Pensavamo di averle viste tutte sui social, soprattutto in fatto di rimedi di bellezza casalinghi strani ma virali. E invece no, perché Instagram e TikTok si sono riempiti di …bucce di banana. Letteralmente. Il trend si chiama “Banana botox” e promette una pelle più soda, liscia e luminosa semplicemente strofinando l’interno della buccia di una banana sul viso.
Ora che il botox è ormai sdoganato, sui social si sono moltiplicate strategie alternative meno invasive e meno costose, che non prevedono iniezioni e che possono essere fatte in casa, come i massaggi, il face training e i patch da mettere prima di andare a dormire. Pur essendo utili per reidratare e rimpolpare alcune zone del viso, sicuramente i cerotti non hanno lo stesso effetto della tossina botulinica. Né, di certo, lo ha la buccia di banana. Eppure su TikTok c’è chi giura che, recuperando lo scarto del frutto e passandolo sul viso, si può avere un effetto illuminante e distensivo, pur temporaneo. L’idea si basa sul fatto che la polpa delle banane sia ricca di antiossidanti – che aiutano a combattere i radicali liberi – e vitamine. Questo non significa, però, che possano essere magicamente trasferiti nella pelle: un conto, però, è il punto di vista nutrizionale, un altro l’assorbimento cutaneo.
I video, caratterizzati dagli hashtag #naturebotox e #bananapeel, sono diventati virali: un po’ per la curiosità, un po’ perché in effetti è un rimedio casalingo facile, rapido, e a costo praticamente zero. Il nome “botox” è puramente evocativo: al massimo, chi l’ha testato si aspetta un effetto esfoliante e una pelle più liscia e luminosa. Anche se perfino la make up artist delle star Katie Jane Hughes l’ha testato, non c’è nessuna evidenza scientifica che ne provi il funzionamento su macchie e linee d’espressione. Anzi: potrebbe avere un effetto occlusivo su una pelle grasse o a tendenza acneica, peggiorando la situazione.
Più che preoccuparci, però, il trend dovrebbe farci riflettere sul nostro rapporto con l’estetica. Il banana botox racconta di un mondo talmente ossessionato dagli ideali di bellezza da dare una chance a qualsiasi cosa vista sui social: dall’acqua di rosmarino sui capelli allo strofinare una buccia sul viso. Un atto di fede al limite della superstizione, purché qualcosa funzioni. Se poi è “naturale”, la sensazione è che sia per forza buono, salutare, sano. Sicuramente è gratis, non per questo però è efficace.
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