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“Eradicare” tutti i gatti selvatici con “esche per salsicce avvelenate o veleno sugli alberi entro il 2025”: il piano della Nuova Zelanda

Non si tratta di quello che sta già accadendo in alcune zone, con i gatti selvstici che vengono già catturati e uccisi: in questo caso i felini verrano ammazzati con interventi coordinati

di F. Q.
“Eradicare” tutti i gatti selvatici con “esche per salsicce avvelenate o veleno sugli alberi entro il 2025”: il piano della Nuova Zelanda

Eradicare i gatti selvatici: questo l’obiettivo del governo della Nuova Zelanda nell’ambito del piano “Predator-Free 2050”. La notizia la danno molti media, tra i quali il Guardian che spiega come questa iniziativa sia da tempo al centro del dibattito a abbia suscitato varie reazioni da parte degli animalisti, ma non solo. Il ministro della conservazione Tama Potaka durante un’intervista con Radio New Zeland ha definito i felini “assassini a sangue freddo” e ha aggiunto che sono stati equiparati a donnole, furetti, ratti e opossum nel gruppo di predatori da eradicare. “Per aumentare la biodiversità, per valorizzare il paesaggio storico e per migliorare il tipo di luogo che vogliamo vedere, dobbiamo eliminare alcuni di questi killer”, le sue parole, con la specifica che i gatti selvatici minacciano uccelli, pipistrelli, lucertole e insetti autoctoni.

Non si tratta di quello che sta già accadendo in alcune zone, con i gatti selvstici che vengono già catturati e uccisi: in questo caso i felini verrano ammazzati con interventi coordinati, programmi di eradicazione su larga scala. Piani più dettagliati verranno presentati nel marzo 2026. Alcune delle opzioni operative, secondo Potaka, sono l’“esca per salsicce avvelenata” e un tipo di veleno spruzzato da un dispositivo installato sugli alberi, che si attiva al passaggio degli animali.

Sono più di 2,5 milioni i gatti selvatici che vivono nelle foreste e nelle isole al largo della Nuova Zelanda: parliamo di felini che possono crescere fino a un metro di lunghezza, coda compresa, e arrivare a pesare fino a 7 kg. E sempre il Guardian ricorda la forte opposizione pubblica che in passato aveva accompagnato questo piano, ma il Dipartimento della Conservazione ha dichiarato sempre al quotidiano britannico che il feedback sulla bozza della strategia è stato schiacciante: il 90% dei rispondenti si è detto favorevole all’inclusione dei gatti selvatici nella lista o a una loro migliore gestione.

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