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“Era smagrita e sofferente. Speriamo che i carabinieri facciano tutte le verifiche”, la famiglia di Tatiana Tramacere chiede di indagare

. Una ragazza riemersa da un apparente isolamento volontario che ora "si è chiusa nella sua stanza, non vuole vedere nessuno. Non parla, non chiede nulla, è ancora sotto choc" dice il padre
“Era smagrita e sofferente. Speriamo che i carabinieri facciano tutte le verifiche”, la famiglia di Tatiana Tramacere chiede di indagare
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Forse il caso di Tatiana Tramacere, sparita per undici giorni e ritrovata in casa di un amico a Nardò, non può considerarsi del tutto chiuso. L’assenza di reati – si era aperto un fascicolo per istigazione al suicidio che verrà archiviato – non chiarisce ancora cosa sia successo veramente. Rino Tramacere parlando con la stampa è chiaro: “Non c’è tempo da perdere, dobbiamo riappropriarci della nostra serenità. Abbiamo attraversato le tenebre e rivisto il sole, all’improvviso. Solo un padre può capire cosa significa ritrovare una figlia sana e salva dopo avere convissuto con la paura di averla persa”. Una ragazza riemersa da un apparente isolamento volontario che ora “si è chiusa nella sua stanza, non vuole vedere nessuno. Non parla, non chiede nulla, è ancora sotto choc.

Il ritorno

Il rientro a casa non è stato semplice. “Quando siamo andati a riprendercela è stato drammatico. Era sofferente, smagrita, senza forze. Non riusciva a reggersi in piedi. L’abbiamo dovuta sorreggere”. Cosa sia accaduto in quella casa in cui è rimasta per undici giorni, nessuno lo sa ancora. “Non comprendiamo perché fosse ridotta così. Ma ora importa solo che sia con noi”. La 27enne è stata trovata nascosta in un armadio nell’abitazione di Dragos Gheormescu, 30 anni, con cui aveva iniziato una relazione che la famiglia ignorava completamente. Dragos sostiene che lei fosse con lui per sua scelta: “Non ho fatto niente di male, abbiamo fatto tutto insieme”, avrebbe detto Tatiana ai carabinieri subito dopo il ritrovamento. Parole che hanno portato la Procura a ridimensionare le accuse iniziali.

I dubbi della famiglia

Ma in casa Tramacere i dubbi restano forti. E ad esprimerli è il fratello Vladimir: “Non siamo affatto convinti che mia sorella abbia organizzato tutto come leggiamo sui giornali”. Alcuni hanno ipotizzato che la ragazza volesse aumentare il suo numero di follower sui social. Su Dragos, il giudizio è sospeso: “Non conosco questo ragazzo – dice il padre – l’ho visto una sola volta per cinque minuti. Non posso giudicarlo”, mentre Vladimir ha una visione diversa: “Sì, abbiamo sentito la sua versione… è meglio che sto zitto».

L’onda degli insulti e la pressione del paese

Se la famiglia si stringe attorno a Tatiana, fuori la pressione è forte. “Attaccano persino me dicendo che la colpa è mia perché la nascondo. Ma io non nascondo niente: la proteggo” spiega il fratello. Tatiana intanto ha riacceso il telefono e legge ciò che si scrive. “Molte cose le fanno male – racconta il padre – specie certe insinuazioni, le ricostruzioni fantasiose, i giudizi buttati sui social da gente che non sa nulla. Le fanno male fino alle lacrime”.

Il mistero degli undici giorni

Resta un interrogativo: cosa è accaduto in quelle undici giornate trascorse a soli 500 metri da casa? Tatiana guardava in tv gli appelli dei suoi familiari; seguiva perfino l’intervista del suo ex fidanzato Mino, il carabiniere con cui avrebbe voluto ricucire la relazione. Ma non è più salita su quell’autobus che doveva portarla da lui a Brescia. Le telecamere del paese invece l’hanno immortalata mentre si allontanava sottobraccio a Dragos, verso l’appartamento dove poi sarebbe rimasta fino al blitz dei carabinieri. Di spiegazioni, per ora, non ne arrivano. “Le abbiamo chiesto cosa sia successo, ma resta in silenzio e piange – spiega il padre – Parlerà quando se la sentirà”. L’avvocato Tommaso Valente conferma che quelle prime dichiarazioni non sono mai state verbalizzate. “Speriamo che i carabinieri facciano tutte le verifiche. Perché quello che è successo in quegli undici giorni, in quella casa, nessuno lo sa ancora” incalza il giovane. Il padre però si dice certo che “tornerà la nostra Tatiana di sempre: solare, felice, con tanta voglia di vivere. Dobbiamo solo proteggerla”.

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