Tredici Pietro, il figlio di Morandi già "benedetto" da Fabri Fibra - 3/7
Ripetete con noi: “Non chiamiamolo figlio di Gianni Morandi, non chiamiamolo figlio di Gianni Morandi”. Bene, ora che abbiamo fissato nella testa lo slogan capiamo assieme perché, dietro le “apparenze”, c’è molto, molto di più. Sì, Tredici Pietro è il figlio di Morandi ma, il suo percorso artistico, viene totalmente dal basso. Niente talent e tutta gavetta. Per il rapper e cantautore bolognese classe 1997, la partecipazione a Sanremo 2026 rappresenta un traguardo importante dopo il successo dell’album “Non guardare giù”. “Il titolo del disco è un po’ una provocazione, è un po’ un controsenso perché racchiude proprio il nostro momento, cioè quello che facciamo noi spesso quando ci arriva davanti la notizia dei 350 persone morte sulla Striscia di Gaza. L’istinto ci porta a spegnere la tv e a non guardare giù. Questo accade perché vogliamo vedere solo la nostra vita e occuparci delle nostre cose. È un momento difficile perché sarebbe da scendere in piazza, giù tutti insieme, a fare la rivoluzione. Però ci si blocca perché abbiamo pensieri e preoccupazioni come ad esempio: c’è da pagare prima l’affitto”, aveva detto a FqMagazine.
E su papà Gianni: “Ho sempre cercato di fare e di non chiedere mai nulla ai miei genitori. Chiaramente sono diventato famoso come ‘figlio di’ e si sono accesi i riflettori. Un po’ la soffrivo questa cosa dell’essere riconosciuto come ‘figlio di’ e inizialmente non mi percepivo, non sapevo come percepirmi, non sapevo se fossi bravo o se lo ero bravo per il mio nome, se la gente mi ascoltava perché ero figlio di Morandi o per la mia musica. Da qui la sindrome dell’impostore che per fortuna, via via, si è affievolita fino a che è sceso l’interesse mediatico su di me e avevo meno occhi addosso. Magari facevo dei numeri più piccoli, ma erano ‘veri’”, aveva proseguito Tredici Pietro, spostando poi lo sguardo verso i ragazzi della Generazione Z. “Siamo una generazione molto poco politica, facciamo musica poco politica. Ma non è che non siamo attenti politicamente, è che abbiamo altre priorità, quindi tutto il resto passa in secondo piano. Ho votato in passato, ma è anche successo che non ci andassi a votare. Me ne sono vergognato perché bisogna andare, piuttosto meglio lasciare scheda bianca. Ma mi chiedo anche chi dobbiamo votare se non ci informiamo e non abbiamo nemmeno l’interesse per informarci”, aveva dichiarato sempre a FqMagazine.
Oltre al disco, tante sono state le collaborazioni extra, come quella con Fabri Fibra in “Che gusto c’è” (oro), che ha ottenuto oltre 31 milioni di stream solo su Spotify, e quella con Mecna nella ballad notturna e ossessiva “Solamente di te”. Tredici Pietro ha pubblicato venerdì 21 novembre il nuovo singolo “La fretta” mentre, prima di calcare il palco di Sanremo, si prepara a un tour quasi completamente sold out che a dicembre lo vedrà protagonista nei club di Bologna, Roma e Milano.