Alla vigilia della Cop30, la Conferenza delle parti delle Nazioni Unite che ospiterà i leader mondiali per discutere e negoziare dei cambiamenti climatici e che si terrà a Belém, in Brasile, dal 10 al 21 novembre, Leonardo Di Caprio ha voluto mandare un messaggio ai vertici dell’incontro. In un videomessaggio pubblicato sui suoi canali social, la stella hollywoodiana ha ricordato il contesto in cui si svolgerà la Conferenza e cioè “nel cuore della foresta pluviale“. “Il Brasile ospita il 60% dell’Amazzonia, il polmone della Terra e uno dei sistemi di supporto vitale per il pianeta – ha spiegato – Eppure questi ecosistemi insostituibili, come molti altri, sono in pericolo”. Sottolineando i rischi legati alla deforestazione, causata “dall’agricoltura animale che ha tagliato e bruciato antiche foreste per pascoli e mangimi”, Di Caprio ha avvertito: “Quando le persone distruggono la natura, le civiltà collassano. Lo sappiamo storicamente. Ma quelle comunità che vivono in equilibrio con la natura sono quelle che resistono. E in nessun altro luogo questo è più evidente che nelle popolazioni indigene“. L’attore ha quindi parlato delle comunità locali, fondamentali nella protezione degli ecosistemi, chiedendo ai leader mondiali di sostenerle: “I leader che si incontrano in Brasile in questo momento hanno l’opportunità senza precedenti di sostenere i guardiani più efficaci della natura nelle politiche e nei finanziamenti”. “Dobbiamo imparare dai nostri partner indigeni che la natura è la nostra soluzione più potente alla crisi che affligge il clima, la biodiversità e il benessere umano”, ha sottolineato ancora, esortando i leader mondiali a “unirsi” e ad affrontare questo delicato momento “con coraggio”.