Peppe Vessicchio si è spento questo pomeriggio all’ospedale San Camillo di Roma all’età di 69 anni in seguito a causa di “complicanze severe e improvvise dovute a una polmonite interstiziale precipitata molto rapidamente“. Era ormai diventato un’icona del nostro tempo e la sua popolarità non si era di certo fermata alla musica. Volto storico di Sanremo, il celebre direttore d’orchestra si era fatto amare da milioni di italiani diventando un volto televisivo.
Le reazioni dal mondo dello spettacolo: “Non ci voglio credere”
“Con il maestro Vessicchio se ne va un altro grande protagonista del festival e della musica italiana”. È il ricordo di Carlo Conti per la scomparsa del maestro Beppe Vessicchio. ”Con il suo carattere, la sua immagine, il suo carisma e la sua professionalità era diventato un’istituzione”, sottolinea. Il conduttore ricorda anche la collaborazione professionale e l’amicizia che li legava: “Per alcuni anni ho avuto il privilegio di condividere con lui anche le scelte musicali per lo zecchino d’oro ed ho avuto l’occasione di apprezzare da vicino la grande competenza”. “Dobbiamo essere grati per il suo importante contributo alla musica italiana ed al successo di tanti artisti”, conclude.
“Sono sconvolto. Sconvolto. Una persona meravigliosa”. Così Fabio Fazio ricorda sui social Vessicchio a cui si accoda il messaggio di Luciana Littizzetto: “Non ci credo. Non ci voglio credere. Tesoro musica bella”.
Enrico Mentana ha postato: “In un ambiente in cui certo non sono mai mancate gelosie e rivalità lui è stato un elemento di equilibrio, un esempio di professionalità, un antidoto al divismo, un uomo perbene, disponibile e sereno. Addio maestro Vessicchio”. Paolo Bonolis invece ha scritto: “Buon viaggio Maestro. Ti ho voluto tanto bene”.
Vessicchio era diventato anche un’icona sui social, tanto che anche Chiara Ferragni, che aveva co-condotto Sanremo nell’edizione del 2023 con Amadeus, ha voluto rendere omaggio al Maestro, reagendo a un post con la notizia della sua scomparsa con un cuore spezzato.
Fedez invece scrive: “Ciao Maestro che brutto colpo. Grazie per esserci stato in un momento così difficile per la mia vita. Felice ed onorato di aver condiviso tanti bei ricordi insieme. Non mi sembra vero”.
“Siamo tutti quanti senza parole. Ciao Peppe”, scrive Samuele Bersani, che assieme a molti altri colleghi hanno omaggiato il Maestro. Alfa scrive: “Ciao maestro. Grazie di tutto”. In uno scatto il cantante ha rivelato il legame tra i due: “Caro Andrea buongiorno. Sono Peppe Vessicchio quello che indegnamente partecipa alla tua epidermide”, scriveva il direttore d’orchestra con la sua consueta ironia, riferendosi al tatuaggio. Pronta e affettuosa la risposta del cantante: “Nell’epidermide e nel cuore”.
La tua professionalità, la la tua umanità e il tuo sorriso resteranno sempre con noi. Ciao Peppe”, scrive Gianni Morandi. “Non ho proprio parole. Addio Peppe infinito”, il ricordo di Giuliano Sangiorgi.
“Una notizia scioccante, sono senza parole, in questo momento c’è solo tanta amarezza”. E’ la reazione all’Adnkronos di Rossella Brescia, attrice, conduttrice radiofonica e televisiva. alla notizia della morte di Peppe Vessicchio avvenuta oggi a Roma. E ricorda: “Era stato il mio testimone di nozze quando sposai Roberto Cenci. Possedeva una grandissima personalità, è sempre stato per me un punto fermo, un grande uomo, un professionista, un artista, sempre così elegante e raffinato. Un uomo su cui potevi contare”, conclude.
“Il presidente De Laurentiis e la Ssc Napoli esprimono profondo cordoglio per la scomparsa del maestro Giuseppe Vessicchio, grande tifoso azzurro e indimenticabile direttore d’orchestra del Festival di Sanremo”. Così la Società Sportiva Calcio Napoli e il presidente, attraverso i social, ricordano il direttore d’orchestra.
“Era un signore d’altri tempi. Di quel Sanremo (2003) ricordo non solo la sua solidità, ma anche la sua umanità. Con lui alla direzione, nulla poteva accadere se non magia”. Così Alexia commenta all’AdnKronos la scomparsa di Peppe Vessicchio. La cantante, che vinse il Festival di Sanremo proprio sotto la sua direzione con il brano ‘Per dire di nò, aggiunge: “La sua presenza trasmetteva calma, fiducia e una profonda dedizione alla musica. È stato un onore condividere quel palco e la vittoria con un artista e un uomo come lui”.
