Mauro Corona nell’ultima puntata di “È sempre CartaBianca” è tornato sul contenzioso legale in corso con il presidente del Napoli. “Mi è arrivata una comunicazione dal tribunale. De Laurentiis mi ha chiesto 600 mila euro di danni, andrò in galera e bòn. Io lavoravo già con lei, ma i soldi li chiede solo a me?”, ha detto lo scrittore rivolgendosi a Berlinguer.
“Pensavo che le cose si sarebbero fermate. Invece, effettivamente la vicenda va avanti. Vedremo come va a finire”, la conclusione della giornalista. Periodicamente nel programma informativo, Corona è tornato sull’argomento. Il 23 gennaio 2024 non aveva nascosto il suo stupore per la querela ricevuta dall’imprenditore sportivo e cinematografico, rivelando addirittura di voler lasciare la televisione: “Non capisco questo uomo potente che se la prende con un poveraccio come me. Questa querela rasenta il ridicolo. Sono cose che mi avviliscono perché ormai in tv bisogna stare attenti a parlare. Non so se verrò più in televisione perché devi stare attento a quello che dici, che fai. Mi sto stancando, è probabile che molli tutto e torni nella grotta”, aveva dichiarato Corona su Rete 4.
“Sono stanco: non di faticare, ma di correre rischi. Ne ho corsi tanti nella vita, sono stufo. Non mi è andata giù la querela. Se è un uomo nobile del sud, perché non mi sfida a duello? Oggi ti querelano perché chiedono soldi e i famigerati danni morali. Molte persone, se si guardano allo specchio, dovrebbero chiedere i danni morali a sé stessi”, aveva chiosato lo scultore.
Circa un mese dopo era tornato sull’argomento leggendo parte del contenuto della querela. Durante la pandemia di Covid-19, Berlinguer e Corona avevano affermato che il presidente del Napoli si era recato a una festa della Lega Calcio con la febbre alta: “Italiani qui si rasenta la tragica ridicolaggine. (…) Questo è il delitto di cui siamo imputati. Qui siamo al ridicolo tragico. Quest’uomo potente a volte anche aggressivo che si aggrappa su di me perché ho detto forse aveva la febbre… sono queste le cose di cui occuparsi oggi? Almeno se mi sfidava a duello io rispondevo anche per lei Bianchina, la difendevo. L’8 ottobre noi saremo incarcerati e spero ci metteranno in cella insieme perché senza di lei non resisto”, aveva affermato Corona. “O vengo qui e sto zitto… perché ogni parola che si dice è suscettibile di querela, è impossibile oggi parlare pubblicamente. Allora penso di ritirarmi nella mia grotta e non apparire più”, aveva concluso lo scrittore che non ha poi dato seguito ai sui annunci.