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Il miglior panettone classico del mondo? È della pasticceria La Salernitana di Ardea: “Il segreto è l’uso dell’arancia, del limone e del mandarino”

Il podio nella categoria classico, è tutto italiano, anche se sia in questa classifica sia nelle altre non c'è sul podio un pasticcere di Milano, patria del dolce natalizio per antonomasia

di F. Q.
Il miglior panettone classico del mondo? È della pasticceria La Salernitana di Ardea: “Il segreto è l’uso dell’arancia, del limone e del mandarino”

Il miglior panettone classico del mondo? No, non è di Milano bensì della pasticceria La Salernitana di Ardea, in provincia di Roma, ma c’è anche una sedie ad Anzio. A realizzare il prodotto il pasticcere Vincenzo Guiderone. A lui è andato il titolo di campione del mondo nella finale del campionato che si è tenuta a Napoli dove si sono scontrati i 50 dolci finalisti, provenienti dall’Italia ma anche dalla Spagna, dalla Francia e dal Giappone, che sono stati divisi in varie categorie: oltre a quello classico, premi sono andati al panettone più innovativo, a quello salato e al miglior pandoro del mondo.

Perché ha vinto proprio questo panettone di Ardea? Ha una struttura “impeccabile” frutto di una “lievitazione ben condotta”; un aroma “armonioso di limone e vaniglia”, “delicato ma decisivo”; una “eccellente qualità di canditi”, in quantità giusta e ben distribuiti. Guiderone ha anche rivelato: “Lavoravo da tempo all’arancia da unire con limone e mandarino”.

La finale si è svolta a “Gustus”, il Salone professionale dell’agroalimentare, enogastronomia e tecnologia che si è concluso alla mostra d’Oltremare, ed è stato organizzato dalla Federazione internazionale pasticceria, gelateria e cioccolateria (Fipgc). Otto le nazioni che inizialmente si sono sfidate a colpi di fruste, canditi e a soffici consistenze, ma solo in quattro sono arrivate in finnale. “Siamo contenti quando ci sono vincitori italiani – ha commentato il presidente della Fipgc Matteo Cutolo – è importante che sia il made in Italy ad andare all’estero. Devo però dire che anche i giapponesi si sono distinti, essendosi classificati nei primi 5 nel “salato” e tra i primi 10 nell’”innovativo”.

Il podio nella categoria classico, è tutto italiano, anche se sia in questa classifica sia nelle altre non c’è sul podio un pasticcere di Milano, patria del dolce natalizio per antonomasia. Un solo lombardo è stato premiato, Roberto Moreschi di Chiavenna, in provincia di Sondrio, che è terzo nella categoria classica, preceduto da Michele Pirro, di San Marco in Lamis, nel foggiano.

Anche il premio di miglior panettone innovativo al mondo se lo aggiudica un pasticcere laziale: è Francesco Ricci di Sezze Scalo, in provincia di Latina. Il suo dolce, ha decretato la giuria, propone un impasto, “arricchito da mosto fermentato pastorizzato, miele di visciole e da una ganache al cioccolato fondente alla cannella” che ha stupito tutti.

Ad Antonio Chiumiento di Eboli, in provincia di Salerno, va invece il premio per il miglior panettone salato: l’ha realizzato con formaggio, cipolla caramellata, verdure e salumi. E il miglior pandoro del mondo? È piemontese: lo ha fatto Daniele Mascia, un pasticcere di Omegna, che ha vinto per “la perfetta forma estetica e la straordinaria morbidezza” del suo dolce.

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