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“Ho fatto l’amore con Gino Paoli in cima alla Basilica San Pietro, sulla scala verso la cupola. Mi ha svezzata, anche lui era esuberante”: lo rivela Stefania Sandrelli

Inevitabile il racconto a "Belve" dell’incontro con Gino Paoli (“non sapevo che era sposato”), la passione (“ci siamo levati parecchie soddisfazioni”), l’arrivo della figlia Amanda nata 3 mesi dopo il figlio che Paoli ebbe con sua moglie Anna

di Redazione FqMagazine
“Ho fatto l’amore con Gino Paoli in cima alla Basilica San Pietro, sulla scala verso la cupola. Mi ha svezzata, anche lui era esuberante”: lo rivela Stefania Sandrelli

Tra gli ospiti di “Belve” su Rai Due, in onda domani 2 dicembre in prima serata, c’è l’attrice Stefania Sandrelli che si è raccontata senza filtri, svelando anche aspetti inediti dei suoi amori. Inevitabile l’incontro con Gino Paoli (“non sapevo che era sposato”), la passione (“ci siamo levati parecchie soddisfazioni”), l’arrivo della figlia Amanda nata 3 mesi dopo il figlio che Paoli ebbe con sua moglie Anna.

Ma l’attrice mette le mani avanti: “Amore a tre mai! Mi disse che non era stato lui, non gli ho creduto. Ha sempre negato. Disse anche che lei era libera di fare quello che voleva: anni dopo con Anna ne abbiamo parlato e riso insieme”.

Poi il colpo di scena. La Sandrelli a “Belve” rivela di aver fatto l’amore con il cantautore “in cima alla Basilica San Pietro, sulla scala verso la cupola”.

Poi si commuove quando ricorda gli anni della separazione forzata dalla figlia Amanda che andò a vivere con il padre Paoli e la moglie, quando era sposata con Nichi Pende che ebbe problemi con l’alcol. “Ho sofferto molto. Mi sono separata da mio marito, non potevo rinunciare a mia figlia”.

“Il sesso ha contato molto nella mia vita e sono molto contenta che Gino mi abbia svezzata. – ha continuato – Perché anche lui era molto esuberante”. Poi alla Fagnani ha confessato che non tollera le mutande: “Mi danno fastidio. Sono più le volte che non le metto”.

Dopo aver lavorato con alcuni maestri del cinema, negli Anni 80 gira “La chiave” di Tinto Brass: “La sceneggiatura era molto bella, ho avuto voglia di farlo. Mi sono piaciuta. E poi mi ha liberata…”.

(Foto credit Stefania Casellato)

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