Il tributo delle Istituzioni
Sui social si contano migliaia di messaggi di cordoglio per ricordare il maestro. Non sono mancati i messaggi dalla politica. Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha scritto su X: “Ci lascia Beppe Vessicchio, celebre direttore d’orchestra e volto noto della televisione italiana. Un artista di grande cultura musicale che ha dato tanto e che ci mancherà”.
“Desidero esprimere, a nome mio personale e del Senato della Repubblica, profondo cordoglio per la scomparsa di Beppe Vessicchio, figura amatissima e simbolo della tradizione musicale italiana. Con la sua sensibilità artistica e la sua inesauribile passione ha saputo unire generazioni, portando la musica nel cuore di tutti. Alla sua famiglia, ai colleghi e a quanti ne hanno apprezzato il talento e l’umanità, giungano le più sentite condoglianze”. Lo scrive sui social il presidente del Senato Ignazio La Russa.
Per Matteo Salvini “Dirige l’orchestra il maestro Beppe Vessicchio” non era solo una frase: era casa, era Italia. Buon viaggio. Un grande della musica italiana. Sanremo non sarà più lo stesso senza il suo sorriso. Una preghiera”. Lo scrive su X il vicepremier Matteo Salvini. “È un grande lutto per il mondo della musica. È un lutto per tutti noi, che colpisce i nostri ricordi comuni di tanti Sanremo in famiglia con la sua maestria e la sua simpatia a farci compagnia. Ciao Peppe Vessicchio”, le parole del presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte.
Il cordoglio arriva anche da Sanremo, la città che lo ha fatto entrare nelle case degli italiani: “Mi colpisce molto la notizia della morte di Peppe Vessicchio, sono molto dispiaciuto”, così all’Adnkronos il sindaco di Sanremo Alessandro Mager.
L’addio del suo quartiere
“Il quartiere di Monte Sacro si stringe intorno alla famiglia del maestro Peppe Vessicchio, scomparso oggi a Roma all’età di 69 anni. “Grande dispiacere e un grande abbraccio alla famiglia del maestro da tutto il quartiere di Monte Sacro – dice all’Adnkronos Paolo Emilio Marchionne, presidente del Municipio III di Roma dove il maestro viveva – in tantissimi mi stanno scrivendo per esprimere il loro dispiacere e per chiedere di fare qualcosa per ricordarlo”. “Era facile incontrarlo per le strade del quartiere – ricorda Marchionne – seduto al tavolino di un bar a bere qualcosa o all’ingresso di un negozio. personale garbata, cordiale, gradevole, sempre a suo agio nella vita di quartiere nonostante la sua notorietà. Il 25 settembre scorso aveva presentato uno spettacolo per l’associazione culturale Canova 22, uno spettacolo di teatro e musica al Mercato Tufello, e al termine si era fermato con gli artisti a bere qualcosa”.
Il cordoglio degli amici di una vita
Immancabile l’affetto da parte del mondo della musica. Molti dei suoi colleghi hanno lasciato alcune dichiarazioni tra cui il regista e coreografo Luciano Cannito che ha ricorda all’Adnkronos: “Con Peppe Vessicchio perdo un fratello, abbiamo lavorato spesso in tandem, da ‘Amicì alla direzione del mio centro a Roma, l’Art Village. Avevamo la stessa visione della cultura, mai elitaria, mai di parte, ma popolare, come diceva lui pop, aperta a tutti, soprattutto ai giovani. Era questa la sua mission”.
Si è aggiunto anche aggiunto il presidente del Teatro Mercadante di Napoli e direttore artistico del Teatro Alfieri e del Teatro Gioiello di Torino: “Ho sempre fatto tesoro dei suoi consigli, dei suoi insegnamenti, mi sento per certi versi un suo discepolo e erede. Non l’ho mai sentito parlare male di qualcuno, piuttosto che attaccare con le parole preferiva tacere. In fondo, come nella musica tutto vive di regole e armonia, anche nella quotidianità”.
Direttore musicale dell’Art Village, dal 2019, anno della fondazione, al 2021, Luciano Cannito ricorda ancora il lato umano di Peppe Vessicchio, l’amore per la famiglia, per la terra, il suo coté di ‘sperimentatorè. “Fece un esperimento con dei vitigni -racconta ancora Cannito- Fece ‘ascoltarè per mesi le musiche di Mozart. E assaggiandolo il vino ‘musicalè risultò migliore di quello che non era stato messo a contatto con le note del grande compositore tedesco, un vino possente”. conclude.