Cinema

“Trovo orribile che l’Intelligenza Artificiale possa creare un attore”, il fustigatore James Cameron contro l’invasione

All’altro estremo dello spettro rispetto al nostro lavoro c’è l’AI generativa che può inventare un personaggio o un attore da zero con un semplice prompt. Per me questa roba è orribile, ma soprattutto è l’opposto di quello che abbiamo fatto (con Avatar ndr)" ha detto il regista

di Davide Turrini
“Trovo orribile che l’Intelligenza Artificiale possa creare un attore”, il fustigatore James Cameron contro l’invasione

“Trovo orribile che l’Intelligenza Artificiale possa creare un attore”. James Cameron oramai è diventato un fustigatore della contemporaneità di Hollywood. Dopo aver sparato a zero su Netflix e la sua politica di cancellazione graduale dell’esperienza della sala cinematografica, il regista di Avatar ha voluto smorzare ogni entusiasmo per l’Intelligenza Artificiale che crea dal nulla attori e attrici.

In una intervista rilasciata alla CBS, Cameron ha spiegato che anche prima dell’invenzione dell’AI generativa alcuni addetti ai lavori a Hollywood pensavano che lui, durante la lavorazione di Avatar (2005), attraverso la computer grafica, stesse per sostituire gli attori. Per anni c’era questa sensazione e si diceva ‘Oh stanno facendo qualcosa di strano con i computer e sostituiscono gli attori, quando in realtà, una volta che si va più a fondo si vede cosa abbiamo e stiamo facendo con Avatar: la celebrazione del momento attore-regista”.

Cameron ha spiegato che invece l’AI generativa sta “invadendo” il settore cinema e che per lui l’idea che la tecnologia possa sostituire un artista è “orribile”. “All’altro estremo dello spettro rispetto al nostro lavoro c’è l’AI generativa che può inventare un personaggio o un attore da zero con un semplice prompt. Per me questa roba è orribile, ma soprattutto è l’opposto di quello che abbiamo fatto (con Avatar ndr).

Come scrive Jams Dunn, in apertura del pezzo pubblicato su Variety, “difficilmente Cameron chiamerà a recitare Tilly Noorwod”, l’attrice generata totalmente in AI dalla produttrice Eline Van der Velden e che avrebbe addirittura già “ricevuto l’interesse di diverse agenzie di talent”. In linea generale, infine, sembra quasi una situazione storica in cui un re del settore (Cameron) che ha regnato per decenni lavorando sull’evoluzione tecnologica e diventandone l’assoluto interprete mondiale, sia come in procinto di abdicare di fronte a questo pullulare di disordinati ma agguerriti barbari invasori (aziende che lavorano con AI generativa) del suo stesso regno. Il terzo capitolo di Avatar – Fire and ash – uscirà nelle sale il 17 dicembre prossimo.

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