecchi, dovranno allargare di molto le patrie galere”: Marco D’Amore si sfoga

L'attore e regista commenta il ddl presentato da FdI che punisce chi esalta comportamenti mafiosi nelle serie TV

di Redazione FqMagazine

Marco D’Amore non ci sta. Il regista, sceneggiatore e attore, durante la conferenza stampa di “Gomorra – Le Origini” (dal 9 gennaio su Sky e in streaming su Now) ha commentato la proposta di legge presentata da Fratelli d’Italia, prima firmataria Maria Carolina Varchi. Il ddl punisce chi ”ripropone atti o comportamenti” di personaggi mafiosi con intento ”apologetico”, così come chi “esalta fatti, metodi, princìpi” mafiosi. Tra gli esempi citati nel testo anche progetti audiovisivi, come “serie televisive che mitizzano personaggi reali o immaginari delle varie associazioni criminali di stampo mafioso”.

Il testo – che è alla Camera da ottobre ma nei giorni scorsi è stato assegnato alla commissione Giustizia – prevede una pena fino a tre anni di carcere e una multa fino a 10mila euro.

“Ci faremo arrestare in parecchi, dovranno allargare di molto le patrie galere – ha detto Marco D’Amore contro -. E ricordiamoci che i detenuti pesano sulla spesa pubblica: il nostro è un Paese che ha un debito pubblico importante, quindi non gli conviene“.

E ancora: “Nei momenti di difficoltà come questo è lì che ancora continueremo cose interessanti, più acide e più resistenti a questa forza che ci viene contro e ci dice di smettere”.

La deputata FdI Varchi: “Soddisfatta di aver acceso un dibattito”

La deputata Carolina Varchi ha commentato: “Sono soddisfatta di aver acceso un dibattito sulla normalizzazione del fenomeno mafioso, che negli ultimi anni ha spesso sconfinato in una vera e propria esaltazione, a partire da fiction apparentemente innocue fino ad arrivare ai social”. Per la Varchi siamo di fronte a “un crescendo dell’esaltazione della criminalità” da parte di fiction e social “dal quale sembra complicato uscire senza un intervento legislativo serio che dimostri quanto per il legislatore siano comportamenti distorti e carichi di disvalore. Il dibattito sulla mia proposta andrà avanti, se ne facciano una ragione. Gli italiani non sono più disposti ad assistere alla diffusione di prodotti televisivi o contenuti social in cui non si capisce se il mafioso sia il buono o il cattivo. Non amo i reati di opinione ma credo che questo sia ormai non più rinviabile”.

La storia di “Gomorra – Le Origini”

“Gomorra – Le Origini” è ambientata a Napoli, 1977. Ed è la storia di come tutto è iniziato: di come un giovanissimo Pietro Savastano entrerà nel mondo della criminalità, sullo sfondo di una Napoli in piena trasformazione, povera, segnata dal contrabbando di sigarette e all’alba dell’arrivo dell’eroina.

La nuova serie, origin story sull’educazione criminale del futuro boss, fornendo una nuova prospettiva sulle radici del potere di Pietro cattura un’epoca che ha definito il volto della criminalità moderna. I primi quattro episodi della serie sono diretti da Marco D’Amore, anche supervisore artistico e co-sceneggiatore del progetto nonché già indimenticabile protagonista di Gomorra – La Serie, mentre gli ultimi due sono diretti da Francesco Ghiaccio (Dolcissime, Un posto sicuro). Creata da Leonardo Fasoli, Maddalena Ravagli e Roberto Saviano, è distribuita internazionalmente da Beta Film.

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