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Rapina da incubo a Treviglio (Bergamo), famiglia sotto la minaccia: picchiati i figli

Cinque banditi armati e con passamontagna sorprendono madre e figli a cena, li legano e li picchiano per farsi consegnare contanti e gioielli. Saccheggio rapido e metodico, bottino ingente, indagini in corso
Rapina da incubo a Treviglio (Bergamo), famiglia sotto la minaccia: picchiati i figli
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Momenti di terrore giovedì sera per la famiglia di un imprenditore, sorpresa nella propria villa di Treviglio da una banda di rapinatori. Erano pochi minuti alle 20 quando, mentre si preparavano a cena, la madre e i due figli trentenni, sono stati sorpresi da cinque malviventi, alcuni dei quali armati e coperti da passamontagna.

Secondo quanto ricostruito, la rapina è stata pianificata nei minimi dettagli. Mentre uno dei complici rimaneva di guardia in auto, gli altri quattro hanno scavalcato il muro di cinta e, dopo aver forzato una finestra al primo piano, sono entrati in casa. I rapinatori hanno immobilizzato i due figli, colpendoli, e hanno minacciato la madre per farsi consegnare contanti e preziosi. Armati di un piede di porco e di grossi cacciavite, hanno bloccato i due giovani uomini sulle sedie legando loro le mani. Poi con un accento dell’Est Europa hanno subito intimato a madre e figli di consegnare preziosi e contanti che avevano in casa. Per dar forza alle loro minacce e scoraggiare ogni tentativo di resistenza, i tre non hanno esitato a tirare pugni ai due figli. Per aumentare la pressione psicologica, poi, il rapinatore armato di piede di porco ha iniziato a usarlo come una spranga spaccando un paio di mobili.

Il saccheggio è stato rapido e metodico: due malviventi riempivano sacchi con la refurtiva, mentre il terzo utilizzava alcol per cancellare eventuali tracce. Un rilevatore di gas ha rischiato di complicare la situazione, ma fortunatamente nessuno è rimasto ferito gravemente. Dopo circa un’ora e mezza, i rapinatori sono fuggiti. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Treviglio e un’ambulanza per accertare le condizioni dei figli, che non hanno riportato lesioni gravi. Il bottino, ancora in fase di quantificazione, sarebbe ingente. Le indagini sono in corso per identificare i responsabili, che agirebbero con modalità da professionisti, conoscendo bene le abitudini della famiglia.

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