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Feltri in lacrime per Ornella Vanoni: “La amavo, mi offriva sempre le canne. Una volta dopo aver fumato ha vomitato, le ho detto: ‘Chi tra i due allora è più cretino?’ e lei mi rispose così”

Il giornalista, commosso a "Domenica In", racconta gli aneddoti più intimi: la cena a Milano, la canna e il verdetto: "Siamo cretini entrambi"

di F. Q.
Feltri in lacrime per Ornella Vanoni: “La amavo, mi offriva sempre le canne. Una volta dopo aver fumato ha vomitato, le ho detto: ‘Chi tra i due allora è più cretino?’ e lei mi rispose così”

“Mi ha fregato anche questa volta. Avevamo fatto una scommessa: io dicevo che sarei morto prima di lei, lei diceva il contrario”. È con questa nota di ironia amara che Vittorio Feltri ha esordito in collegamento con Mara Venier a “Domenica In“, dedicando un commosso tributo a Ornella Vanoni, l’amica e interprete scomparsa venerdì all’età di 91 anni. Il giornalista ha ripercorso la loro amicizia fatta di confidenze e serate insieme, rivelando le battute fulminanti che hanno segnato il loro legame.

Tra i ricordi più divertenti, Feltri ha menzionato l’antipatia della Vanoni per uno dei suoi brani più celebri, “L’appuntamento“: ha raccontato un aneddoto avvenuto in un noto ristorante milanese, “Il Baretto”. “L’avevo invitata a cena… avevo raccomandato al proprietario di mettere un suo disco in riproduzione quando sarebbe entrata. Lei entra, parte la musica e io le ho chiesto se le avesse fatto piacere il gesto. Mi ha detto: ‘Mi state rompendo i coglioni da trent’anni con questa canzone che io odio'”.

Il giornalista ha svelato anche i dettagli delle serate trascorse insieme: “Andavo a cena di lei, non eravamo dei grandi mangiatori, lei alla fine mi offriva le canne, a me bastano le sigarette”, ha confessato. L’aneddoto più bizzarro risale a una di queste serate: “Quando lavoravo al Corriere e lei abitava lì vicino la sera cenavamo insieme e, alla fine, lei mi offriva sempre una canna. Io non ero abituato a fumare. Poi è successa una cosa strana: dopo una canna, lei ha vomitato”. Feltri, di fronte alla scena, le domandò ironicamente: “Chi tra i due allora è più cretino?”. E la risposta dell’artista fu la sintesi perfetta della sua ironia: “Siamo cretini entrambi”.

Il legame tra i due era così forte che Feltri ha confermato una sua vecchia dichiarazione: quella di aver voluto essere Ornella Vanoni. “Sì, l’ho detto: se fossi nato donna sarei voluto essere lei. Perché l’ho detto? Perché io l’amavo“, ha confessato Feltri, visibilmente commosso. Infine, ha ricordato di averla incontrata neanche un mese fa, ma che già d’inverno “si muoveva meno perché aveva paura di ammalarsi“. E ha aggiunto: “Era una cantante straordinaria e lei non se ne rendeva davvero conto. Quando glielo dicevo, mi rispondeva: ‘Smetti di rompermi le palle‘”.

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