Trending News

Al Bano rivela: “Anch’io ho vissuto in un bosco. Pronto a ospitare la ‘famiglia nel bosco’ a Cellino San Marco, li ho contattati e sto aspettando la loro risposta”

Il cantante si offre di aiutare la famiglia anglo-australiana dopo l'allontanamento dei figli: "Ho vissuto anch'io in un bosco"

di Redazione FqMagazine
Al Bano rivela: “Anch’io ho vissuto in un bosco. Pronto a ospitare la ‘famiglia nel bosco’ a Cellino San Marco, li ho contattati e sto aspettando la loro risposta”

L’offerta arriva da Cellino San Marco e corre fino ai boschi di Palmoli, in Abruzzo: Al Bano Carrisi mette a disposizione una casa per Nathan Trevallion e Catherine Birmingham, i genitori ribattezzati “la famiglia del bosco” dopo che il Tribunale dei minori dell’Aquila ha disposto l’allontanamento dei tre figli. Il cantante, colpito dalla loro vicenda, interviene pubblicamente e si dice pronto ad accoglierli: “Se ci fosse ancora bisogno, li invito a venire in Puglia a vedere una casa che potrei mettere a loro disposizione. Vengano a vedere, se è di loro gradimento possono restare quanto vogliono”.

La storia della famiglia anglo-australiana ha commosso l’opinione pubblica. Tre piccoli – Utopia Rose, 8 anni, e i gemelli Galoran e Blubell, 6 – sono stati affidati a una struttura protetta dopo il blitz dei servizi sociali. Secondo gli atti del tribunale, i bambini non frequentavano la scuola e vivevano in condizioni igienico-sanitarie ritenute non adeguate, in un casolare privo dei servizi essenziali. I genitori hanno sempre difeso la loro scelta come uno “stile di vita”, fondato sulla libertà e sull’apprendimento immersivo nella natura.

Nell’attesa che la magistratura decida il futuro della famiglia, Al Bano prende posizione spiegando di sentirsi vicino alla loro storia perché, in parte, l’ha vissuta sulla propria pelle: “Anch’io ho vissuto, bambino, come loro. Negli anni ’70 lasciai la grande città per vivere in un bosco a due chilometri e mezzo dal centro abitato: non c’era acqua, non c’era elettricità, niente telefono. Bagno all’aperto e tanta ricchezza proveniente dal contatto diretto con la campagna. La loro storia mi ha toccato, è una vita che ho già vissuto. Avendo vissuto quella realtà lontano dal caos, ho capito le esigenze della famiglia anglo-australiana. Il cantante, raggiunto anche dall’Adnkronos, conferma di aver già fatto un passo ulteriore: “Sono pronto ad accogliere a Cellino San Marco la famiglia nel bosco. Ho chiesto il contatto ad una mia amica, giornalista di ‘Gente’. Sto aspettando una loro risposta, se la mia idea possa piacere loro. Se servirà la mia collaborazione umana io sono pronto”. Al momento, però, la famiglia Trevallion-Birmingham ha accettato una soluzione temporanea proposta da un ex ristoratore in pensione, che ha messo a disposizione una casa mentre un’impresa edile effettua lavori di ristrutturazione nel vecchio casolare, così da renderlo nuovamente abitabile. I genitori resteranno lì almeno due mesi, in attesa che il tribunale rivaluti la situazione.

Ma il cantante va oltre l’offerta: mette anche in discussione le motivazioni del provvedimento giudiziario che ha portato all’allontanamento dei minori. “Ma come si fa a togliere dei figli a dei genitori che li hanno creati? Gente brava, colta, che ha rispetto e rispetta la natura. Manca veramente il rispetto, ma nei loro confronti”. Un giudizio che riflette la sua visione della genitorialità a contatto con il mondo rurale, costruita su ricordi personali e su un modello di educazione diverso da quello urbano. Al Bano continua a difendere la loro scelta di vita: “Visto il mio amore per la campagna e per la vita all’aria aperta, non posso che approvare la loro scelta. Ci saranno delle ragioni di tutta la questione che a me sfuggono, ma la loro è una scelta straordinaria che creerà adepti”. E replica anche all’argomento della socializzazione, ritenuto centrale dal tribunale per giustificare l’intervento: “Già il fatto che socializzino con i genitori, con Madre Natura e poi con asini, cavalli e pecore è una grande ricchezza. Se la mamma e il papà hanno pensato a questa vita per loro ci sarà un ottimo motivo. E poi chi garantisce che vivere nei centri urbani vuol dire vivere una vita migliore della loro? Vedere i sorrisi di quei bambini insieme ai loro genitori equivale a toccare con mano la loro felicità”. Il cantante conclude con un auspicio per la famiglia: “L’Italia, il Paese che hanno scelto, dia loro la possibilità di vivere come vogliono. Mi ricordano la vita avventurosa di Robinson Crusoe. Non dimentichiamo che le nostre radici nascono dalla terra e se ne nutrono”.

Precedente
Precedente
Successivo
Successivo
Playlist

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione