Altra tegola sull’organizzazione di Eurovision Song Contest 2026, che si terrà si terrà in Austria, a Vienna, dal 12 al 16 maggio 2026, con le semifinali martedì 12 e giovedì 14 maggio e la finale sabato 16 maggio, presso la Wiener Stadthalle.
Dopo Spagna, Paesi Bassi, Irlanda e Slovenia, anche l’Islanda ha annunciato il ritiro dal prossimo Eurovision a causa della partecipazione di Israele. L’emittente nazionale Rùv del Paese nord-europeo ha comunicato la sua decisione oggi dopo la riunione del relativo consiglio di amministrazione.
“Considerato il dibattito nel Paese – ha spiegato Rùv in una nota – è chiaro che con la partecipazione di Rùv all’Eurovision non prevarranno né la gioia né la pace. Pertanto Rùv ha deciso di comunicare all’Ebu l’intenzione di non partecipare all’Eurovision del prossimo anno”. La mossa dell’emittente islandese arriva a pochi giorni dalla decisione dell’Ebu che ha confermato la presenza di Israele alla prossima kermesse canora europea, in programma a maggio a Vienna.
Intanto quello che è certo è che l’Italia parteciperà alla 70esima edizione dell’Eurovision Song Contest. “In qualità di membro dei Big Five, l’Italia è da sempre tra i Paesi che hanno creduto e investito nell’Eurovision Song Contest, – afferma un comunicato Rai – contribuendo in modo significativo, anche economicamente, al suo sviluppo e al suo successo internazionale. Negli ultimi anni il nostro impegno è cresciuto costantemente, a testimonianza del valore che attribuiamo a un evento che rappresenta la più longeva manifestazione musicale internazionale, capace di unire culture diverse in una celebrazione comune”.
E infine: “L’impegno di Rai all’interno della competizione è conferma della volontà di rafforzare il ruolo dell’Italia nella promozione di musica, cultura e spettacolo a livello internazionale. In questa ottica Rai, nel dibattito all’interno di EBU, ha sostenuto la partecipazione del broadcaster pubblico israeliano Kan alla prossima edizione”.