Televisione

“Sono stata in onda più ore di Pippo Baudo, ho venduto di tutto, dalle padelle ai diamanti. E ora sono stata licenziata da un giorno all’altro”: lo sfogo della conduttrice di Qvc Chiara Contu Farci

Oggi, mercoledì 3 dicembre, i sindacati Slc Cgil e Fistel Cisl hanno proclamato uno sciopero di quattro ore per tutto il personale del Gruppo, con presidi davanti alla sede di Brugherio. I licenziamenti colpiscono le "presentatrici" a contratto, sostituite da liberi professionisti

di Redazione FqMagazine
“Sono stata in onda più ore di Pippo Baudo, ho venduto di tutto, dalle padelle ai diamanti. E ora sono stata licenziata da un giorno all’altro”: lo sfogo della conduttrice di Qvc Chiara Contu Farci

“Ci dicevamo sempre che stavamo in onda più di Pippo Baudo“. È con questa battuta, carica di nostalgia e ironia, che Chiara Contu Farci, una delle conduttrici storiche di QVC Italia, sintetizza i suoi quindici anni trascorsi in diretta. Un’esperienza che si è interrotta bruscamente con una comunicazione che ha anticipato una lettera formale di licenziamento, segnando un duro colpo per la catena del tv shopping e per le relazioni industriali del settore. Oggi, mercoledì 3 dicembre, i sindacati Slc Cgil e Fistel Cisl hanno proclamato uno sciopero di quattro ore per tutto il personale del Gruppo, con presidi davanti alla sede di Brugherio, in provincia di Monza, per protestare contro la decisione di licenziare le ultime quattro conduttrici assunte con contratto regolare. Chiara Contu Farci, 49 anni, e le sue tre colleghe erano le ultime dipendenti con la mansione di “presenter” all’interno della multinazionale americana, approdata in Italia nel 2010.

“Ho cominciato che era ancora letteralmente un cantiere”, ha raccontato la conduttrice e delegata sindacale Fistel. “Io e le altre colleghe abbiamo contribuito a mettere in piedi il canale“. Il loro mestiere, ha spiegato, consisteva nel “fare tutte le domande del caso all’esperto di turno sul prodotto”, un lavoro di mediazione in cui ci si metteva “nei panni del cliente che chiede informazioni”. Il problema è che, negli anni, il ruolo delle conduttrici è stato gradualmente esternalizzato, con i dipendenti sostituiti da liberi professionisti a Partita Iva. Il licenziamento delle quattro veterane segna, di fatto, la conclusione di questa transizione aziendale. La notizia ha colto di sorpresa le lavoratrici e le organizzazioni sindacali. L’azienda ha comunicato la decisione “da un giorno all’altro”.

Contu Farci ha sottolineato il trauma del modus operandi: “I modi hanno colpito. In tutti questi anni non ci sono mai state tensioni particolari sul piano dei rapporti sindacali. Ma in questo periodo era aperta una trattativa sul tema delle festività, e in tutti gli incontri che abbiamo avuto non è mai stato fatto trapelare nulla sulla volontà di procedere al licenziamento”.

I sindacati hanno definito la decisione “scellerata“, denunciando un arretramento delle relazioni industriali, con QVC che avrebbe definito il tavolo sindacale “superfluo e inopportuno” e minimizzando sul fatto che una delegata fosse coinvolta. Alla conduttrice non restano che i ricordi di un’epoca che si chiude. E tra questi, la forza del legame creato con il pubblico e i colleghi. “Qui, tra di noi si è creato un clima da famiglia allargata, sono state allacciate relazioni, rapporti stretti, anche al di fuori dell’ambiente di lavoro, amicizie vere”. E poi il rapporto intimo con gli spettatori, prevalentemente donne, che vedevano nelle “presenter” delle amiche. “Il nostro pubblico si affeziona molto a noi ‘presenter’, per esempio si ricordano anche la data del mio anniversario di matrimonio e mi fanno gli auguri”, ha raccontato. La sua esperienza professionale è stata vastissima: “Io personalmente ho venduto di tutto, dalle padelle ai diamanti“. La mobilitazione odierna, con il presidio a Brugherio e Milano, è l’ultimo tentativo delle lavoratrici di contrastare una decisione aziendale che, se confermata, segnerà la fine di un’epoca televisiva.

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