Simone Di Pasquale è ospite a “Ciao Maschio” di Nunzia De Girolamo nella puntata in onda sabato 13 dicembre alle 17.05 su Rai 1. Il professionista di “Ballando con le stelle” ripercorre i passaggi fondamentali della sua vita artistica e privata, fino al momento più doloroso: la perdita della madre, affrontata senza fermarsi, proprio nel giorno del suo funerale.
Di Pasquale ricorda l’incontro che ha cambiato il suo percorso professionale, quello con Natalia Titova: “Avevo 18 anni. Avevo cambiato molte ballerine perché si stancavano di una vita fatta solo di competizioni. Un coreografo inglese ci mise in contatto. Lei arrivò da Mosca e io la aspettavo a Fiumicino con un cartello perché non la conoscevo. È iniziata una meravigliosa carriera fatta insieme, che ci ha dato tantissime opportunità”.
Un rapporto professionale diventato anche una storia personale: “Siamo stati insieme quasi sette anni anche nella vita. Poi ci siamo separati, ma è rimasto un legame forte. Abbiamo capito che ciò che ci univa era anche la condivisione di un sogno. Oggi abbiamo un rapporto bellissimo“.
Il successo arriva con Ballando con le Stelle, quasi senza rendersene conto: “Avevamo iniziato con quattro puntate. Poi sono diventate cinque, sei, sette. Solo quando siamo usciti dagli studi e la gente ci correva dietro per le foto abbiamo capito la forza della televisione e di questo programma“.
“Pochissimo tempo fa ho perso mamma. – ha raccontato – È successo di mercoledì 15. Il 18 saremmo andati in scena con Ballando’. Una scelta difficilissima, presa nel momento più duro: il giorno del funerale di mia madre sono andato in scena. Mia mamma è sempre stata una grande lavoratrice, una donna che ha resistito a tutto. Lei e mio padre mi hanno trasmesso la passione per il ballo. Ho sentito che dovevo esserci. Dentro ti senti strappare tutto quanto. Non è stato per niente facile”.
La produzione di Ballando gli aveva proposto l’opportunità di sospendere la sua partecipazione: “Mi avevano messo nelle condizioni di restare a casa, ma non avrebbe avuto senso”.