Stile giapponese ed eleganza italiana. Dopo gli strali contro il milionario Trump, ecco Robert De Niro nientemeno che a Roma, nella caratteristica via Veneto al posto del celebre Grand Hotel, in versione De Niro Tower. Un altro pezzo di città italiana finisce nel portafoglio di un’azienda straniera. L’interprete di Taxi driver ha infatti inaugurato nelle scorse ore il suo Nobu Hotel: prima struttura alberghiera in Italia della sua catena di lifestyle di lusso, fondata insieme a Nobu Matsuhisa e Meir Teper. In compagnia del sindaco Gualtieri, qui senza elmetto da operaio o chitarra da crooner, De Niro si è scolato la sua tazzina di saké – segno e simbolo della catena Nobu – con tanto di cerimonia ufficiale. Il Corriere di Roma ha definito il Nobu Hotel “un santuario del lusso moderno, dove il minimalismo giapponese incontra la raffinatezza italiana”.
De Niro ha rispolverato il repertorio da americano a Roma: “La via della dolce vita! Vengo a Roma da tantissimi anni, la amo, così come i suoi abitanti. Ed è qui che apriamo il Nobu, cosa posso chiedere di più?”. Disegnato dallo studio di architettura e design Rockwell Group, il Nobu di via Veneto ha 117 camere e suite con la ciliegina sulla torta: la Nobu Villa con tre camere da letto e una terrazza panoramica con vista su via Veneto. Per un hotel di lusso sfrenato non può mancare un po’ di cucina prezzemolina globale (la chiamano “fusion”) che mescola ogni ingrediente modello maionese impazzita. Il 76enne Nobu Matsuhisa offrirà i suoi piatti giappoperuviani nella città del cacio e pepe e dei carciofi fritti. Se volete pernottare stanotte al Nobu di Roma fanno 1015 euro a coppia. Colazione non inclusa.
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