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Morte Gemelle Kessler: il cordoglio di Iva Zanicchi (“sono sconvolta”), Bruno Vespa (“un lutto familiare”) e Carlo Conti (“rigore e serietà professionale”)

Il mondo dello spettacolo piange le Gemelle Kessler, figure iconiche della tv italiana

di F. Q.
Morte Gemelle Kessler: il cordoglio di Iva Zanicchi (“sono sconvolta”), Bruno Vespa (“un lutto familiare”) e Carlo Conti (“rigore e serietà professionale”)

Tanta commozione, ma anche tanti ricordi per le gemelle Kessler, morte oggi 17 novembre a 89 anni. Alice ed Ellen Kessler erano nate il 20 agosto 1936 a Nerchau (Sassonia). Sono state cantanti, ballerine, attrici e artiste di fama internazionale. In Italia ebbero enorme notorietà a partire dagli anni 60 grazie alla partecipazione ai più grandi varietà televisivi italiani.

Iva Zanicchi ha ricordato: “Le avevo incontrate a Roma, e poi in Germania, dove eravamo ospiti. È vero che avevano un’età importante, ma la notizia della loro morte è dolorosa perché si chiude, forse definitivamente, un’epoca”.

E sulla presunta scelta delle due artiste, attrici, ballerine e cantanti tedesche del suicidio assistito, Iva Zanicchi ha spiegato “Lo capisco, erano molto anziane, magari ammalate. Ogni caso va letto a sé e noi non conosciamo bene le cose, ma a me la notizia della loro scelta sconvolge. La vita è per me così sacra e così preziosa che bisogna avere, diciamolo pure, il coraggio di viverla fino all’ultimo istante perché è un dono prezioso”.

Nessun giudizio da parte della cantante emiliana, solo tanta amarezza: “Ho tanta compassione per loro, capisco la tragedia e immagino queste due donne, anziane, che hanno voluto morire insieme, perché avevano vissuto sempre insieme. Ma dall’altro lato sono sincera, mi sconvolge. Questo fatto mi addolora, è lontano dalla mia mentalità”.

“Nel 1987 condussi una trasmissione con loro, ‘La fabbrica dei sogni’ su Rai3. – ha detto Alessandro Benvenuti – L’idea era di dividerle per la prima volta. C’era una gara tra regioni e ognuna di loro capitanava una squadra. Ma erano sempre inviate, una in una regione e una in un’altra, quindi le nostre occasioni di incontro furono limitate alla conferenza stampa di lancio del programma. Ma, come tutti gli italiani della mia generazione, il mio ricordo di loro rimane legata alle loro partecipazioni iconiche ai primi varietà della Rai, in bianco e nero“.

Carlo Conti ha aggiunto: “Sono cresciuto con quel varietà, con queste prime gambe scoperte, in qualche modo. Ho avuto l’onore di ospitarle in una puntata dei ‘I migliori annì, ricordo con grande simpatia, a sorpresa nel finale mi feci fare i dentoni per riproporre la scena del film ‘I complessi’ di Alberto Sordi dove loro erano protagoniste. Loro simpaticamente capirono questa cosa, ricordo la loro grande professionalità, volevano sempre sapere tutto prima, provarono mille volte le cose che dovevano fare, estremamente professionali. Non mi ricordo quale edizione fu, ma mi colpì molto il loro rigore e la loro serietà professionale”.

“Per me è come un lutto familiare, ecco. Io le ho ospitate da giovani, da telespettatore hanno fatto impazzire l’Italia, le gambe erano più lunghe del teleschermo. Loro erano una coppia molto simpatica ma anche assolutamente non banale. Diversissime tra di loro ma molto strutturate”. Così Bruno Vespa.

“Che emozione, che sogno, che vergogna danzare il ‘Da-da-un-pa’ con le sorelle Kessler a ‘Ballando con le stelle’ quasi venti anni fa. Le vedevo bambino in tv in Venezuela, rigorosamente in bianco e nero, a Studio Uno. Fui catapultato sul palcoscenico dello show tv. L’unica volta che ho ballato in televisione nel programma condotto da Milly Carlucci – così lo stilista Guillermo Mariotto – Ricordo di aver improvvisato in diretta il ‘Da-da-un-pà seguendo quello che facevano le sorelle Kessler. Che signore magiche, un pò ‘teutoniche’ per nulla distanti, altissime, magre, eleganti con un uno stile inconfondibile”.

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