“Il 2025 è stato un anno straordinario”, esulta Pier Silvio Berlusconi. “Non siamo più quello che eravamo prima, oggi siamo una multinazionale e siamo l’unica multinazionale italiana nel settore dei media. È un dato importante”, ribadisce l’editore che non nasconde la soddisfazione per aver superato per il terzo anno consecutivo la Rai (37,5% vs 35,8% nelle 24 ore).
“Non mi candido tutte le mie energie sono concentrate su Mediaset”
“Siamo soddisfatti, meglio di così non poteva andare ma non siamo appagati”, spiega nel corso dell’incontro stampa natalizio. Nello studio 10 di Cologno Monzese la conferenza scivola via con al centro i temi televisivi, subito dopo a bordo campo l’amminsitratore delegato di Mediaset risponde ai quesiti più politici. Escludendo ancora una volta la sua discesa in campo: “Tutte le mie energie sono dedicate a Mfe, al nostro progetto europeo e alla mia famiglia che è il centro della mia vita”. Nel 2027 l’età di Pier Silvio Berlusconi sarà la stessa di papà Silvio nell’anno della discesa in campo: “La scienza porta la vita ad allungarsi quindi c’è tempo”, parole che hanno solo il sapore di una battuta.
“Il Governo Meloni sta facendo bene. Abbiamo il miglior primo ministro in Europa”
Berlusconi promuove senza dubbi l’operato del governo Meloni: “In una situazione complicata il governo sta facendo bene, tutti gli indicatori economici rimangono positivi in una situazione macroeconomica europea e mondiale complicatissima. Il mio giudizio è positivo anche sulla manovra”. Per l’editore Meloni non è troppo allineata e appiattita sulla linea di Trump: “Non sono d’accordo. Fa il lavoro che deve fare un Premier, gestisce una situazione internazionale super complicata tra intese e alleanze, anche le differenze devono essere affrontate con equilibrio. Penso che la nostra Premier stia facendo un lavoro sacrosanto. A livello internazionale non succedeva da anni, poi guardiamoci intorno: secondo me abbiamo il miglior primo ministro in Europa”, la promozione piena di Pier Silvio.
“Gratitudine per Tajani. A Forza Italia serviranno volti nuovi, idee nuove e un programma rinnovato”
Il tema del rinnovamento di Forza Italia resta centrale: “Premesso che io non mi occupo di politica, il mio pensiero non cambia. Che io e Marina ci si appassioni al destino di Forza Italia, siamo onesti, è naturale. Tra i lasciti di mio padre tra i più grandi, se non il più grande, c’è Forza Italia. Siamo due persone che lavorano, appassionate e impegnate nel proprio lavoro ma chi fa l’imprenditore non può essere distante dalla politica“.
Ringrazia il ministro degli Esteri ma guarda al futuro: “Io ho gratitudine vera per Tajani e tutta la squadra che ha mantenuto in piedi il partito dopo la scomparsa di mio padre, cosa per nulla facile. Ritengo – continua Berlusconi – che guardando al futuro siano inevitabilmente necessarie facce e idee nuove. Con un programma rinnovato senza mettere in discussione i valori fondanti di Forza Italia e dell’agire politico di Silvio Berlusconi ma con valori che devono essere portati a ciò che oggi è la realtà e all’anno 2025. Sulle facce nuove quello che vale per Forza Italia, vale per la politica in generale e per moltissimi settori”.
“Non mi piace la patrimoniale, la vendita a stranieri di Gedi dispiace e dire che non mi piacerebbe acquistarla sarebbe falso”
Ribadisce la sua contrarietà allo Ius Soli, già espressa nei mesi scorsi, e boccia l’ipotesi patrimoniale: “Non mi piace per niente e mi sembra fuori posto. Che in certi momenti storici particolari per l’economia ci possano essere delle imposte una tantum legate a livello di profitto delle aziende non lo ritengo sbagliato ma la parola patrimoniale secondo me non va bene. Com’era sbagliatissima l’espressione extra profitti, cosa vuol dire extra? Non vuol dire niente”, spiega l’ad Mediaset.
Non nasconde il dispiacere per il possibile passaggio del gruppo Gedi all’armatore greco Kyriakou: “Il mercato è il mercato e non giudichiamo prima di vedere cosa succederà perché magari mantiene una linea coerente con la storia del giornale. Dispiace però vedere un gruppo editoriale italiano finire in mani straniere. Comprare noi Gedi? Mantenere una testata storica italiana è un pensiero che non può non appassionare, parliamo però di fantasia e fantaeditoria perché ritengo che ognuno debba fare il proprio mestiere e io faccio l’editore televisivo. Dire che non mi piacerebbe sarebbe falso”.
“Rapporti distesi con la Rai, colti di sorpresa con La ruota della fortuna. Affari tuoi non è da servizio pubblico l’ho detto all’ad Rai”
Berlusconi smentisce poi le tensioni degli ultimi mesi con la Rai: “Per quanto mi riguarda i rapporti con la Rai sono distesi e di rispetto con una concorrenza reale. Non c’è nessun motivo di tensione, non confondete che sono stati colti di sorpresa, un po’ straniti dal successo de La Ruota della Fortuna, con il fatto che i rapporti siano tesi. Facciamo il nostro mestiere e in Rai lo sanno benissimo”.
Uno scontro acceso anche da alcuni comunicati e botta e risposta per la sfida nell’access prime time: “Sono andato a salutare Gerry a ‘La Ruota della Fortuna’ senza pensare, sbagliando, che la cosa sarebbe diventata pubblica e virale ma ho detto ciò che penso e sono pronto a ribadirlo. Io non critico ‘Affari Tuoi’ che è un prodotto di successo in tutto il mondo ma da cittadino mi permetto di mettere in discussione che un gioco in cui non si vincono ma si regalano dei soldi solo per la fortuna occupi l’orario di massimo ascolto dell’ammiraglia del servizio pubblico. Tutte le sere nel momento di maggiore ascolto regalare soldi, da cittadino mi pongo una domanda: è giusto? È questa cosa l’ho detta all’amministratore delegato della Rai”.
Pur riconoscendo la qualità dei prodotti e la centralità del competitor: “La fiction che fa la Rai tanto di cappello, per tantissimi programmi di informazione tanto di cappello. Io penso che la Rai che abbia un grandissimo merito che è quello di tenere alto il benchmark della produzione televisiva sia a livello qualitativo sia quantitativo. Non discuto ciò che c’è, potrei discutere ciò che in più potrebbe esserci. Ritengo che la Rai abbia un ruolo importante e che lo svolga per la stragrande maggioranza bene”.