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“Le hanno servito troppo alcol, era seduta sul bordo del balcone, poi…”: donna cade in acqua e muore durante una crociera a tema Taylor Swift, il dolore della figlia

È successo a Dulcie White, 66 anni, durante una vacanza in crociera con la figlia Megan. Prima dell’incidente, secondo i familiari, alla donna sarebbero stati serviti troppi alcolici: “Almeno 7 drink”

di Claudio Savino
“Le hanno servito troppo alcol, era seduta sul bordo del balcone, poi…”: donna cade in acqua e muore durante una crociera a tema Taylor Swift, il dolore della figlia

Era in vacanza, con sua figlia, su una crociera di quattro giorni a tema Taylor Swift. Quelli che dovevano essere giorni di spensieratezza, però, si sono presto trasformati in un incubo. Dulcie White, infatti, è morta dopo essere caduta in mare dalla nave in movimento. E ora la figlia ha denunciato la compagnia di navigazione per morte ingiusta. È successo a largo delle Bahamas, il 22 ottobre dello scorso anno, ma solo adesso emergono i dettagli della vicenda. Lo riporta il “Daily Mail”.

Dulcie White, 66enne originaria di New York, era a bordo della nave “Allure of the Seas” della Royal Caribbean insieme a sua figlia, Megan Klewin, per una crociera di 4 giorni dedicata alla popstar americana Taylor Swift (che non è coinvolta nell’evento) e organizzata dall’agenzia Marvelous Mouse Travels. Secondo quanto riporta il “New York Post”, la madre avrebbe acquistato un pacchetto di circa 70 dollari al giorno che le avrebbe permesso di consumare 15 drink ogni 24 ore. E infatti, si legge sulla denuncia, alla donna sarebbero stati serviti “almeno sette drink alcolici continuamente in circa 6 ore e 8 minuti”. Un quantitativo che avrebbe portato la signora White a mostrare segni di forte ubriachezza. “Barcollava, balbettava, parlava in modo confuso, aveva l’alito che odorava d’alcol, non riusciva a mantenere l’equilibrio, aveva gli occhi lucidi, tutto questo davanti agli occhi dell’equipaggio”, si legge ancora negli atti.

A causa dello stato di ebbrezza, Dulcie sarebbe stata riportata in cabina, intorno alle 19.30, da un altro passeggero. Ma è in questo momento che si consuma la tragedia. La signora White, infatti, sarebbe uscita in balcone, attirando l’attenzione della figlia, che in un primo momento non le avrebbe dato troppo peso perché “pensavo che stesse semplicemente controllando la valigia”, ha spiegato Klewin a “CBS News”. Pochi istanti dopo, però, accade l’impensabile: “Ho distolto lo sguardo per un attimo e quando l’ho rialzato l’ho vista di spalle. Era seduta sul bordo del balcone, come se ci fosse salita, poi è caduta prima che potessi raggiungerla”, ha aggiunto.

Subito dopo la caduta, Megan sostiene di aver avvisato tempestivamente l’equipaggio a bordo, ma la nave non avrebbe invertito la rotta né attivato correttamente le procedure di “uomo in mare”, che permettono di recuperare chi, per qualunque motivo, cade in acqua da un’imbarcazione in movimento. Ancora, secondo Klewin, non sarebbero state varate le scialuppe di salvataggio e i membri del personale non avrebbero segnalato da subito la scomparsa di una passeggera. Oltre a queste ipotesi, formulate dalla figlia della vittima nella denuncia contro la compagnia, la giovane sostiene che gli addetti del bar avrebbero continuato a servire alcolici a sua madre nonostante lei fosse “visibilmente ubriaca”. Un comportamento ritenuto negligente e che, secondo l’accusa, avrebbe contribuito allo stato d’ebbrezza della donna e, quindi, all’incidente che ha portato alla sua morte: “Ciascuno di questi membri dell’equipaggio è stato negligente nel continuare a servirle alcolici nonostante il suo stato di evidente ubriachezza”, si sostiene sulla querela.

Eppure, secondo Megan, era la prima volta che la madre si ubriacava così tanto: “Probabilmente voleva sfruttare il pacchetto per intero. Era completamente fuori controllo, mai vista così. Mi spezza il cuore che questo sia il mio ultimo ricordo di lei”. E ora la donna vorrebbe che la Royal Caribbean si assumesse la responsabilità della vicenda: “Ci perseguiterà per tutta la vita. Credo che il consumo eccessivo e il servizio irresponsabile di alcol siano stati la causa”, sostiene. Subito dopo la scomparsa, sono state invece attivate le procedure per rintracciare il corpo, ma dopo circa 24 ore, la Royal Bahamas Defense Force avrebbe sospeso le ricerche. Il cadavere di Dulcie non è mai stato ritrovato.

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