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“Dragos? Mi ha aiutato, non ha colpe. Da due anni affronto qualcosa che non riesco a nominare senza tremare, avevo paura della visita e sono scappata”: Tatiana Tramacere rompe il silenzio

Intervistata da “Chi l’ha visto?”, la 27enne di Nardò ammette di aver agito volontariamente e spiega le ragioni dietro il suo comportamento: “È una battaglia interiore che porto avanti da due anni”

di Claudio Savino

“Non è stata una bravata, vivo una guerra silenziosa con qualcosa che non ho ancora imparato a nominare senza tremare”. A rivelarlo è Tatiana Tramacere, la 27enne scomparsa lo scorso 24 novembre da Nardò (Lecce) e ritrovata 11 giorni dopo nella mansarda di un amico, in un’intervista esclusiva a “Chi l’ha visto?”. Durante la trasmissione di Rai 3, andata in onda mercoledì 10 dicembre, la giovane fa mea culpa sul suo comportamento, chiarisce di essersi allontanata volontariamente e di aver chiesto aiuto al suo amico Dragos Ioan Gheormescu, che le ha permesso di nascondersi a casa sua. Ed è proprio nella mansarda di quell’abitazione che lo scorso 4 dicembre Tramacere è stata rintracciata dai Carabinieri dopo giorni di ricerche da parte di parenti, amici e Forze dell’Ordine.

Le parole di Tatiana: “Da due anni affronto un qualcosa e quando si avvicina il giorno della visita, scappo”

“Chiedo scusa a tutti: alla mia famiglia, alle Forze dell’Ordine, a ogni cittadino di Nardò”, esordisce la 27enne, che adesso spera solo “di uscire da questo casino”. La giovane chiarisce subito di non aver agito con l’intento di guadagnare popolarità sui social: “Non ha senso sinceramente, ho chiuso tutti i profili per questo. Alla fine la gente può pensare quello che vuole, so io quello che ho fatto e perché l’ho fatto”, ammette.

Dietro il suo comportamento, spiega ancora Tatiana, ci sarebbe qualcosa di più profondo, forse una malattia con cui è costretta a convivere da tempo: “Da due anni affronto un qualcosa. Quando si avvicina il giorno di un controllo, io scappo, evito di affrontare la cosa – rivela la 27enne -. Dragos mi ha aiutato, non ha fatto nulla di male. Il mio può essere stato un gesto immaturo, ma l’ho fatto per qualcosa che c’è dentro di me”, aggiunge.

Durante la sua permanenza a casa di Gheormescu, Tramacere ammette di non essersi resa conto del clamore mediatico che il suo gesto stava scatenando: “L’ho scoperto quando il ragazzo (Dragos, ndr) ha fatto l’intervista, mi ha detto che stava succedendo un casino. E il giorno dopo sono venuti i Carabinieri”, rivela ancora. All’arrivo delle autorità, la 27enne ha scelto di nascondersi in un armadio: “Ho sentito le urla e mi sono spaventata, ero in panico. Non avevo previsto nulla. Ero fragile e confusa”.

La lettera di scuse: “Spero vediate l’essere umano dietro l’errore”

“Desidero chiedere scusa alla mia città, alle Forze dell’Ordine, ai giornalisti, alla mia famiglia e a tutte le persone che si sono dedicati alla mia ricerca. So che il mio comportamento ha generato confusione, paura, preoccupazione e mi dispiace profondamente. La verità è che non ho agito con lucidità, mi sono lasciata travolgere da una fragilità che in quel momento non ero più in grado di gestire”, scrive Tatiana in una lettera letta durante l’intervista.

La 27enne ringrazia chiunque si sia attivato per cercarla e spiega perché ha agito in questo modo: “So che la mia scelta può essere sembrata incomprensibile, forse persino immatura. Ma vista dall’interno era il tentativo sbagliato, impulsivo, ma vero, di sfuggire al dolore. Non è stata una bravata, né un gesto per attirare attenzioni, è una battaglia interiore che porto avanti da quasi due anni. Una guerra silenziosa con qualcosa che non ho ancora imparato a nominare senza tremare”, ribadisce con la voce rotta dall’emozione. Poi ammette anche di aver agito volontariamente, sottraendo così Gheormescu da eventuali colpe: “Ho trascorso quei giorni a casa di Dragos perché mi sembrava l’unica persona capace di guardarmi senza chiedermi spiegazioni immediate. Mi ha offerto ascolto e un posto in cui respirare”.

“Non c’è stata malizia né intenzione di fare male – continua la 27enne -. Quando ho compreso che fuori stava succedendo ciò che non immaginavo, ho sentito il panico trasformarsi in responsabilità e poi in vergogna. Oggi ho dovuto trovare il coraggio di dire la verità”. Infine, Tramacere conclude spiegando di voler essere “compresa, non assolta” e di voler “imparare da ciò che è successo e chiedere aiuto quando ne avrò bisogno”: “Spero che chi ascolta possa vedere l’essere umano dietro l’errore, e non solo l’errore”.

L’amico Dragos Gheormescu a “Chi l’ha visto?”: “Non l’ho costretta a rimanere, non ho fatto nulla di male”

Nel corso del programma è stata mandata in onda anche un’intervista inedita a Gheormescu. L’uomo, nei giorni in cui si cercava Tatiana, aveva parlato ai microfoni di “Chi l’ha visto?”, dicendo di non sapere cosa fosse accaduto alla sua amica. Una volta scoperta la verità, Dragos ha accettato di rispondere alle nuove domande della trasmissione condotta da Federica Sciarelli per dire la sua sulla vicenda: “Eravamo saliti su un treno che non aveva destinazione. In quel momento avevamo due opzioni: aprire le porte e saltare dal treno in corsa o aspettare di finire il viaggio. Che è successo ora? Il treno si è schiantato e si è fermato, ma chi era dentro è vivo”, spiega.

L’uomo si scusa con le Forze dell’Ordine e con la famiglia di Tatiana per aver mantenuto il segreto, ma ribadisce con convinzione le ragioni che lo hanno spinto ad aiutare la sua amica: “Non l’ho mai costretta a rimanere, eravamo di comune accordo. Non ho fatto nulla di sbagliato, se si vuole bene a qualcuno si fa qualunque cosa. Che cosa direi al Dragos che ha rilasciato la prima intervista? No comment”, conclude Gheormescu.

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