Bimbo di 8 anni strangolato dalla madre, il corpo della donna trovato in mare a Torre dell’Orso. Era seguita dai servizi sociali
Dopo Giovanni sgozzato, Elia strangolato. Da Trieste a Lecce le storie di madri che uccidono i figli scuotono le pagine di cronaca. La procura di Lecce indaga per omicidio-suicidio per spiegare i due morti trovati a distanza di poche ore uno dall’altra. Elia Perrone aveva 8 anni ed è stato trovato morto a Calimera, la madre, Najoua Minnito, è stata ritrovata senza vita in mare a Torre dell’Orso. Una comunità sgomenta, quella del piccolo centro, per la doppia scoperta a poche ore di distanza. Il piccolo ferite da arma da taglio e segni evidenti di strangolamento.
L’allarme
È stato il padre del bimbo a dare l’allarme martedì pomeriggio, denunciando ai Carabinieri la scomparsa dell’ex moglie e del figlio. Il piccolo, che non era andato a scuola, è stato trovato in casa dai militari, nella stanza da letto. Poco prima un sommozzatore aveva trovato in mare a Torre dell’Orso il corpo senza vita della madre, La donna, originaria della provincia di Reggio Calabria, aveva 35 anni e viveva insieme al figlio (separata dal marito) nell’appartamento in via Montinari a Calimera.
Nelle prossime ore la procura di Lecce conferirà l’incarico per svolgere le due autopsie. La donna, che lavorava nei villaggi turistici della zona durante l’estate, era apparsa serena. “Il mio posto preferito …Il mare è l’unico luogo che mi trasmette tranquillità e serenità” scriveva su Facebook dove si possono vedere le foto che la ritraggono insieme al figlio. Momenti di spensieratezza e allegria.
Lo zio: “Lei lo maltrattava”
“La donna era seguita dai servizi sociali. Ora i miei sentimenti sono di dolore, come quello che sentono tutti i cittadini di Calimera -ha detto il sindaco di Calimera Gianluca Tommasi _Una notizia inaspettata, per una famiglia comune a cui tutti volevamo bene, che s’incontrava per strada ogni giorno perché – aggiunge – Calimera è questa: fatta di piccole strade e piazze dove tutti ci incontriamo e parliamo. Conosco il padre del bimbo, la madre no. Il papà l’ho incontrato personalmente andando a prendere il bambino a scuola ogni giorno. Ieri sera, apprendendo tutto dai social, sono andato sul posto ed ho visto la bara bianca che usciva di casa. Ad oggi non ho notizie della data dei funerali. Sarà proclamato il lutto cittadino”.
Brizio Tommasi, lo zio del papà di Elia sostiene che la donna maltrattasse il bambino: “I servizi sociali e la scuola dovevano intervenire per chiedere al bambino: ‘Come stai con la mamma? Ti trovi bene a casa? Come stai con papà? Il bambino era intelligente e sveglio. Il bambino lo avrebbe detto, così come lo diceva ai nonni. Lei lo maltrattava, gli diceva sei ‘una merda”. Queste sono cose che devono far pensare a tutti. Ho appreso la notizia mentre guardavo il telefonino. Si diceva che una signora era stata trovata in mare da un sub a Torre dell’Orso. Il sommozzatore ha avvisato i carabinieri. Si pensava che la donna fosse di Calimera, ma non sapevano il nome. Poi hanno trovato la sua auto, sono risaliti al suo nome ed hanno avvisato i famigliari. Ma mancava il bambino. Gli investigatori erano convinti che mamma e figlio si fossero buttati entrambi in mare, quindi i sub dei Vigili del fuoco stavano cercando il bambino a Torre dell’Orso, dopo aver trovato la mamma – racconta l’uomo – Poi il bambino è stato trovato morto in casa”. “C’era astio tra mio nipote e l’ex moglie. Lei non è che non stava bene, lei è sempre stata un tipo sui generis” conclude l’uomo.
La scuola
Sulla home page dell’Istituto comprensivo di Calimera (Lecce) è apparso un messaggio: “Che la forza dell’amore e della vicinanza possa dare conforto in questi giorni così difficili“. “Sgomenti e senza parole per esprimere – scrive in un messaggio social la dirigente scolastica Elisabetta Dell’Atti – il dolore che tutti noi stiamo provando in questo momento. Restiamo saldi ed uniti, per sostenere i ‘nostri figli’. La scuola è presente. Vi abbraccio tutti”.