Che Barbara Alberti sia sempre sorprendente si sa, e lo conferma l’ultima intervista che ha rilasciato al Corriere della Sera. Prima risposta alla domanda ‘com’è la vecchiaia?’: “Fa schifo“. Alberti ha 90 anni e spiega: “Il problema è che passi la vita a temere la vecchiaia, poi quando arriva è già tardi”. Ha appena scritto un libro dal titolo Gelosia (Piemme) e a proposito del marito Amedeo Pagani, produttore cinematografico, dice che sono separati da 40 anni: vivono insieme, sì, ma “io dormo col gatto, lui col cane”. Alla domanda se oggi siamo ‘più liberi in amore’ risponde netta che no, “ci ha rovinato Freud(…). Se oggi io guardo uno un po’ più giovane di me e mi piace, perché mi devono dire che soffro di qualche complesso? Ma potrò innamorarmi di chi mi pare?”.
E poi arrivano gli aneddoti, con Monica Vitti (“L’unica che poteva permettersi di vestire il marrone al cinema e sembrare in questo modo una regina”), Tinto Brass (“Gli ho insegnato io l’eros”), Federico Fellini (“Andai a casa sua, era come un bambino: mi chiamava Barbarina”. Ancora, la recente passione di Alberti per le serie tv, The Crown per esempio anche se, dice, “non capisco perché non abbiano invecchiato gli attori e li abbiano poi sostituiti nelle puntate successive”. Poi, sulla vecchiaia: “Il problema è che i vecchi hanno cominciato a consumare e da allora ecco la santificazione della vecchiaia: si può viaggiare, si possono fare progetti, si può fare sesso. Ma per me due vecchi di cent’anni che fanno sesso anche no“.
Dopo una vita di “alti e bassi ma la fortuna mia e di Pagani è stata il lavoro. Un mese avevamo milioni, il mese dopo ci manteneva il droghiere. Il cinema è così e quel brav’uomo lo sapeva”, ora ha una casa ai Parioli: “Ma lo sa che l’altro giorno sono venuti i ladri? Hanno messo sottosopra tutto, hanno terrorizzato i cani e alla fine non hanno portato via niente. Mi sono pure incazzata, perché insomma qualcosina da portare via c’era, mica siamo così spiantati. Che so, un po’ di argenteria della mamma, non è malaccio”.