Chiello, una delle sorprese di Carlo Conti - 7/7
“Con la musica in generale ho un bel rapporto, ma con la mia un po’ meno. Questo perché, spesso, è diventata un incubo. La musica è il primo pensiero quando mi sveglio e l’ultimo quando vado a dormire. Ma è anche una delle poche cose che mi fa stare bene”, aveva spiegato Chiello, ad Esse Magazine poco dopo l’uscita del suo penultimo album “Mela marcia”. Prima di intraprendere la carriera da solista, Chiello si era fatto conoscere con la trap assieme al suo (ex) collettivo, gli FSK Satellite.
Dopo lo scioglimento del gruppo, l’artista classe ’99, si è gradualmente allontanato dall’urban. “Non ho paura che le persone siano deluse dal mio cambiamento. Io sono una persona e, come tutti, faccio il mio percorso. Non mi limiterò ad essere una sola cosa per compiacere agli altri”, aveva detto. Le attuali influenze di Chiello riguardano il cantautorato. Ed è aspra la critica che l’artista fa a buona parte della musica contemporanea: “La maggior parte della musica italiana mi fa cagare – aveva dichiarato Chiello a Rockol -. Mi rattristano i temi. Quando ascolto le canzoni di oggi, quelle che vanno in classifica, fatico a trovare dei significati. Sembra tutto molto superficiale e questo mi disturba”.
Prima “Ero molto geloso della mia musica, di ogni parola che scrivevo. Non volevo condividerla. Oggi, invece, ho imparato che confrontarmi non mi toglie nulla, anzi può arricchirmi. Sono cambiate anche le mie parole: ho iniziato a fare trap e oggi provo a parlare d’amore. Dell’amore che provo e ricevo. Delle volte qualcuno mi dice che le mie canzoni, anche quelle più tristi, gli hanno fatto compagnia in un momento difficile. Per me questo è tutto. Se c’è qualcosa che conta davvero, è sapere di aver detto qualcosa di vero”, aveva aggiunto Chiello, che sarà uno dei trenta protagonisti che calcherà il palco della 76ª edizione del Festival, dopo la partecipazione dello scorso anno come ospite nella serata delle cover, assieme a Rose Villain.