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“Mi prendo i tre punti e le colpe. Nessuno si permette di chiedermi di giocare”: la delusione di Chivu dopo il Kairat Almaty

L'allenatore - non soddisfatto della prestazione della squadra - ha parlato anche del perché Lautaro Martinez ha giocato soltanto 45 minuti
“Mi prendo i tre punti e le colpe. Nessuno si permette di chiedermi di giocare”: la delusione di Chivu dopo il Kairat Almaty
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L’Inter batte il Kairat Almaty per 2-1, rimane a punteggio pieno in Champions League e quindi in prima posizione, a 12 punti, insieme a Bayern e Arsenal. I nerazzurri hanno trionfato faticando tantissimo contro la squadra kazaka, passando in vantaggio con Lautaro Martinez e trovando poi il gol vittoria con Carlos Augusto. In mezzo il pareggio del Kairat Almaty con Arad. Una prestazione che non ha soddisfatto Cristian Chivu, che contro una squadra di livello modesto si aspettava qualcosa in più.

L’allenatore ha parlato così nel post gara a Sky Sport: “Mi prendo la responsabilità, da allenatore magari non sono stato in grado di trasmettere la motivazione giusta e l’atteggiamento che per me è fondamentale in una partita del genere. Si tratta dell’ennesima partita giocata ogni 3 giorni, questa non è una scusa ma un dato di fatto”.

L’allenatore nerazzurro ha poi “rimproverato” la squadra, accusandola di esser stata molto frenetica in alcune circostanze: “Avremmo potuto e dovuto fare meglio, però mi prendo i 3 punti perché sono importanti per la classifica, visto che le ultime 4 partite il livello di difficoltà dell’avversario è molto più alto rispetto a quello affrontato fino a ora”.

Chivu ha parlato anche a Prime Video nel post gara e ha commentato la decisione di far riposare Lautaro Martinez a fine primo tempo, lasciandolo in campo soltanto per 45 minuti. “Lautaro mi ha chiesto di giocare? Un giocatore mai si permetterà di venire a chiedermi di giocare. Sono stato io a decidere di fargli fare 45 minuti”. Poi un commento sulla sua prestazione, con Chivu che ha continuato a proteggere il suo capitano, come già fatto nei giorni scorsi: “So quanto sia importante per un attaccante quando ha brutti pensieri. Per noi non è un problema, lui è un capitano e un trascinatore. Ha fatto gol e siamo contenti ma sono più contenti della scivolata che ha fatto per chiudere, è lo spirito giusto”.

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