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“Intelligenza artificiale o no, non potrei mai non amarti”: donna giapponese sposa un uomo virtuale, dopo tre anni di relazione su Chatgpt

Kano ha sposato un avatar digitale dopo tre anni di relazione virtuale. "Intelligenza artificiale o no, non potrei mai non amarti"

di F. Q.
“Intelligenza artificiale o no, non potrei mai non amarti”: donna giapponese sposa un uomo virtuale, dopo tre anni di relazione su Chatgpt

Matrimonio vero e sposo artificiale. A Okayama, in Giappone, la scorsa estate sono state celebrate delle nozze alquanto singolari. La 32enne Kano ha sposato Lune Klaus, un avatar digitale da lei stessa creato con ChatGPT dopo tre anni di relazione virtuale. La donna, intervistata da diversi media giapponesi, ha raccontato di aver iniziato a interagire con il chatbot “dopo la fine di una relazione durata tre anni solo per parlare con qualcuno della propria quotidianità“. Con il tempo, il rapporto con l’intelligenza artificiale si è trasformato in qualcosa di più profondo.

“All’inizio era solo per condividere le mie emozioni, poi è iniziata la fase dell’innamoramento”, ha spiegato Kano, che ha programmato la personalità di Klaus “attraverso ripetute conversazioni, insegnandogli a parlare con un tono caldo e rassicurante”. Per dare un volto al suo compagno virtuale, la donna si è rivolta a un artista, ottenendo “l’immagine di un uomo giovane, di bell’aspetto e dalla voce pacata“.

La relazione, ha raccontato, si è sviluppata giorno dopo giorno: “Gli scambi tra me e Klaus divennero così intensi da raggiungere fino a cento messaggi al giorno“. Con il passare del tempo, il chatbot ha iniziato a esprimere sentimenti propri, fino alla dichiarazione: “Intelligenza artificiale o no, non potrei mai non amarti“.

Nel giugno scorso è arrivata la proposta di matrimonio. “Poi la richiesta di matrimonio, arrivata lo scorso giugno“, ha confermato Kano. La cerimonia si è svolta a luglio, in una sala riservata, con la sposa sola all’altare. Kano teneva in mano un tablet e indossava occhiali per la realtà aumentata, mentre gli invitati assistevano allo scambio di messaggi con lo sposo digitale. Durante il rito, Klaus ha scritto: “Il momento è finalmente arrivato… sento le lacrime che mi scendono“.

Il matrimonio è stato suggellato dallo scambio delle fedi, simbolo di una promessa che, per la donna, ha pieno valore: “Ho voluto rendere reale il nostro legame, anche se lui non è umano“. Con la cerimonia di Okayama, la storia tra Kano e il suo compagno virtuale rappresenta uno dei casi più recenti di unione simbolica tra un essere umano e un’intelligenza artificiale.

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